Libri di Kenneth Anger
Hollywood Babilonia. Volume Vol. 2
Kenneth Anger
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2023
pagine: 475
Dopo il leggendario Hollywood Babilonia, Kenneth Anger ci ha offerto, come seguito, questa scatola fragrante di «bonbon avvelenati». Che cosa ci troveremo? «Un supplemento di chicche & chiacchiericcio, o, se preferite, un supplemento di storia segreta del cinema. Signori e signore, vi offro il braccio per un’altra passeggiata lungo il Viale del Trapasso, la Strada della Fama di Hollywood, o la Strada dell’Infamia, come la chiamò Jane Whiters quando Hugh Hefner comprò la sua star sul lubrico marciapiede». La passeggiata non potrà che partire dalla tomba di Rodolfo Valentino, «nella quiete placida e orizzontale del cimitero di Hollywood». E subito ci sentiremo a casa, fra Gloria Swanson e gli imbrogli del vecchio Kennedy, fra le sottili torture praticate da Hitchcock sulle sue bionde preferite, Grace Kelly e Tippi Hedren, e ancora fra Busby Berkeley, Joan Crawford, Clark Gable, Carole Lombard, James Dean, Loretta Young, mentre spesso ci perdiamo stupefatti in un fastoso contorno di comparse che almeno un giorno furono protagoniste nell’epos nero di Hollywood.
Hollywood Babilonia
Kenneth Anger
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2021
pagine: 437
In questo libro, che Susan Sontag ha definito «leggendario come ciò di cui parla», Kenneth Anger si è rivelato il primo adeguato chroniqueur, il più felice e amaro favolista del mondo di Hollywood. Con tocco sicuro, da grande maniaco del cinema, Anger ci fa constatare come gli scandali, i pettegolezzi, i suicidi, gli amori, le morti sospette, le perversità, i trionfi, i delitti e gli imbrogli avessero un altro colore a Hollywood: quei fatti sordidi e scintillanti andavano infatti subito a disporsi tra le vaste costellazioni dello star system, le loro oscurità nutrivano la luce irreale dello schermo. «Più stelle che in cielo» era un motto della Metro Goldwyn Mayer. Oggi, dopo decenni in cui lo star system è stato additato come macchina di depravazione commerciale e di svendita dell'arte al dollaro, cominciamo finalmente a intenderlo alla lettera: sistema di miti, orbite di astri, varianti e ripetizioni inesauribili di Storie e Figure Esemplari. In fondo, l'unico grande sistema mitologico che il nostro tempo abbia saputo offrirci. E, guidati da Kenneth Anger, qui ci avviciniamo al mito di Hollywood con lo spirito che gli è più congeniale: quello di Laforgue, dove la devozione si congiunge al sarcasmo e la parodia non si pone alla fine dei tempi ma alla loro origine. La Babilonia di gesso che Griffith fece costruire nel 1915 per accogliervi centinaia di comparse, e poco tempo dopo era un cimitero di relitti e di erbacce, è il luogo perenne del cinema, e da questo punto – soglia dell'Epoca dei Dubbi Splendori, quando Hollywood appariva a un osservatore attendibile come Aleister Crowley abitata da «una banda di maniaci sessuali pazzi di droga» – giustamente muove il racconto di Anger. Fatty e Hearst, Chaplin e Valentino, von Stroheim e Mae West, Errol Flynn e Marlene Dietrich, Lupe Velez e Robert Mitchum, Lana Turner e Judy Garland, e tanti nomi ormai sepolti, sfilano tutti davanti a noi, fra episodi atroci e dettagli oltraggiosi, in immagini della loro vita intima che si mescoleranno per sempre a quelle delle loro opere. Perché è appunto una caratteristica del sistema di Hollywood quella di essere onnivoro: tutto ciò che riguarda i suoi personaggi gli appartiene, tutto fa parte della sua scena, le gonnelline di Shirley Temple come l'epidemia di suicidi con il Seconal. Alla fine, si ha addirittura il sospetto che le ragioni commerciali stesse siano il pretesto per una grandiosa e involontaria applicazione dell'art pour l'art. Così, anche Hollywood Babilonia fa parte del cinema di Hollywood: al termine di queste pagine, dove il testo vive dentro le immagini e le immagini dentro il testo, dove nessun particolare è superfluo e tutti hanno un loro cupo smalto, come in un von Stroheim di ambiente californiano, potremmo dire di aver visto il cinema raccontare se stesso in un grande film nero.
Hollywood Babilonia
Kenneth Anger
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 1996
pagine: 292
Caratteristica del sistema di Hollywood è quello di essere onnivoro: tutto ciò che riguarda i suoi personaggi gli appartiene, tutto fa parte della sua scena. Alla fine si ha il sospetto che le ragioni commerciali stesse siano pretesto per una involontaria applicazione dell'art pour l'art. Così anche il libro fa parte del cinema di Hollywood.
Hollywood Babilonia II
Kenneth Anger
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 2000
pagine: 360
Kenneth Anger offre un "supplemento di chicche e chiacchericcio o, forse meglio, un supplemento di storia segreta del cinema". La passeggiata lungo la strada di Hollywood non potrà che partire dalla tomba di Rodolfo Valentino, fra Gloria Swanson e le torture inflitte da Hitchcock alle sue bionde preferite, fra Joan Crawford, Clark Gable, Carole Lombard e un fastoso contorno di comparse. A mano a mano che si avvicina al presente ad Anger sfugge un sospiro: gli anni recenti danno un nutrimento meno sostanzioso a quel feticismo, senza il quale non c'è comprensione del cinema.