Libri di Leonardo Terrusi
«Onde convenne legge per fren porre». Dante e il diritto
Leonardo Terrusi
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2021
pagine: 140
Tenendosi distante da ogni pretesa di esaustività, l’obiettivo di questo libro è quello di individuare, nella Commedia innanzitutto, temi, percorsi o singoli elementi che siano implicati in senso lato con il diritto, la legge, la giustizia, assumendo la curiosità come motore primario dell’indagine. Diritto di oggi, diritto di ieri, secondo una direzione esplorativa che si muove su un asse identità/alterità, guardando, in altri termini, a ciò che del ‘diritto in Dante’ possa apparire ancora attuale, ma allo stesso tempo a ciò che invece appartiene a un’altra weltanschauung, in un confronto continuo tra passato e presente, tra diritto medievale e diritto moderno. Un’indagine che conferma anche sotto questo aspetto l’inesauribile ricchezza di spunti del testo dantesco.
«Segondo che Galieno pone». Testi e temi extraletterari da Guittone a Boccaccio al Casa
Leonardo Terrusi
Libro: Libro in brossura
editore: libreriauniversitaria.it
anno edizione: 2019
pagine: 202
Tratto da una lettera di Guittone d’Arezzo, il titolo di questo libro allude all’intreccio fra la tradizione medico-farmacologica rappresentata da Claudio Galeno, uno dei padri della medicina antica, e la narrazione leggendaria a cui il poeta nello stesso contesto si riferiva, quella della puella nutrita veneno, sorprendente topos del dibattito scientifico coevo, denso anche di significati simbolici. La cifra che accomuna tutti i saggi del volume è infatti proprio l’attenzione rivolta alla presenza, in autori come Guittone, Boccaccio, Doni, Casa, Lelio Manfredi, di temi provenienti da fonti paraletterarie o extraletterarie: enciclopedie, cronache, cronografie e biografie, trattati tecnici e commentari retorici. A innescare l’indagine è il più delle volte un dettaglio periferico, talora quasi al limite dell’insignificanza, che rivela però uno spessore tematico e una rilevanza interpretativa difficilmente immaginabili.
L'onomastica letteraria in Italia dal 2006 al 2015. Repertorio e bilancio critico-bibliografico
Leonardo Terrusi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 192
A dieci anni dall'uscita del primo repertorio bibliografico sugli studi onomastico-letterari in Italia, curato da Bruno Porcelli e dall'autore di questo volume, un nuovo censimento si rendeva auspicabile e anzi necessario, non soltanto per poter disporre di un aggiornato strumento bibliografico sul tema, ma anche per verificare che non si fosse trattato solo di una moda critica di passaggio. I dati raccolti dal volume mostrano l'impetuoso sviluppo degli studi italiani di onomastica letteraria nell'ultimo decennio: a dimostrarlo gli oltre 1000 titoli qui censiti e ordinati cronologicamente secondo l'ambito letterario di appartenenza, cui s'aggiungono numerosi addenda relativi al periodo precedente, per un totale di circa 1080 voci bibliografiche. Oltre a fornire una mappatura completa degli studi nel settore, il volume provvede anche a tracciare un bilancio critico su metodologie, tendenze di ricerca, autori e testi indagati, corroborando il discorso con una serie di elaborazioni statistiche e proiezioni grafiche.
I nomi non importano. Funzioni e strategie onomastiche nella tradizione letteraria italiana
Leonardo Terrusi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 272
A dispetto del titolo, ispirato a un'affermazione di Italo Calvino sui nomi delle sue Città invisibili, la convinzione che muove questo libro è che i nomi propri molto importino in un testo letterario. Il paradosso vuol mettere in rilievo il ruolo che nel volume è assegnato a strategie di significatività onomastica più complesse di quelle fondate su una diretta centralità del nomen (cioè sulla sua allusività e connotatività), e persino alla sua assenza, talora altrettanto carica di valori interpretativi. Presupposto qui verificato su differenti fenomeni e stagioni del nome proprio letterario: la dialettica tra realismo e altre più nascoste motivazioni onomastiche nella novellistica di Masuccio, Straparola e Bandello, la ricezione e le motivazioni della non nominatio, in particolare nei romanzi di Foscolo e Manzoni, e ancora le peculiari funzioni della toponimia letteraria in scrittori novecenteschi come Vittorini, Calvino, Consolo e Nigro.