Libri di Guido Rosada
Rocha Brayda seu de Asylo. Da borgo alto medioevale a fortezza sul Monte Ricco
Libro: Libro in brossura
editore: Padova University Press
anno edizione: 2021
Alle foci del Medoacus minor
Valentina Girotto, Guido Rosada, Simonetta Bonomi
Libro: Copertina morbida
editore: Esedra
anno edizione: 2011
pagine: 274
Campagna Lupia fu centro di una certa rilevanza nella porzione sud orientale dell'antico territorio veneto e dovette molto della sua floridezza alla laguna e al mare, svolgendo anche una funzione di transito lungo la Via Annia tra Nord e Sud lungo la costa, evidenziando tracce di insediamenti e di sistemi viari che ruotavano intorno ad un santuario di età veneta tarda e la realtà di un approdo lagunare, che si profila come uno dei principali della città di Patavium verso il mare. Si può quindi ipotizzare una continuità di vita anche nel periodo medievale, che comporta riusi di strutture romane ma anche distruzioni delle strutture precedenti per far spazio alle nuove come la Chiesetta di Lugo. Tutto questo nuovo quadro archeologico è frutto dell'attività costante di ricerca e di sollecita informazione alla Soprintendenza Archeologica avvenuta negli ultimi anni, da parte di un numero di appassionati locali e di archeologi professionisti, cui si devono alcune delle riflessioni qui raccolte, con l'auspicio che questo sia solo l'inizio di una serie di contributi che, nel tempo, cercheranno di approfondire altri aspetti delle vicende della storia di Campagna Lupia.
Concordia. Tremila anni di storia
Ljudmila Plesnicar Gec, Guido Rosada, Pietro Egidi
Libro
editore: Esedra
anno edizione: 2009
pagine: X-396
Sculture greche e romane del Museo provinciale di Torcello
Elena Francesca Ghedini, Guido Rosada
Libro
editore: Bretschneider Giorgio
anno edizione: 1982
pagine: 177
Capire la terra. Un incontro per e con Luciano Bosio a Cividale del Friuli, 24 e 25 gennaio 2020
Libro: Libro in brossura
editore: Padova University Press
anno edizione: 2021
pagine: 234
Il volume riunisce i contributi di due giornate presso il Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli che hanno voluto essere un incontro “per e con Luciano Bosio”, cividalese di adozione e di scelta, per molti anni titolare della cattedra di Topografia Antica presso l’Università degli Studi di Padova. In ordine di tempo, dopo Plinio Fraccaro a Pavia e Nereo Alfieri a Bologna, Bosio fu il fondatore nell’Ateneo patavino di quella che si può definire a buona ragione la Scuola di Topografia antica dell’Italia settentrionale. Una Scuola che ha trovato in anni recenti una sua espressione anche nel Centro interuniversitario di studi sulla centuriazione titolato appunto “Nereo Alfieri e Luciano Bosio” (Atenei di Bologna e Padova). Le basi metodologiche della disciplina in tale contesto si possono così sintetizzare: analisi attenta delle fonti che fino a prova contraria hanno più credibilità delle nostre interpretazioni; analisi morfologica del territorio indagato, non in chiave deterministica, ma come aspetto ineludibile per qualsiasi scelta antropica insediativa o infrastrutturale; analisi dei dati archeologici e infine una attenta ricognizione autoptica del terreno. E Bosio in proposito aggiungeva: “…dicono che ‘le strade romane si devono cercare con i piedi’…nella ricerca di antiche tracce. Sono d’accordo…sempre che una tale esplorazione venga compiuta non solamente con i piedi ma anche soprattutto con la mente, cioè con la chiara e precisa idea del problema…che ci si propone di risolvere…”. Su queste linee portanti si è svolto quello che non si è voluto chiamare convegno, ma un incontro rinnovato con una figura di studioso che molto ha insegnato e dato. E i contributi contenuti nel volume sono di specialisti (colleghi e allievi) che hanno conosciuto e stimato Luciano Bosio e hanno voluto, ciascuno con la propria competenza, “incontrare” nuovamente il maestro con i loro contributi afferenti ad ambiti tematici diversi, dalla numismatica all’archeologia, dagli aspetti più caratteristicamente topografici e quindi territoriali a questioni che coinvolgono fenomeni di diffusione culturale in varie aree comprensoriali, senza trascurare quegli altri maestri fondatori che hanno sempre più definito la disciplina.

