Libri di Lucia Celotto
Rispecchiamento e sintonizzazione. La realizzazione del sé in psicoanalisi e nell'arte
Kenneth Wright
Libro: Libro in brossura
editore: Alpes Italia
anno edizione: 2024
pagine: 220
Il libro offre un nuovo approccio alla psicoanalisi, alla creazione artistica e alla religione. Considerando queste attività in un’ottica essenzialmente relazionale, Wright propone che ognuna di esse fornisca il mezzo per un dialogo creativo: l’artista scopre sé stesso all’interno di forme auto-create, la persona religiosa attraverso un dialogo interno con “Dio” e l’analizzando tramite il mezzo inter-soggettivo dell’analisi. Basandosi su Winnicott, Stern e Langer, l’autore osserva come ciascuna di queste attività affondi le radici nella relazione preverbale del bambino con la madre che “sostiene” il Sé emergente in un ambiente di forme rispecchianti, offrendogli così un “luogo” per “essere”. Suggerisce che il bisogno di rispecchiamento soggettivo persista per tutto il ciclo di vita e che la psicoanalisi, la creazione artistica e la religione possano essere visti come tentativi culturali di fornire al Sé un contenimento risonante, offrendo così rinnovate opportunità di contenimento e crescita emozionale. Il libro è una lettura essenziale per psicoanalisti, psicoterapeuti e arte-terapeuti e per chiunque si interessi dei collegamenti esistenti tra psicoanalisi, arte e religione.
Giocando con Winnicott. Il dialogo a distanza tra Green e Winnicott
Jan Abram
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
pagine: 150
Un dialogo a distanza tra due dei più importanti psicoanalisti del Novecento che evidenzia, da un lato, la riflessione e i concetti portanti della teoria di Green, la sua accurata conoscenza di Winnicott, dall’altro, Winnicott stesso, la sua opera e la straordinaria modalità di concepire l’esperienza clinica. I saggi contenuti nel volume catturano in presa diretta la capacità di Green di “mettere al lavoro” il contributo di Winnicott all’interno della sua personale cornice di pensiero e di elaborarlo alla luce dell’opera di Freud e delle teorie di altre autorevoli voci della psicoanalisi contemporanea, come Wilfred Bion e Jaques Lacan. Nonostante il suo aspetto severo e il suo asciutto senso dell’umorismo, questi scritti forniscono con immediatezza il ritratto di un analista appassionato e partecipe. Il libro è costruito attorno a cinque capitoli, frutto delle conferenze tenute da Green alla Squiggle Foundation di Londra. Gli scritti testimoniano l’importanza dell’opera di Winnicott, cui Green fa un esplicito tributo di riconoscenza, nella sua riflessione teorica. Green considera Winnicott come una delle sue principali fonti di ispirazione in relazione ai temi dell’assenza e dei fenomeni dell’area transizionale, che considera fondamentali per lo sviluppo della sua concezione del “negativo”.