Libri di Luciano Bonuzzi
La medicina fra l’ultimo Ottocento e il 1930. Al tempo della Grande Guerra
Luciano Bonuzzi
Libro: Libro rilegato
editore: QuiEdit
anno edizione: 2018
pagine: 112
Nel suo duecentocinquantesimo anno di vita la nostra Accademia saluta con gratitudine, soddisfazione, e non senza una punta di legittimo orgoglio, questo nuovo pregevolissimo lavoro di storia medica steso dal professor Luciano Bonuzzi, psichiatra e storico della medicina, che dell’Accademia è membro emerito tra i più autorevoli, attivi e qualificati. In un centinaio di pagine scritte in forma agile e piana egli ha saputo tracciare un quadro sintetico, ma anche preciso ed approfondito, della straordinaria evoluzione e delle conquiste raggiunte dalla medicina tra Ottocento e primo Novecento, quando la medicina di origine positivista si orientò verso il costituzionalismo e si misero a punto nuovi strumenti, nuovi metodi di igiene e immunizzazione e fondamentali scoperte nel campo dei microorganismi.In apertura lo studioso spiega che l’innovativa concezione evoluzionistica ottocentesca, accompagnata dalla genetica e da un’antropologia naturalistica, costituì la premessa dottrinale per le innovazioni successive, che furono raggiunte grazie all’ausilio di nuove scienze, quali la fisica, l’ottica, l’elettrologia e di nuovi strumenti, in primis il microscopio.
Terme e luoghi di cura nella tradizione letteraria europea
Luciano Bonuzzi, Simona Cappellari, G. Paolo Marchi
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre Grafica
anno edizione: 2014
pagine: 196
In questo volume confluiscono tre saggi, il primo dei quali (Culture a confronto nelle terme e nei luoghi di cura) presenta una rassegna rappresentativa di testi, precipuamente di Thomas Mann, Rilke e Kafka, dai quali emerge il particolare stato d'animo del viaggiatore che ha intrapreso un viaggio a fini terapeutici. Specifica attenzione è rivolta alla presenza di scrittori mitteleuropei, presenti soprattutto nella zona di Arco e Riva del Garda. Il secondo saggio è dedicato al Sanatorio Internazionale Berghof di Davos, sfondo della "Montagna incantata": si tratta in realtà di un luogo virtuale dove domina la malinconia, un vissuto che impregna tutto il racconto, sottilmente compromesso con il sogno. Il volume si chiude con il saggio "Bath, città di cura e di loisir", dedicato specificamente alle terme di Bath, luogo privilegiato di incontro della società inglese e sfondo di numerosi testi narrativi, in cui alla dimensione della trasgressione si contrappone talora un microcosmo intriso di ordine e di decoro.