Libri di Luca Gricinella
Giù in metrò. Società, arti e culture
Luca Gricinella
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2025
pagine: 146
Il metrò ha superato i centocinquant’anni di età ma continua a essere un mezzo di trasporto pubblico all’avanguardia, veloce, capiente e semplice da sfruttare. "Giù in metrò" ne descrive alcune caratteristiche primarie, concentrandosi soprattutto sulle arti e sulle culture che hanno preso ispirazione dai treni sotterranei veloci e trovato un ambiente congeniale per esprimersi al loro interno o negli spazi che li circondano. Dalla quotidianità dei passeggeri medi – un microcosmo sociale interclassista – si passa alle esperienze di scrittori, registi, musicisti, fotografi, stilisti, writer, skater, rapper, poeti, danzatori, mimi, pittori, illustratori fino agli odierni influencer. Federico Fellini, Anna Magnani, Stanley Kubrick, Martin Scorsese, Chantal Akerman, Mark Rothko, Keith Haring, Jean-Michel Basquiat, Raymond Queneau, Jonathan Lethem, Manu Chao, i Ramones, i Beastie Boys e tanti altri esponenti del mondo artistico e culturale hanno avuto a che fare in modo sostanzioso con il metrò.
Cinema in rima. La messa in scena del rap
Luca Gricinella
Libro: Copertina morbida
editore: Agenzia X
anno edizione: 2013
pagine: 141
La cultura hip hop e le ambientazioni periferiche hanno caratterizzato l'esplosione del cinema afroamericano negli anni novanta. I produttori hollywoodiani oggi si contendono soggetti ispirati alle vite di Eminem, 50 Cent, Notorious B.I.G. o Tupac. Le storie in cui ballerine di danza classica scoprono passi ispirati alla breakdance sbancano i botteghini. Ice-T, Ice Cube, Eve e il divo Will Smith si dedicano più al grande schermo che al rap. Nelle rime degli mc di mezzo mondo rivivono personaggi come Scarface e i guerrieri della notte. "Cinema in rima. La messa in scena del rap" descrive la storia di questo incontro analizzando film statunitensi, europei e asiatici. L'anticonformismo intellettuale di Spike Lee si scontra con le provocazioni pulp di Tarantino. L'odio di Kassovitz anima dibattiti in Francia come accade in Italia con Fame chimica, Zora la vampira dei Manetti Bros, strappa risate come Ghost Dog di Jarmusch. L'hip hop è riuscito a contaminare profondamente anche il cinema contemporaneo. E questo connubio tra arti fornisce un punto di vista che ribalta la cattiva fama di cui gode il rap nell'immaginario collettivo.
Rapropos. Il rap racconta la Francia
Luca Gricinella
Libro: Libro in brossura
editore: Agenzia X
anno edizione: 2011
pagine: 173
Preso di mira dai politici, denigrato dalla stampa, temuto dalla classe media, boicottato dall'estrema destra, corteggiato dal cinema e citato dalla letteratura. In Francia da oltre vent'anni il rap è il genere musicale che anima maggiormente il dibattito pubblico, a cui partecipa anche senza invito: che si parli di religione, omosessualità, sessismo, identità nazionale o calcio, l'hip hop esprime le sue opinioni senza giri di parole. "Rapropos" è un libro di analisi, narrazioni orali e documenti storici che raggiunge il climax nell'autunno 2005, quando le banlieue francesi prendono fuoco in nome di due adolescenti, Bouna Traoré e Zyed Benna, inseguiti dalla polizia e "morti per niente". NTM, Diam's, Akhenaton, Keny Arkana, Abd Al Malik, Booba, La Rumeur, Medine e Orelsan sono solo alcune delle voci più note che raccontano in rima il loro paese. In questo testo le loro storie si mischiano a quelle di figuranti come il "piccolo Napoleone" Nicolas Sarkozy, il calciatore disobbediente Nicolas Anelka, l'attore e regista Mathieu Kassovitz o lo scrittore Jean-Claude Izzo. Lo sguardo acuto e il flirt col pop costituiscono non solo un invito a comprare dischi, accolto puntualmente da migliaia di persone, ma anche una nitida fotografia dell' intera società contemporanea occidentale.