Libri di John Vaillant
L'età del fuoco. Una storia vera da un mondo sempre più caldo
John Vaillant
Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2024
pagine: 528
È il 3 maggio 2016 e a Fort McMurray, Alberta, Canada, fa molto, troppo caldo: non piove da settimane, la foresta sterminata che circonda la città è secchissima, il suolo inaridito, i venti sempre più forti. E basta una scintilla perché scoppi un incendio incontrollabile: il Bestione, come viene chiamato, divora migliaia di chilometri quadrati di terreno e genera una nube di fumo che crea un sistema meteorologico a sé, fatto di fulmini e grandine nera. Sembra avere vita propria e una volontà distruttiva: lo raccontano gli abitanti in fuga, tutti miracolosamente illesi, le autorità che monitorano impotenti la situazione, i pompieri. John Vaillant raccoglie le loro testimonianze in una storia tesissima e mozzafiato che spazia dal Canada alla California all’Australia per raccontare il culmine del Petrocene, l’età del petrolio, in cui abbiamo risposto al nostro incessante bisogno di energia addomesticando il fuoco, costi quel che costi. Come è successo a Fort McMurray, la cui esistenza si fonda sull’estrazione del bitume, un processo complesso, energivoro, a malapena redditizio e che per di più non si può fermare, neanche quando la città è in fiamme. Si creano allora fenomeni per cui sono stati coniati neologismi come «tornado di fuoco» o «pirocumulonembo», con una potenza pari a una bomba atomica, e destinati a ripetersi con frequenza crescente in un mondo surriscaldato. Con il passo dei più incalzanti film d’azione e il rigore del grande giornalismo d’inchiesta, "L’età del fuoco" racconta del coraggio di chi il fuoco lo ha combattuto e dell’avidità di chi l’ha favorito, pur ricordandoci che invertire la rotta è ancora possibile se a Fort McMurray sono tornate a fiorire le aiuole.
La tigre. Un'avventura siberiana di vendetta e sopravvivenza
John Vaillant
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2012
pagine: 392
Ti uccide prima ancora di toccarti. Il suo ruggito è come un terremoto che sembra provenire da ogni direzione, un suono forgiato dall'evoluzione per stroncare il sistema nervoso delle vittime. Ma quando vuole può essere silenziosa come la neve che cade: un proverbio della taiga dice che "quando tu riesci a vederla, lei ti ha già visto cento volte". È la tigre siberiana, il predatore più intelligente e letale del pianeta. Dopo l'uomo. Quella mattina Jurij Trush, un veterano dell'esercito sovietico ora a capo dell'Ispettorato Tigre, ricevette una chiamata allarmante: un uomo, più volte sospettato di bracconaggio, Vladimir Markov, era stato assalito nei dintorni di Sobolonje, piccola comunità di tagliaboschi nel cuore della foresta. Siamo nell'estremo oriente siberiano, non lontani dal confine cinese: il Primorje è una prova generale di inferno nascosta sotto la superficie di uno dei territori più belli del globo. Ed è anche l'ultimo santuario della tigre dell'Amur. Quando Trush giunse sul luogo dell'aggressione scoprì che, malgrado gli oltre trenta gradi sotto zero, la neve si era sciolta completamente: al centro del cerchio scuro di sangue erano posate una mano mozza e una testa senza volto. Inizia cosi il racconto di un'incredibile e spaventosa caccia alla tigre, dei giorni passati nella foresta e nella tundra siberiane sotto la perenne minaccia della belva, delle gesta dell'animale che arriverà ad assediare l'intero villaggio, e dell'uomo destinato ad affrontarla.