Libri di Giuseppe Zambarbieri
Storie minime di una grande famiglia. I Biagi di Firenze tra XIX e XX secolo
Giuseppe Zambarbieri
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2024
pagine: 365
È il racconto di una grande famiglia della borghesia intellettuale fiorentina, i Biagi, le cui vicissitudini sono profondamente ed intimamente legate a quelle della Firenze ottocentesca, in un continuo intreccio di aneddoti, curiosità, vicende personali, cronache e grande storia risorgimentale. In quegli anni vediamo la città, splendida erede del Rinascimento, divenire teatro di sommovimenti e cambiamenti sociali e politici. Il punto di vista della narrazione è quello unico, originale e privilegiato di una famiglia pienamente inserita nelle dinamiche e nei ruoli rilevanti del capoluogo toscano attraverso due secoli di storia. Un chirurgo alla corte di Leopoldo, un direttore d’orchestra della Pergola alle prese con Verdi, un pittore chiamato a dipingere per la casa reale dei Savoia, una giovane pianista che corona i suoi sogni suonando a quattro mani con Listz, solo per citare alcuni dei personaggi di questo grande affresco famigliare. Forse colui che emerge su tutti gli altri è Guido Biagi, uomo di grande cultura, filologo, prefetto bibliotecario, giornalista, scrittore, direttore editoriale eclettico e visionario, a cui dobbiamo, fra l’altro, la “scoperta” e la valorizzazione di due grandi della nostra letteratura, Carlo Collodi e Gabriele D’Annunzio.
Attraversata
Giuseppe Zambarbieri
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2010
pagine: 100
L'ispirata raccolta di Giuseppe Zambarbieri è impregnata di un misticismo magico, etereo, vellutato. Lieve come l'abbraccio tiepido dell'alba, impalpabile come il respiro affannato di una divinità disturbata ed enigmatica, impallidita e sorpresa nella sua sagoma misteriosa a muoversi in punta di piedi su una sconfinata collina, confondendosi fra il caleidoscopio di colori sprigionati dal sole e le infinite distese verdi, laddove i sensi naufragano perdendosi in un metafisico divenire. Il leitmotiv dell'opera può essere individuato proprio nella ricerca indefessa della cifra di un enigma, di una verità "superiore" e insondabile nascosta dietro le maschere omologanti della quotidianità spicciola.