Libri di Laure Murat
Proust, romanzo familiare
Laure Murat
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2025
pagine: 304
«Come fa Proust ad affascinare i suoi lettori, senza distinzione di classe, raccontando microscopiche peripezie dell’alta società parigina?». E perché la ricorrente lettura della Recherche, l’analisi proustiana dell’aristocrazia «faceva luce sul mio ambiente d’origine più dell’esperienza personale vissuta dall’interno»? Due domande che si inseguono e si scambiano i ruoli dentro le pagine di questo romanzo familiare: ricostruzione di memorie e sentimenti legati a un’infanzia-adolescenza cresciuta tra gente titolata, domestici e governanti, in cui quello che si doveva imparare non poteva essere insegnato. Una ricostruzione che è insieme altro. Senza netto confine, si mescola con l’analisi del metodo Proust, il meccanismo crudele messo in atto per muovere un mondo di pure forme in cui ogni personaggio vivo che c’è dietro alla fine si rivela tutto il contrario di come sembrava («Dietro il sadico, si scopre il tenero. Dietro l’uomo di mondo, lo zotico. Dietro una leggendaria duchessa, una donna ordinaria. Dietro un uomo virile, un effeminato». Insomma: dietro il nobile, l’ignobile). E si mescola ancora con un’esplorazione sociale, eseguita indirettamente sprofondando negli intrecci tra persone vere e personaggi inventati che legavano i fili della grande ragnatela alla famiglia principesca dell’autrice.
La casa del dottor Blanche. Storia di un luogo di cura e dei suoi ospiti, da Nerval a Maupassant
Laure Murat
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2007
pagine: 441
Il 24 Marzo 1821, il dottor Esprit Blanche e la giovane moglie acquistano un'elegante costruzione classica a Montmartre, per farne una casa di cura per malati di mente, che ospiterà le più grandi personalità del suo tempo: Alfred de Vigny, Hector Berlioz, Eugène Delacroix, Alexandre Dumas, Théophile Gautier, Edouard Manet, Auguste Renoir, Edgar Degas, come visitatori; Gérard de Nerval e Guy de Maupassant come pazienti incurabili. Luogo d'osservazione privilegiato per quanto riguarda i rapporti tra follia e creatività, la casa di cura rivela le angosce e le contraddizioni di un'intera società in cui scienziati e artisti, psichiatri e pazienti tentano di esplorare le più segrete pieghe dell'anima.