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Libri di Giuseppe Zuccarino

L'impossibile e il reale. Da Bataille a Didi-Huberman

Giuseppe Zuccarino

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2025

pagine: 152

Il volume, il cui titolo modifica quello di un celebre testo di Bergson, raccoglie saggi dedicati a quattro importanti scrittori, saggisti e filosofi francesi dell’ultimo secolo: Georges Bataille, Maurice Blanchot, Michel Foucault e Georges Didi-Huberman. Pur prendendo in esame, a seconda dei casi, opere di carattere narrativo o teorico, i saggi evidenziano come tali autori siano attratti da temi singolari o inquietanti. Si tratta non soltanto della morte – naturale o procurata tramite suicidio –, ma anche della ricerca di qualcosa di impossibile, ad esempio il libro assoluto, l’opera pittorica di perfetta bellezza o la creazione di una comunità ideale. Ai loro occhi, persino il mondo della natura – come nel caso dei fiori o degli insetti – non manca di associarsi a qualche tratto perturbante. Tuttavia Bataille, Blanchot, Foucault e Didi-Huberman non si propongono di privilegiare gli aspetti negativi dell’esistenza, ma piuttosto di evidenziare come essi siano parte integrante e ineliminabile della vita, e come solo tenendo conto di ciò divenga possibile assaporare i momenti felici e conservare la speranza in un cambiamento positivo della società.
15,00

Rifrazioni e altri scritti

Giuseppe Zuccarino

Libro: Libro in brossura

editore: Joker

anno edizione: 2017

pagine: 146

Il libro riunisce una serie di testi brevi, suddivisi in tre sezioni. La prima ospita articoli su temi insoliti, ma in vario modo connessi a dei miti moderni: l’idea che la paura sia più utile che dannosa in rapporto alla scrittura; il sogno dell’artista di guardare il mondo con occhi infantili, cioè non prevenuti e ancora disponibili allo stupore; la convinzione che i libri sarebbero più efficaci ed equamente valutabili se non recassero il nome dell’autore; il sospetto che a un testo poetico importante o originale si possa giungere grazie all’apporto del caso; la credenza che non soltanto le parole ma anche le singole lettere alfabetiche siano dotate di un valore semantico autonomo. La seconda sezione include recensioni di libri francesi (quasi tutti finora non disponibili in traduzione italiana) dovuti a scrittori o filosofi quali Simon, Jabès, Derrida, Blanchot e Quignard. Infine, la parte conclusiva è costituita da un’ampia silloge di frammenti dal titolo "Rifrazioni". Si tratta di note sulla scrittura e la critica, marginalia a libri letti o a quadri visti, impressioni di viaggio, pensieri in accordo o in disaccordo con quelli espressi da poeti, prosatori, artisti e pensatori.
14,00 13,30

Grafemi

Giuseppe Zuccarino

Libro: Libro in brossura

editore: Joker

anno edizione: 2007

pagine: 104

11,00 10,45

Il dialogo e il desiderio

Il dialogo e il desiderio

Giuseppe Zuccarino

Libro

editore: Campanotto

anno edizione: 2008

pagine: 208

13,50

Da un'arte all'altra

Giuseppe Zuccarino

Libro: Copertina morbida

editore: Joker

anno edizione: 2009

pagine: 108

Risalta in questo volume il transito ininterrotto da una forma di espressione artistica all'altra. Se la letteratura resta il centro focale del discorso, si mostra qui come essa entri in rapporto, più o meno ravvicinato, con la musica, il teatro, la pittura e l'architettura. Le tre divagazioni iniziali affrontano, in questa chiave, argomenti a prima vista insoliti: le interpretazioni del canto delle sirene omeriche offerte da alcuni scrittori moderni, il tema del solipsismo dell'artista e la fortuna del topos della "casa di vetro". Segue poi un secondo trittico, relativo agli incontri fra critici, pittori, poeti, narratori, uomini di teatro: vediamo così che Fénéon e Seurat, Char e Staël, Klossowski e Carmelo Bene hanno tratto dal dialogo che li ha uniti uno stimolo alla propria creatività individuale. Nell'ultima parte del volume viene evidenziata la presenza degli oggetti nella letteratura e nell'arte. Più in generale, il volume mette in risalto come l'artista tenda a stabilire con i temi che affronta, e con le forme stilistiche che adotta, un rapporto fondato non solo su una scelta di tipo culturale, ma anche su un profondo coinvolgimento emotivo.
12,00 11,40

Note al palinsesto

Giuseppe Zuccarino

Libro: Copertina morbida

editore: Joker

anno edizione: 2012

pagine: 122

Un critico scrive di norma dei saggi lunghi, ma può accadere che, nel corso degli anni, produca anche dei testi brevi, su argomenti generali oppure su singole opere. Accomunati dalla brevità sono appunto gli scritti raccolti in questo libro, che si presenta suddiviso in tre sezioni. La prima comprende saggi e articoli di natura teorica, o comunque non privi di implicazioni metodologiche. La seconda rende omaggio ad alcuni scrittori e artisti italiani (Manganelli, Sinisgalli, Villa e Novelli). L'ultima e più ampia sezione comprende recensioni di volumi francesi, quasi tutti ancora non disponibili in traduzione italiana (si tratta di opere, o cataloghi, di Artaud, Char, Caillois, Klossowski, Giacometti, Alechinsky, Barthes, Foucault e Derrida).
12,00 11,40

Il farsi della scrittura

Giuseppe Zuccarino

Libro

editore: Mimesis

anno edizione: 2012

pagine: 154

In questo libro, la scrittura viene mostrata in movimento, nell'atto del suo farsi. I testi della prima parte riguardano opere narrative di Maurice Blanchot, Claude Simon e Pascal Quignard. Più imprevista è la presenza, nella stessa sezione, di uno studio su Roland Barthes, del quale però si prende in esame il progetto di scrivere un romanzo. La seconda parte del volume è incentrata invece sul rapporto fra letteratura e filosofia, ed assume come punti di riferimento ancora Blanchot (considerato stavolta per le sue opere teoriche) e Jacques Derrida. Vediamo quest'ultimo nelle vesti di lettore di due grandi autori novecenteschi, Joyce e Artaud, ma anche impegnato a sognare un'opera sul tema della circoncisione. Non è un caso se, in vari saggi del volume, l'attenzione viene rivolta, oltre che alle opere compiute, al processo stesso dello scrivere, inteso nella sua materialità grafica e nelle correzioni e ripensamenti a cui dà luogo. La scrittura, infatti, tende di per sé a non raggiungere mai totalmente il proprio scopo, configurandosi come una ricerca illimitata, che mira sempre a qualcosa di più rispetto a quanto le è dato di conseguire.
14,00 13,30

Prospezioni. Foucault e Derrida

Prospezioni. Foucault e Derrida

Giuseppe Zuccarino

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2016

pagine: 147

Questo volume comprende saggi sulle opere di due dei maggiori filosofi novecenteschi, Michel Foucault e Jacques Derrida. I testi vertono su temi che, In qualche caso, possono apparire inconsueti e lontani da quelli comunemente studiati dalla critica. Così di Foucault vengono esaminati i rapporti con Nietzsche, ma anche quelli con uno scrittore eccentrico come Roussel, la concezione della letteratura, ma anche quella dei sogni e disagi legati al corpo, mentre di Derrida si considerano gli scritti su Hegel o su Mallarmé allo stesso titolo di argomenti assai più insoliti, quali i geroglifici egiziani o la Qabbalah ebraica. In maniera fuggevole, transitano sullo sfondo di queste pagine altri classici del pensiero (Platone, Aristotele, Descartes, Spinoza, Kant, Heidegger), a dimostrazione della necessità di un costante confronto con i testi della tradizione. Foucault e Derrida non vengono considerati qui, l'uno rispetto all'altro, come alleati o come avversari. Ciascuno di essi, infatti, ha saputo creare un autonomo e originale ambito di pensiero, un terreno che, per via della sua vastità e della ricchezza del sottosuolo, resta in parte da esplorare. A tal fine, anche semplici e isolate prospezioni (nel senso geologico del termine) potranno forse risultare proficue.
16,00

Immagini sfuggenti. Saggi su Blanchot

Immagini sfuggenti. Saggi su Blanchot

Giuseppe Zuccarino

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2018

pagine: 148

Narratore, critico letterario, pensatore, Maurice Blanchot è ormai riconosciuto come un esponente di primo piano della cultura novecentesca. In Italia, tuttavia, i suoi libri (specie i romanzi e racconti) sono ancora poco tradotti e studiati. Il presente volume si propone di ovviare, anche se solo in parte, a tale lacuna, prendendo in esame, nelle due sezioni in cui è suddiviso, prima alcuni testi narrativi dell’autore, poi alcuni temi fra quelli da lui trattati negli scritti saggistici. Un dato che emerge subito è proprio il fitto intreccio di richiami e analogie che uniscono fra loro i due versanti dell’opera. Nutrito da una vasta e profonda cultura letteraria e filosofica, nonché dai rapporti d’amicizia con intellettuali come Levinas, Bataille o Derrida, Blanchot ha saputo usare tutti questi stimoli come punti di partenza per un’elaborazione fortemente personale. Essa ha dato luogo sia a romanzi e racconti che appaiono ancor oggi strani e spiazzanti, sia a riflessioni che hanno restituito al fatto di scrivere tutta la serietà e la rischiosità di un impegno totale, che concerne direttamente la vita e la morte, l’una e l’altra inafferrabili. Gaston Bachelard si è chiesto una volta: «È mai stato possibile fare della poesia con del pensiero?». La lettura dei libri blanchotiani, nei quali si assiste a un vero e proprio pensare per immagini, costituisce un’esemplare risposta positiva a tale quesito.
14,00

Reciproche consonanze

Marco Ercolani, Giuseppe Zuccarino

Libro: Libro in brossura

editore: Joker

anno edizione: 2025

pagine: 128

I testi inclusi nel presente volume, realizzati lungo un arco temporale ampio (dal 1993 al 2021), evidenziano come un’amicizia possa esprimersi anche tramite letture critiche, con le quali i due autori scandagliano e illuminano a vicenda i rispettivi lavori. Trovare le chiavi che dischiudano le porte dei testi altrui significa intuire gli stessi abissi nel mistero della scrittura, ma al tempo stesso compiere un’esplorazione nitida, acuminata, immune da identificazioni proiettive. Ogni testo è un cristallo che, grazie all’atto critico, si trasforma in magnete, generatore di irradiazioni nuove. Un libro come "Reciproche consonanze" non solo produce, ma esige queste irradiazioni.
15,00 14,25

Interscambi. Filosofia, letteratura, pittura

Interscambi. Filosofia, letteratura, pittura

Giuseppe Zuccarino

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2019

pagine: 146

Il libro si occupa dei margini della filosofia, cioè dei punti in cui talvolta essa sconfina dal proprio territorio, o all'opposto subisce invasioni da parte di “non addetti ai lavori”. A essere chiamati in causa sono, più specificamente, i rapporti che la filosofia instaura con letteratura e pittura. Si tratta di mostrare, attraverso esempi significativi, come i pensatori dell’ultimo secolo si siano relazionati alle opere di letterati e artisti visivi, o come questi abbiano manifestato interesse per filosofi antichi e recenti. Così, nella prima parte del volume, viene preso in esame il modo in cui Bataille ha reinterpretato Descartes, Char è divenuto amico di Heidegger, Deleuze e Derrida hanno scritto rispettivamente su Beckett e Celan, mentre Lacoue-Labarthe e Nancy hanno riletto i romantici tedeschi. Nella seconda parte, la trattazione verte su Lyotard alle prese con Duchamp, Deleuze commentatore di Cézanne e Bacon, Foucault interprete di Magritte, Derrida di Van Gogh e Nancy di Hantaï. Una fitta serie di interscambi, dunque, che hanno contribuito non poco ad approfondire e rinnovare il nostro modo di intendere sia la filosofia che le arti.
14,00

Sacrifici e simulacri. Bataille, Klossowski

Sacrifici e simulacri. Bataille, Klossowski

Giuseppe Zuccarino

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2021

pagine: 146

Il libro raccoglie saggi su due autori francesi, Georges Bataille e Pierre Klossowski, accomunati non soltanto da un rapporto di amicizia personale, ma anche da altre caratteristiche significative. Entrambi, infatti, hanno scritto romanzi e racconti spesso trasgressivi e nel contempo sono stati saggisti e filosofi di rilievo, le cui opere hanno suscitato interesse e ammirazione in pensatori più giovani come Deleuze e Foucault. Nei libri batailliani e klossowskiani trovano espressione, in maniera originale, riflessioni su problematiche inerenti ai campi artistico, religioso, economico, nonché a temi pungenti come erotismo, follia e morte. Rileggerli oggi ci riporta a un clima (quello del Novecento francese) di grande fermento intellettuale e politico, nel quale tutte le idee, incluse le più estreme, sembravano poter trovare espressione scritta, e persino giungere a permeare l’esistenza stessa degli autori. Essi, infatti, sono riusciti a sviluppare un pensiero fortemente individuale, ma senza sottrarsi all’esigenza del dialogo, costituendo anzi comunità elettive con persone spiritualmente affini, nell’audace ambizione di “cambiare la vita”.
14,00

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