Libri di Giuseppina Rotondi

L’esperienza di una donna, madre di una figlia disabile, che è riuscita a trasformare l'angoscia e la depressione in una nuova grande consapevolezza di vita, ritrovando la gioia e l’amore per se stessa e per gli altri. Il libro si articola in una danza tra racconto e riflessione e accompagna il lettore in un processo di auto-osservazione, offrendo nuovi spunti e nuovi modi di guardare alla genitorialità e alle relazioni affettive, al di là del tema della disabilità.

“Ferirsi l’anima” è un viaggio emotivo e profondo nel mondo delle relazioni familiari, con uno sguardo attento all’autolesionismo giovanile, letto come richiesta d’amore più che come sintomo, per scavare fino alle radici sistemiche e interiori del disagio. Il libro, ispirato al pensiero di Bert Hellinger, esplora innanzitutto – come da lui insegnato – l’Ordine necessario all’Amore. Prosegue poi affrontando il tema del dolore che si esprime attraverso comportamenti autolesionistici, intesi non solo come sintomo, ma come possibile via di crescita. Successivamente approfondisce la dinamica tra vittima e carnefice, offrendo strumenti di comprensione per superare la mancanza affettiva legata all’infanzia e avvicinarsi alla presenza consapevole. Il capitolo autobiografico offre invece un punto di vista intimo e universale, aiutando il lettore a identificarsi e a riconoscere la propria vulnerabilità come via di trasformazione. Con riferimenti agli Archetipi dell’anima di Varda Hasselmann e alle tecniche energetiche di Rhea Powers, il libro si rivolge a chi vuole comprendere il disagio dei giovani andando oltre le apparenze, offrendo strumenti di riflessione e cura per genitori, educatori e professionisti.