Libri di Luis Cernuda
Il vento sulla collina. Due racconti
Luis Cernuda
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2010
pagine: 128
Luis Cernuda è, fra i grandi poeti spagnoli della Generazione del '27, quello che forse continua più degli altri a esercitare un'influenza centrale sulla poesia spagnola dei nostri tempi, più ancora di poeti più tradotti e conosciuti come Federico Garcìa Lorca, Rafael Alberti e Pedro Salinas. Anche se l'importanza della sua opera va ricercata soprattutto nella produzione poetica, sarebbe tuttavia ingiusto sottovalutare le sue pur rare prove narrative, fra le quali un posto preminente occupano i due racconti riuniti nel presente volume, "Il vento sulla collina" (1938) e "Il sarao" (1942). Emergono, anche qui, i temi prediletti di Cernuda: l'ammirazione per la bellezza fisica con le sue conseguenti pulsioni erotiche; l'orrore per la vecchiaia e la morte; la pietas per la vanità umana; la tendenza alla vita contemplativa e all'indolenza, insieme a una sensualità panteistica che vede nella fusione con la natura l'unico modo - insieme all'amore e forse alla musica - per recuperare il paradiso perduto.
Invocazioni. Poesie scelte 1927-1962
Luis Cernuda
Libro
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2008
pagine: 192
Uomo dai mille volti, combattuto tra realtà e utopia, ma sempre alla ricerca di un vano equilibrio degli opposti, Luis Cernuda fu scrittore fra i più aperti alla letteratura europea nella Spagna del Novecento. Esule per scelta più che per necessità, ha vissuto con profonda coerenza e ispida dignità la sua condizione di perenne viandante, regalando ai lettori una lirica ancora attualissima perché giocata su universali come l'amore, il tempo, la natura, l'arte, ed espressa attraverso una scrittura densa e lineare, a tratti quasi prosaica, ma molto attenta alla musicalità del ritmo e della parola. Della complessa natura emotivo-meditativa e di tutte le antinomie, contenutistiche e formali, che sostanziano la poesia di Cernuda, questa antologia cerca di offrire un assaggio significativo, in parte inedito nel panorama delle (non molte) traduzioni italiane dell'autore, attraverso componimenti tratti da tutte e undici le sue raccolte.
Poesia e letteratura
Luis Cernuda
Libro: Libro in brossura
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2007
pagine: 157
Fin dall'infanzia e dalle sue prime prove poetiche, Cernuda fu "impar" differente, asimmetrico, incomparabile e inavvicinabile -, come di lui ebbe a dire l'intima amica Maria Zambrano. Chiuso in una intransigente solitudine (eppure sempre attento a chi e a che cosa lo circondava, nella quotidianità e sulle pagine dei libri), questo esule per scelta esistenziale, più che per necessità contingente, ha vissuto con orgoglio la sua condizione di viandante perenne, estromettendosi dal mondo per inseguire una serenità utopica, ma consapevole di doverlo abitare per sopravvivere. Redatti fra gli anni Quaranta e Sessanta, questi saggi appartengono alla fase meditativa della produzione cernudiana, e ne rivelano le predilezioni e le eterodosse interpretazioni nei confronti sia della sua letteratura nativa, sia degli interpreti stranieri. Da Cervantes a Baudelaire, a Nerval, Gide, Hölderlin, Eliot, Yeats, le letture di Cernuda distillano quell'assonanza col suo stesso sentire che si esprime, come scrisse il poeta sivigliano, in "un modernissimo senso di lacerazione, un tagliente luccichio che ci fende la carne".
Como quien espera el alba (1941-1944)
Luis Cernuda
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2005
pagine: 152
Variazioni su tema messicano
Luis Cernuda
Libro
editore: Passigli
anno edizione: 2002
pagine: 120
Un uomo stanco di vagare trova un modo per sconfiggere l'esilio, una terra che sembra la sua terra, gente che sembra la sua gente; un poeta stanco di ascoltare voci straniere, ritrova la sua lingua e con esso motivo di vita.
Poesie per un corpo. Testo spagnolo a fronte
Luis Cernuda
Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2003
pagine: 59
"All'amore si devono chiedere solo alcuni istanti, che davvero equivalgono a un'eternità": così confessava Luis Cernuda due anni dopo aver concluso le "Poesie per un corpo", che rappresentano il retaggio poetico di una breve e intensa storia d'amore con un giovane messicano di nome Salvador. L'incontro era avvenuto nel 1951, allorché Cernuda, in esilio dal 1938 come tanti altri poeti spagnoli della sua generazione, dopo aver vissuto in Inghilterra, in Scozia e negli Stati Uniti, ritrova in terra messicana il sapore mai sopito della sua lingua natale e decide di trasferirvisi. Queste "Poesie per un corpo", sono un vero e proprio canzoniere amoroso, intensa celebrazione della passione d'amore e, insieme, uno dei momenti più alti della poesia di Cernuda.