Libri di John Lydon
Rotten. L'autobiografia. No irish, no blacks, no dogs
John Lydon
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2012
pagine: 288
"Non ho tempo per le bugie e le farneticazioni, e neanche voi dovreste averne": si apre così l'autoritratto di John Lydon, alias Johnny Rotten, voce e icona della punk band che nel 1977 mise a ferro e fuoco il Regno Unito e il mondo intero: i Sex Pistols. E, fedele alle premesse, quest'autobiografia a più voci, ricca di humour, oscenità e furore, ripercorre con dissacrante onestà le tappe pubbliche e private che hanno portato alla rivolta di classe, di stile, di ethos di una generazione senza futuro. Dall'infanzia a Finsbury Park alle sortite calcistiche con la "gang dei John", al ritratto divertito delle sottoculture che popolavano i sobborghi londinesi e della King's Road di Malcolm McLaren e Vivienne Westwood, che escono piuttosto malconci dal racconto, Lydon disegna una vera e propria storia sociale dell'Inghilterra degli ultimi cinquant'anni, riaffermando l'importanza dell'individualità e della fedeltà a se stessi per opporsi al sistema. E poiché "le rockstar sono prima di tutto persone come gli altri", Rotten stupisce anche oggi alternando amaro cinismo e argute prese in giro a toni di toccante umanità: la meningite che lo colpì a nove anni, l'amicizia difficile con il "discolo" Sid Vicious, l'amore per la musica condiviso con la madre, il rapporto spinoso con il padre, il ruolo della working class, delle donne, delle minoranze razziali, l'identità degli irlandesi, "fiori nella pattumiera" della corona inglese.
Johnny Rotten. L'autobiografia
John Lydon, Keith Zimmerman, Kent Zimmerman
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2007
pagine: 353
Cinico, tagliente, diretto e a tratti esilarante, John Lydon - alias Johnny Rotten, voce, icona dei Sex Pistols - racconta la sua versione dei fatti e la sua verità sul rock'n'roll. Dall'infanzia a Finsbury Park alle sortite calcistiche con la "gang dei John", al ritratto divertito delle sottoculture che popolavano i sobborghi londinesi e della King's Road di Malcolm McLaren e Vivienne Westwood, che escono piuttosto malconci dal racconto, Lydon disegna una vera e propria storia sociale dell'Inghilterra degli ultimi cinquant'anni, riaffermando l'importanza dell'individualità e della fedeltà a se stessi per opporsi al sistema. E poiché "le rockstar sono prima di tutto persone come gli altri", Rotten stupisce anche oggi alternando amaro cinismo e argute prese in giro a toni di toccante umanità: la meningite che lo colpì a nove anni, l'amicizia difficile con il "discolo" Sid Vicious, l'amore per la musica condiviso con la madre, il rapporto spinoso con il padre, il ruolo della working class, delle donne, delle minoranze razziali, l'identità degli irlandesi, "fiori nella pattumiera" della corona inglese. Questo libro è una controstoria del punk che getta alle ortiche senza tanti complimenti miti e leggende, l'affresco di un'epoca attraverso testimonianze di amici e nemici, colleghi e comprimari ricomposto con un montaggio serrato e non privo di contraddizioni. Ma, come sostiene Sua Bassezza Johnny Rotten, la contraddizione è la forma d'arte per eccellenza.