Libri di Gregorio Tenti
L'estetica di Schleiermacher
Gregorio Tenti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2023
pagine: 204
Questo volume è la prima monografia in lingua italiana dedicata all'estetica di Friedrich Daniel Ernst Schleiermacher (Breslavia, 1768 - Berlino, 1834), nonché la prima monografia in assoluto che tenga conto dell'edizione critica della sua Ästhetik. Attraverso uno sguardo complessivo sull'opera schleiermacheriana, il libro introduce il lettore nel pensiero estetico dimenticato di un grande pensatore romantico e idealista, la cui profondità è in grado di parlarci ancora oggi.
Estetica e morfologia in Gilbert Simondon
Gregorio Tenti
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 108
Gilbert Simondon (1924-1989) è stato soltanto di recente riconosciuto come una figura chiave del panorama filosofico francese del ‘900, ma la rilevanza del suo contributo ha già superato i limiti di una passeggera riscoperta. Questo saggio ripercorre il pensiero simondoniano nel suo sviluppo complessivo, inquadrandone due aspetti finora scarsamente messi in luce: il legame con la tradizione della morfologia filosofica e le tesi di carattere estetico. La filosofia di Simondon – ancora poco conosciuta in Italia – dà infatti i suoi migliori frutti se letta da una parte come una filosofia della forma, e dall'altra come prospettiva sulla tecnica rivolta alla naturalità del fare umano, dunque alternativa a quella heideggeriana. Sotto l’egida del concetto di individuazione, i due versanti del pensiero simondoniano (la forma e la tecnica) si armonizzano in un grande quadro metafisico in cui la fi sica è già un’etica cosmica.
Corpi sommi
Gregorio Tenti
Libro: Libro in brossura
editore: Transeuropa
anno edizione: 2020
pagine: 58
«"Corpi sommi" sono quei corpi che intraprendono le vie dell’essere lungo le linee della dismisura: l’elusione delle nozze, l’espatrio, la macchia sono già metafisica; l’epica non inizia che alla velocità della luce. Ma il mondo a venire s’insinua fin dentro ai racconti di montagna, e le grandi masse premono nelle metamorfosi del linguaggio. Tornare dalla rarefazione elementale farà l’amicizia paranoide e la filosofia isterica, una lingua di carta di fronte all’anomia dei fenomeni.»