Libri di Lotte H. Eisner
Lo schermo demoniaco. L'influenza di Max Reinhardt e dell'espressionismo
Lotte H. Eisner
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2023
pagine: 320
Monografia fondamentale sull’espressionismo tedesco, Lo schermo demoniaco rappresenta uno studio e una testimonianza a tutt’oggi ancora attualissime del lavoro di registi decisivi per la storia del cinema come Lang, Murnau, Pabst e Wiene. Partendo dall’affresco storico e sociale della Repubblica di Weimar fino al tragico declino etico dell’avvento del regime nazista, Eisner delinea un’analisi lucida ed esaustiva su una stagione, quella degli anni Venti, contraddistinta in Germania da un grande fermento culturale, periodo in cui il cinema, grazie in particolare all’esperienza espressionista, riuscirà a emanciparsi dalle forme d’arte tradizionali e ridisegnare la realtà secondo nuove prospettive.
Fritz Lang
Lotte H. Eisner
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2022
pagine: 494
Regista simbolo insieme a F. W. Murnau dell'espressionismo tedesco, Fritz Lang dopo il suo capolavoro Metropolis del 1926, seppe trasporre le innovazioni e l'estetica del cinema di Weimar all'interno del gusto patinato hollywoodiano, senza tralasciare tuttavia una forte «carica di indignazione sociale» (come dimostrano i successi americani Furia del 1936, con Spencer Tracy e Sono innocente del 1937, con Henry Fonda). Attraverso testimonianze e appunti del regista, l'approfondita analisi di Lotte Eisner incentrata sulla minuziosa decostruzione di ogni film di Lang, riesce a far emergere la grandezza di un autore che ha segnato la storia del cinema della prima metà del Novecento.
Murnau
Lotte H. Eisner
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2022
pagine: 212
Attraverso testimonianze, ricordi di colleghi sul set e analisi tecniche dei film, Lotte Eisner ricostruisce la vita e le opere di F. W. Murnau, uno dei giganti del cinema mondiale della prima metà del Novecento. Il volume, spaziando dal minuzioso esame del lavoro creativo dell’autore di capolavori dell'espressionismo tedesco quali Nosferatu (1922) e L'ultima risata (1924), alla rievocazione della tribolata vita del regista, fino alla non sempre benevola accoglienza della critica alle sue opere, è da considerarsi un autentico classico della saggistica cinematografica.