Libri di Harula Economopoulos
La forza e l'ingegno. Stefano Maderno (1576-1636). Il mito di Ercole
Harula Economopoulos
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Paparo
anno edizione: 2020
pagine: 220
Il volume racconta come gli artisti di ogni epoca, da Glykon al Pollaiolo, dal Peruzzi al Giambologna, si siano misurati con le storie di Ercole e con le sperimentazioni che questo tema poteva aprire in pittura e scultura: Stefano Maderno (1571 ca.-1636) fu probabilmente uno dei più colti e creativi interpreti nel panorama della scultura italiana tra la fine del sec. XVI e il principio del secolo seguente. A Stefano Maderno e alla sua attività è infatti dedicato questo studio, che aspira ad essere una panoramica sull’arte e sul chiaro interesse del maestro per il soggetto erculeo, uno dei cardini iconografici della sua produzione. Le storie di Ercole diventano per Maderno l’occasione per confrontarsi con tecniche e modalità espressive nuove e ardite, alle quali dovette guardare lo stesso Gian Lorenzo Bernini. Nel volume viene dedicato ampio spazio alla produzione di sculture in terracotta, come quelle della ricca collezione Farsetti, interessanti ed autonomi oggetti d’arte richiesti dal collezionismo nel primo Seicento, nonché modelli per la successiva fusione in bronzo.
Museo Lorenzo Ferri. Città di Cave
Libro: Libro rilegato
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2014
pagine: 64
Il Museo Lorenzo Ferri a Cave, a pochi chilometri da Roma, è dedicato ad un artista, immeritatamente poco conosciuto, ma certamente presente in modo significativo nel tessuto urbano di Roma e non solo. Basti per tutti ricordare Piazza Trilussa, nel cuore di Trastevere, dove per celebrare il poeta è stata realizzata dal Maestro Ferri la statua che vede il poeta "declamare" una delle sue più celebri poesie, All'ombra, in una armonia stilistica che aggiunge un valore di alto significato alla omonima Piazza. Il Museo Lorenzo Ferri, inaugurato il 7 dicembre 2013, rende doverosamente omaggio ad un artista e ne ripercorre i lunghi anni di lavoro.
Stefano Maderno scultore 1571 ca.-1636. I maestri, la formazione, le opere giovanili
Harula Economopoulos
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2014
pagine: 288
La produzione giovanile dello scultore romano Stefano Maderno, che va dai primi suoi esordi all'inizio degli anni '90 del Cinquecento fino alla Santa Cecilia per l'omonima basilica romana (1600 ca.), costituisce un capitolo finora totalmente negletto dagli studi storico-artistici. Questo contributo si propone di riconsiderare in toto tale fase dell'attività del maestro con l'intento di evidenziarne i debiti nei confronti di una delle botteghe di scultura più attive ed operose a Roma alla fine Cinquecento, quella a cui capo fu lo scultore fiammingo Nicolò Piper d'Arras. Tale revisione si è avvalsa di un'indagine sistematica delle fonti documentarie (per lo più inedite) riguardanti i rapporti intercorsi tra il giovane apprendista Maderno e il suo maestro Nicolò Piper. Da essa emerge una realtà alquanto complessa e non priva di frizioni di carattere professionale tra i due, di cui precedentemente non si era a conoscenza. Per quanto riguarda invece la Santa Cecilia, finora erroneamente considerata la prima opera del Maderno, essa viene presentata sotto una nuova veste interpretativa che la vede non più come fedele immagine del corpo della santa martire ritrovato sotto l'altare della chiesa di Santa Cecilia in Trastevere il 20 ottobre 1599 da parte del cardinale Paolo Sfondrati, bensí come il risultato di una personalissima rielaborazione dell'artista di un motivo figurativo d'ispirazione antiquariale impiegato in ambito raffaellesco.