Libri di Jacques Ferrandez
Il mangione
Tonino Benacquista, Jacques Ferrandez
Libro: Copertina morbida
editore: Q Press
anno edizione: 2006
pagine: 64
Richard Selena è un commissario dalla reputazione impeccabile. Ma nella sua esistenza c'è un grosso problema: pesa 160 chili. Quando conosce la bella Elsa, Selena le impone un gioco inquietante, un gioco di cui lui solo conosce la regola. Tutti hanno diritto ad una seconda opportunità. Una storia d'amore: dell'amore di sé e della sua riconquista.
Marrakech
Olivier Cirendini, Jacques Ferrandez
Libro: Copertina morbida
editore: Lonely Planet Italia
anno edizione: 2010
pagine: 160
I colori vivaci dei banchi ricolmi di frutta, la sensualità dei tessuti, gli odori delle spezie, il suono del martello sul rame... Gli itinerari di questa guida, redatti dal giornalista Olivier Cirendini e illustrati dai disegni di Jacques Ferrandez, autore dei "Carnets d'Orient" (affresco della storia di Algeria dal periodo coloniale all'indipendenza), parleranno ai vostri quattro sensi portandovi nei souq della medina, nella piazza Jemàa el-Fna, alla Moschea Koutoubia e al Jardin Majorelle o per le strade rettilinee della Ville Nouvelle... Non trascurando i luoghi reconditi della Marrakech segreta: là dove si nascondono i sontuosi palazzi delle dinastie marocchine, gli hammam raffinati e i patio allietati dal suono rinfrescante di una fontana. E quando l'agitazione della 'città rossa' vi sembrerà troppa, potrete partire alla conquista dei contrafforti dell'Atlante o di Essaouira la bianca.
Armorica. Itinerari magici di Colto Maltese in Bretagna il «paese del mare»
Jacques Ferrandez, Michel Pierre
Libro: Copertina morbida
editore: Lizard
anno edizione: 2004
pagine: 197
Un invito a seguire qualche ballata bretone. Partire e ritornare, conoscere e riconoscere, scoprire e ricordare, sognare e percorrere. Questo libro accompagna il visitatore delle Bretagne con lo spirito di Corto Maltese che aggiunge la sua silhouette a tutte quelle che hanno vagabondato per queste terre, queste coste, questi mari. E per accogliere quelli che sanno mollare gli ormeggi con quel minimo necessario di punti di riferimento per non girare a vuoto e per viaggiare con qualche piacere in più.