Libri di Laurent Binet
Prospettive. Un'indagine criminale nella Firenze dei Medici
Laurent Binet
Libro: Libro in brossura
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2024
pagine: 288
Firenze, 1557. Pontormo sta lavorando da undici anni al suo capolavoro, gli affreschi del coro della basilica di San Lorenzo. Quando il pittore viene trovato assassinato proprio ai piedi del coro, il duca di Firenze Cosimo de’ Medici incarica delle indagini il suo fiduciario, Giorgio Vasari, a sua volta celebrato artista e architetto. A lui il compito di mettere in fila una catena di misteri che scuote la corte di Cosimo: un pittore morto ammazzato, un quadro audace che sfida l’autorità del duca, un assassino che sembra svanito nel nulla. Vasari, alla ricerca di un aiuto, si rivolge al vecchio Michelangelo, ormai esule a Roma, ma la situazione a Firenze richiede discrezione, lealtà, sensibilità artistica e astuzia politica. L’Europa, d’altronde, è una polveriera pronta a esplodere: con l’Italia contesa tra Francia e Spagna, il duca di Firenze deve affrontare le mire della regina di Francia, sua cugina Caterina, alleata con un suo vecchio nemico, il repubblicano Piero Strozzi. E mentre nei conventi della città si nascondono nostalgici di Savonarola, a Roma il papa ha condannato come immorali le nudità che Michelangelo ha dipinto nella Cappella Sistina. Laurent Binet trascina il lettore negli intrighi della Firenze dei Medici, tra potenti senza scrupoli che tramano nell’ombra e i segreti dei più grandi artisti del Rinascimento. In una città che è il centro del mondo, dove non ci si può fidare di nessuno, Giorgio Vasari deve risolvere un omicidio che può cambiare la storia: tutti giocano le proprie carte, tutti sono sospettati.
HHhH
Laurent Binet
Libro: Copertina morbida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2022
pagine: 400
Praga, 27 maggio 1942. Il Protettore nazista di Boemia e Moravia Reinhard Heydrich - la bestia bionda, braccio destro di Himmler, e ideatore della soluzione finale - viene colpito da un attentato che portera, alcuni giorni dopo, alla sua morte. I responsabili sono Jozef Gabc?ik e Jan Kubis, soldati dell'esercito cecoslovacco in esilio a Londra, addestrati per paracadutarsi nel Protettorato e assassinare proprio il "macellaio di Praga" in quella che in codice e conosciuta come Operazione Antropoide. Gabc?ik e Kubis, il primo slovacco e il secondo ceco, sono stati scelti per una missione disperata che potrebbe infliggere un duro colpo al potere nazista eliminando quello che le stesse SS chiamavano HHhH (Himmlers Hirn heisst Heydrich) che in tedesco significa "il cervello di Himmler si chiama Heydrich", riconoscendo cosi la sua grande intelligenza, ferocia e influenza: dopo mesi di preparazione, per il gruppo di patrioti guidati in pari misura da coraggio e incoscienza, e giunto il momento di entrare in azione. Laurent Binet racconta uno degli episodi decisivi della seconda guerra mondiale in un romanzo storico che riflette sul potere della letteratura nel dare forma alla storia.
Civilizzazioni
Laurent Binet
Libro: Copertina morbida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2020
pagine: 384
1492: Cristoforo Colombo non scopre l'America ma viene fatto prigioniero a Cuba, e il futuro non gli promette nulla di buono. 1531: gli Inca invadono l'Europa. In un romanzo di amori, conquiste, battaglie, tradimenti, tesori, Laurent Binet capovolge la storia delle scoperte: il re degli Inca Atahualpa sbarca nell'Europa di Carlo V, della riforma luterana e dell'Inquisizione, della nascita del capitalismo e della rivoluzione della stampa. Da Cuzco a Firenze, Atahualpa si allea con Lorenzo de' Medici e si mostra molto abile nel conquistare il favore dei popoli oppressi, garantendo libertà di culto, un'equa redistribuzione delle ricchezze, un mondo con meno tasse. Il nuovo conquistatore guarda però con sospetto alle stranezze e alle contraddizioni degli europei, uomini vestiti in modo sorprendentemente misero, che combattono tra loro per un uomo crocifisso e vietano la poligamia, ma non rinunciano alle amanti. Laurent Binet sfida i generi letterari con una trama che ribalta la storia che conosciamo: cosa sarebbe successo se fossimo stati noi, gli europei, il nuovo mondo da scoprire e conquistare? Un romanzo su un passato immaginario che somiglia, in modo inequivocabile e inquietante, al nostro presente.
La settima funzione del linguaggio
Laurent Binet
Libro: Copertina morbida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2020
pagine: 454
Il grande studioso Roland Barthes giace riverso per la strada, investito da un furgone della lavanderia, il 25 febbraio 1980, appena dopo un pranzo con François Mitterrand. L'ipotesi è che si tratti di un omicidio: negli ambienti intellettuali e politici, nessuno è al di sopra di ogni sospetto. È così che ha inizio la spericolata e avvincente ricerca della verità da parte del commissario Bayard, incaricato del caso, e di Simon, un giovane studente "reclutato" da Bayard per sfruttare le sue conoscenze nel mondo universitario. Insieme, incontreranno il presidente Giscard all'Eliseo, Foucault tra lezioni in aula e saune per omosessuali, Bernard-Henri Lévy alle prese con donne da sedurre e anziani colleghi da onorare, e si imbatteranno nei nuovi membri di una società segreta in cui, alla fine di ogni sfida, al perdente viene tagliato un dito. Seguendo la pista di un intrigo internazionale che vede affrontarsi spie bulgare, russe e giapponesi, Bayard e Simon arriveranno a Bologna, dove incroceranno Umberto Eco, Michelangelo Antonioni e Monica Vitti. Sfioreranno persino la bomba alla stazione, prima di partire di nuovo e attraversare l'Atlantico alla ricerca di un documento misterioso che potrebbe risolvere il caso. In pochi mesi, Simon viene trascinato in più avventure di quelle che avrebbe mai immaginato di affrontare in tutta la vita: come in un romanzo, più che in un romanzo.
La settima funzione del linguaggio
Laurent Binet
Libro: Copertina morbida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2018
pagine: 454
Il grande studioso Roland Barthes giace riverso per la strada, investito da un furgone della lavanderia, il 25 febbraio 1980, appena dopo un pranzo con François Mitterrand. L'ipotesi è che si tratti di un omicidio: negli ambienti intellettuali e politici, nessuno è al di sopra di ogni sospetto. È così che ha inizio la spericolata e avvincente ricerca della verità da parte del commissario Bayard, incaricato del caso, e di Simon, un giovane studente "reclutato" da Bayard per sfruttare le sue conoscenze nel mondo universitario. Insieme, incontreranno il presidente Giscard all'Eliseo, Foucault tra lezioni in aula e saune per omosessuali, Bernard-Henri Lévy alle prese con donne da sedurre e anziani colleghi da onorare, e si imbatteranno nei nuovi membri di una società segreta in cui, alla fine di ogni sfida, al perdente viene tagliato un dito. Seguendo la pista di un intrigo internazionale che vede affrontarsi spie bulgare, russe e giapponesi, Bayard e Simon arriveranno a Bologna, dove incroceranno Umberto Eco, Michelangelo Antonioni e Monica Vitti. Sfioreranno persino la bomba alla stazione, prima di partire di nuovo e attraversare l'Atlantico alla ricerca di un documento misterioso che potrebbe risolvere il caso. In pochi mesi, Simon viene trascinato in più avventure di quelle che avrebbe mai immaginato di affrontare in tutta la vita: come in un romanzo, più che in un romanzo.
HHhH. Il cervello di Himmler si chiama Heydrich
Laurent Binet
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: 346
La storia che viene qui raccontata è una storia nota. Apparentemente nota: l'attentato a Heydrich del 27 maggio 1942. In realtà, la sensazione è quella di leggerla per la prima volta, in tutta la sua trascinante forza narrativa e nella sua drammatica verità documentaria. Il primo protagonista della storia è Reynard Heydrich, il braccio destro di Himmler, l'ideatore, nel gennaio del 1942 della Soluzione finale, lo sterminio sistematico degli ebrei. Heydrich è gerarca più spietato del Terzo Reich, il macellaio di Praga, la bestia bionda. L'uomo dall'infanzia problematica, segnata da due traumi: da una parte la voce stridula e l'aspetto effeminato che gli valsero l'appellativo di capra, e dall'altra il mistero di una presenza ebraica all'interno della sua famiglia. Ben presto il giovane Heydrich comincia a trasformarsi nell'incarnazione del ariano, ammirato da Hitler per la ferocia e per l'efficacia delle sue azioni. In rapida ascesa politica Heydrich arriva al vertice del Protettorato di Boemia e Moravia, dove si dedica allo sterminio degli ebrei e di tutti gli oppositori al regime. Ma da Londra, città in cui il governo ceco è stato esiliato, parte contro di lui l'offensiva della Resistenza che culminerà nell'Operazione Antropoide. I protagonisti indiscussi diventano allora due: i paracadutisti Jozef Gabcik e Jan Kubis, uno slovacco e l'altro ceco, ai quali viene affidato l'incarico dell'esecuzione.
HHhH. Il cervello di Himmler si chiama Heydrich
Laurent Binet
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2011
pagine: 342
La storia che viene qui raccontata è una storia nota. Apparentemente nota: l'attentato a Heydrich del 27 maggio 1942. In realtà, la sensazione è quella di leggerla per la prima volta, in tutta la sua trascinante forza narrativa e nella sua drammatica verità documentaria. Il primo protagonista della storia è Reynard Heydrich, il braccio destro di Himmler, l'ideatore, nel gennaio del 1942 della Soluzione finale, lo sterminio sistematico degli ebrei. Heydrich è gerarca più spietato del Terzo Reich, il macellaio di Praga, la bestia bionda. L'uomo dall'infanzia problematica, segnata da due traumi: da una parte la voce stridula e l'aspetto effeminato che gli valsero l'appellativo di capra, e dall'altra il mistero di una presenza ebraica all'interno della sua famiglia. Ben presto il giovane Heydrich comincia a trasformarsi nell'incarnazione del ariano, ammirato da Hitler per la ferocia e per l'efficacia delle sue azioni. In rapida ascesa politica Heydrich arriva al vertice del Protettorato di Boemia e Moravia, dove si dedica allo sterminio degli ebrei e di tutti gli oppositori al regime. Ma da Londra, città in cui il governo ceco è stato esiliato, parte contro di lui l'offensiva della Resistenza che culminerà nell'Operazione Antropoide. I protagonisti indiscussi diventano allora due: i paracadutisti Jozef Gabcik e Jan Kubis, uno slovacco e l'altro ceco, ai quali viene affidato l'incarico dell'esecuzione.