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Passigli

Una lady Macbeth del distretto di Mtsensk

Nikolaj Leskov

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2025

pagine: 104

Il racconto ha per protagonista Katerina Izmajlova, giovane moglie di un mercante che, per vincere la noia, si innamora di un lavorante del marito. Questa noia è la molla che innesca un amore divorante, che si consuma con la complicità di una natura “incantatrice”, fino all’autodistruzione. Il desiderio di una libertà negata si muta in violenza primordiale che travolge anche gli stessi amanti. Una storia emblematica e di grande intensità, che esercitò una vasta influenza sulla letteratura russa dell’epoca; e non solo: basti ricordare che nel 1932 il grande compositore Šostakovič dedicò al libretto tratto da questo bellissimo racconto una delle sue opere più celebri.
10,00 9,50

Tra le montagne

Israel Joshua Singer

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2025

pagine: 128

Il titolo di questo bellissimo racconto, peraltro scelto dallo stesso Israel Singer, è un po’ fuorviante: è vero che la maggior parte della narrazione si svolge in una fattoria di montagna, ma il cuore del racconto è a Brooklyn, meta prediletta di tanta immigrazione ebraica. Sholem Melnik, ebreo di campagna proveniente dalla Polonia, imbianchino a Brooklyn, si sposa con Betty Peperminz, ma la coppia ha aspirazioni diverse: Sholem detesta Brooklyn e va a fare il contadino tra le montagne, mentre Betty, figlia di genitori ebrei immigrati da più tempo, è totalmente affascinata dalle luci di New York e dal modo di vivere americano, e decide di rimanere nella città. La trama del racconto sembra esile, ma, come sempre nella narrazione di Israel Singer, una storia familiare apparentemente semplice si allarga a quei molteplici personaggi che costituiscono la felice particolarità della sua scrittura: il padre di Betty, rilegatore di libri con le mani sempre sporche di colla, non toccato dalla cultura americana; la madre, tipico personaggio della madre ebrea; i mariti delle sorelle di Betty, affaristi che potrebbero essere personaggi di una commedia di Neil Simon; lo spasimante di Betty, che la vorrebbe dividere definitivamente dal marito… Israel Joshua Singer, figlio di un rabbino polacco e maestro di celebrati romanzi quali “La famiglia Karnowski” e “I fratelli Ashkenazi”, a proposito del quale Claudio Magris ha parlato di «ultimo ‘classico’ della letteratura yiddish, e quindi uno degli ultimi classici del romanzo ottocentesco» è in realtà anche un sublime autore di racconti da poco riscoperti dalla Passigli Editori e fortemente apprezzati dai lettori. Dal classico shtetl dell’Europa centrale e orientale alle città di Varsavia e di Cracovia, dalla Russia e dalla Mitteleuropa agli Stati Uniti, la diaspora ebraica è la vera protagonista dei racconti di Singer, testimone attento e partecipe di una grande tradizione che si dispiega in personaggi e situazioni che rispecchiano in modo magistrale il finissimo senso dell’humour del mondo ebraico.
10,00 9,50

Poemetti erotici: Epitalamio-Antinoo. Testo inglese a fronte

Fernando Pessoa

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2025

pagine: 72

I due poemi qui presentati sotto il titolo di “Poemetti erotici” facevano parte del progetto di Pessoa di indagare il fenomeno amoroso attraverso cinque composizioni, delle quali rimangono tuttavia soltanto “Epitalamio” (1913) e “Antinoo” (1918). Anche se composti in un inglese volutamente letterario, quasi a rimarcarne la ‘classicità’ – dal canto nuziale che racconta timori e turbamenti della giovane sposa, al lamento funebre dell’imperatore Adriano di fronte al corpo senza vita dell’amato giovinetto Antinoo – più tardi Pessoa si riferì ad essi con gli appellativi di ‘indecenti’ e ‘osceni’, sostenendo di avervi sfogato i suoi istinti più bassi; ma ben al di là del giudizio del loro stesso autore, e al di là anche dell’esaltazione esplicita dell’omosessualità ellenistica, questi due poemetti «ci rivelano – come ha detto Antonio Tabucchi – un Pessoa giovane, giovane come forse mai fu, che parla dell’amore, dei sensi, del corpo. Che bel Pessoa».
8,50 8,08

Crepuscolario. Testo spagnolo a fronte

Pablo Neruda

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2025

pagine: 160

La raccolta Crepuscolario, apparsa nel 1923, raccoglie poesie scritte dal giovane Neruda dai quindici ai diciassette anni e rappresenta dunque – dopo quella «Canción de la fiesta» che due anni prima gli era valsa il primo premio nel certame poetico di Santiago – il vero esordio letterario del grande poeta cileno. Poesie estremamente giovanili, dunque, ma alle quali Neruda non volle mai rinunciare, tanto da rivendicarne l’importanza per la comprensione del suo universo poetico. Del resto, come ha più volte ribadito Giuseppe Bellini, principale studioso e interprete dell’opera nerudiana e curatore anche di questa edizione, la poesia di Neruda procede soprattutto per ampliamenti ed approfondimenti, più che per salti o negazioni. E in Crepuscolario il lettore può già assistere al delinearsi di quel paesaggio poetico che si ritroverà anche nel Neruda più maturo, dai profondi silenzi notturni, ai cieli incombenti e minacciosi, all’acqua dell’oceano e della pioggia. Anche per questa ragione, come nota Bellini, «ignorare questa raccolta sarebbe perdere la più efficace introduzione alla poesia del grande cileno».
9,50 9,03

L'ultimo austriaco che lasciò Venezia. Racconti italiani

Anthony Trollope

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2025

pagine: 128

Per la prima volta vengono qui riuniti e tradotti per i lettori italiani tre racconti del grande narratore dell’Inghilterra vittoriana che presentano la peculiarità di essere ambientati in Italia, fra Venezia, Roma e il Lago di Como. Anthony Trollope conosceva bene il nostro paese, e più volte vi si recò in visita alla madre e al fratello che vivevano a Firenze. Ed è interessante notare nei primi due racconti – più direttamente ne “L’ultimo austriaco che lasciò Venezia”, e più defilato ma comunque presente ne “La moglie del generale Talboys” – lo sfondo storico delle Guerre di Indipendenza, così come poteva venire recepito da un autore per nazionalità estraneo agli Stati contendenti ma simpatizzante per la causa italiana. Ma l’Italia per gli inglesi è sempre anche la meta del Grand Tour, aspetto, questo, ben evidente nel gruppo un po’ fatuo di intellettuali che si raccoglie a Roma intorno alla signora Talboys, o nel viaggio dei coniugi Greene nel racconto “L’uomo che teneva il denaro in una valigia”. Qui, come scrive Luca Caddia, «l’inguaribile senso pratico di Trollope trasforma il Grand Tour in gran turismo», mentre il viaggio si trasforma lentamente in una commedia degli equivoci, con effetti sottilmente umoristici.
14,50 13,78

I fascisti invecchiano seguito da «Le due dittature»

Vitaliano Brancati

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2025

pagine: 104

Apparso nel 1946, a pochi mesi dalla fine della Seconda guerra mondiale, I fascisti invecchiano raccoglie una serie di elzeviri che Vitaliano Brancati pubblicò a partire dal febbraio 1945 su «La Città Libera» e «Risorgimento liberale». In queste pagine ritroviamo molti temi che saranno centrali in opere successive come Il bell’Antonio o Paolo il caldo, ma il loro pregio principale sta forse nell’impietosa analisi – e autoanalisi – degli anni della dittatura, arrivando a individuare in maniera estremamente lucida le contraddizioni di un popolo che non ha mai saputo fare davvero i conti con il fascismo e che persevera nei suoi difetti e nelle sue più meschine abitudini: la delazione, la nostalgia per l’ordine, la populistica ricerca dell’“uomo forte”, l’idea paradossale, ma sempre reiterata, che “si stava meglio quando si stava peggio”… La lettura di questi articoli, ancora oggi ben attuali, stimola i lettori a porsi una domanda precisa e sempre scomoda: i governi cambiano, ma gli italiani? Completa la nostra edizione il raro scritto Le due dittature, che riproduce l’intervento di Brancati a un dibattito pubblico sul tema “Diversità e Universalità” tenutosi a Parigi nel 1952, nel quale lo scrittore mette a confronto le dittature di destra e di sinistra, analizzando con estrema lucidità le “ragioni” di ogni totalitarismo.
9,50 9,03

Una distesa infinita. Ultime lettere

Vincent Van Gogh

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2025

pagine: 96

La prima delle lettere di Vincent Van Gogh qui riunite porta la data del 21 maggio 1890. L’ultima, senza data, verrà trovata su di lui, incompiuta, il 27 luglio di quello stesso anno, dopo che Vincent si era sparato un colpo al petto con una rivoltella comprata a Pontoise qualche tempo prima. Neppure nel suicidio il pittore ebbe troppa fortuna, perché si era sparato nei campi, dove era uscito per dipingere, ma la pallottola era penetrata più in basso del cuore, e Vincent era riuscito a rientrare in camera, dove si sarebbe spento soltanto la notte del 29 luglio sotto gli occhi del dottor Gachet e del fratello Théo, cui entrambe quelle lettere erano indirizzate. Sono scritti che non fanno presagire più di altri, nel lungo epistolario che lo lega al fratello, un finale così tragico e vicino. Si sente, certo, la stanchezza del pittore, il suo scoramento di fronte al senso di fallimento della sua vita non soltanto artistica: Vincent vorrebbe soprattutto essere un buon pittore, non lo interessano il successo e i soldi, quanto la qualità della sua pittura alla quale offre tutto se stesso. E proprio quando parla della sua pittura, dei suoi colori, queste lettere sembrano cambiare tono; al di là delle crisi che minacciano la sua salute e la sua ragione, delle noie quotidiane, delle incomprensioni, dei problemi economici, riaffiora allora di colpo il senso della sua grandezza: «Sono completamente preso da questa distesa infinita, vasta come il mare, di campi di grano che coprono le colline, dalla bellezza dei gialli, dei verdi delicati, dal bell’indaco della terra sarchiata e lavorata in un intarsio regolare prodotto dal verde delle piante di patate in fiore; l’insieme pervaso da una luce bella dai toni azzurri, bianchi, rosa e viola. Mi trovo, di fatto, in una disposizione di calma, quasi eccessiva, che è lo stato d’animo adatto per dipingere tutto questo».
8,50 8,08

Anima di guerriero

Joseph Conrad

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2025

pagine: 120

Apparsi postumi a cura di Cunninghame Graham, un amico di Conrad, i tre racconti qui riuniti sotto il titolo di uno di essi, Anima di guerriero, appartengono alla fase più matura dell’arte del grande narratore. Come ha scritto Margherita Guidacci, che ne ha curato la traduzione, il tema che li accomuna «è dato dalla tensione accumulata intorno a un individuo da circostanze eccezionali ed esasperate, dalla sua reazione spesso imprevista, istintiva e tragica, e dal segno indelebile che gliene rimane. Per Tomassov di Anima di guerriero, la prova è l’incontro con De Castel; per Il principe Romano è la sua situazione personale e quella della sua patria; per il Comandante del Racconto, l’incontro con il misterioso e sospetto capitano neutrale». E se è vero che il racconto Anima di guerriero non è immune da un certo gusto melodrammatico – che invece non arriva a contagiare gli altri due –, è altrettanto vero che anche in questo caso ci troviamo di fronte a un piccolo gioiello narrativo. Citando ancora la traduttrice: «Guardate la potenza di certe descrizioni: i due eserciti, quello russo e quello francese, che si cercano e sfuggono vicendevolmente, stremati sull’immensa distesa nevosa durante la ritirata napoleonica; la tensione estrema di certi passaggi; la quiete solenne e sinistra dell’ultimo quadro rimasto nella memoria del narratore: Tomassov inginocchiato nella spettrale alba d’inverno accanto all’uomo da lui ucciso. Siamo di fronte ad esempi fra i più superbi dell’efficacia narrativa di Conrad».
9,50 9,03

Umano fiorire

Antonietta Gnerre

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2025

pagine: 88

Con “Umano fiorire”, Antonietta Gnerre offre al lettore un viaggio poetico profondo e intimo, esplorando il legame tra memoria, natura e spiritualità, e insieme costruendo un dialogo tra vita personale e respiro universale della terra. La raccolta si distingue per la delicatezza delle immagini e per la capacità di trasfigurare l’esperienza quotidiana in simboli della vita di tutti. La natura, con i suoi elementi – fiori, alberi, montagne – diventa così il luogo privilegiato per meditare su temi come il tempo, la rinascita, e la grande bellezza che risiede nella semplicità. Allo stesso modo, i paesaggi evocati dalla Gnerre non sono solo sfondi, ma veri protagonisti che interagiscono con l’umano, fino a formare un tessuto inestricabile tra uomo e cosmo. Una voce, la sua, intessuta di compassione e contemplazione, capace di alternare toni dolci e intensi; ma sempre queste risuonano di speranza, anche nelle riflessioni più malinconiche, e trasmettono la necessità, l’urgenza di un ritorno alle cose essenziali: l’amore per la terra, la cura degli altri, il valore degli abbracci e della gentilezza. “Umano fiorire” è un invito alla riflessione, un’opera da leggere lentamente, lasciando spazio alla meditazione e alla scoperta di ciò che ci rende davvero umani. (Eliza Macadan)
12,50 11,88

Intelligenza artificiale e mercato del lavoro. Gli impatti, le politiche pubbliche

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2025

pagine: 212

L’intelligenza artificiale (IA) avrà profondi impatti sull’economia e sulla società: nessuno ha dubbi a questo proposito, anche se si contrappongono ottimisti e pessimisti circa le conseguenze di lungo periodo della diffusione delle applicazioni di IA. Uno dei mercati per cui è più vivace il confronto tra le due scuole di pensiero è quello del lavoro. Questo volume, frutto di una ricerca di alcuni anni della Fondazione Astrid, non si pone l’obiettivo di risolvere questa contesa, destinata a durare a lungo, quanto piuttosto intende fornire elementi per una valutazione non manichea. In tal senso, la ricerca innanzitutto circoscrive i tre ambiti rispetto a cui “misurare” gli impatti dell’IA nel mercato del lavoro: i livelli occupazionali, le dinamiche retributive, le competenze e la qualità del lavoro. L’analisi, peraltro, non si limita agli effetti dell’IA, ma considera anche componenti hardware dell’ecosistema digitale: le reti di comunicazione elettronica a banda ultra-larga e la robotica, in particolare. Attraverso una dettagliata ricognizione dell’ampia letteratura in materia, gli autori giungono ad alcune conclusioni, necessariamente parziali e provvisorie. In primo luogo, la diffusione dell’IA, soprattutto generativa, nei sistemi economici – anche in quelli industrialmente avanzati – è ancora in una fase iniziale (fenomeno particolarmente evidente per quanto riguarda il nostro Paese). Ne discende che bisognerà attendere per pervenire a risultati assolutamente affidabili, sulla cui base impostare le misure di policy più adeguate. Intanto, dalle evidenze disponibili, e pur considerando le diverse metodologie alla base delle analisi quantitative, gli impatti sui livelli occupazionali appaiono – ancora – incerti e contrastanti, soprattutto a livello macroeconomico, mentre le conseguenze sulla qualità del lavoro sembrano già delineate: accentuazione dei divide di genere, di livello di istruzione, generazionali, nascita di nuovi mestieri e professioni, solo in parte individuabili al momento. In ogni caso, i mutamenti degli assetti del mercato del lavoro in conseguenza della diffusione di applicazioni di IA, la cui evoluzione è continua e assai veloce, saranno senz’altro di grande rilievo. Le politiche del lavoro – e più in generale le misure di politica industriale – dovranno tenere conto di questo contesto: già da ora. Per tale motivo, il volume si chiude con l’analisi degli interventi per gestire la transizione digitale e verso l’IA – a livello internazionale (OCSE) e nazionale – suggerendo alcune direttrici di azione, a partire da quanto esiste già in materia di istruzione, formazione professionale, discipline e politiche del lavoro, regolazione dei mercati digitali ed in particolare dell’IA.
28,00 26,60

Pilota di guerra

Antoine de Saint-Exupéry

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2025

pagine: 152

Il 3 settembre 1939 la Francia aveva dichiarato guerra alla Germania e Saint-Exupéry era stato assegnato a una squadriglia di ricognizione aerea. Il 22 giugno 1940, dopo l’invasione tedesca, con la Francia costretta all’armistizio e il territorio sotto il dominio nazista, lo scrittore aveva raggiunto gli Stati Uniti, e fu là che scrisse “Pilota di guerra”, vero e proprio manifesto di una Francia che rifiutava la disfatta. È così che il libro, che nasce come un racconto di missioni aeree, diventa soprattutto una profonda riflessione sui fondamenti della civiltà occidentale e, insieme, l’appassionato lascito spirituale di un grande protagonista della sua epoca.
16,50 15,68

Teorie politiche e ideologie nell'Italia del Novecento

Norberto Bobbio

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2025

pagine: 120

Il Novecento – il secolo che ha conosciuto una così grande accelerazione della storia al punto da essere stato definito “il secolo breve” – è stato teatro di due devastanti guerre mondiali e dello scontro tra contrapposte ideologie. È a queste diverse teorie politiche che Norberto Bobbio, uno dei massimi studiosi italiani, dedica questo saggio che pur nella sua brevità costituisce un prezioso aiuto alla comprensione della storia delle idee che hanno segnato la nostra vita politica. Apparso mezzo secolo fa, questo breve profilo delle grandi correnti politiche del Novecento è particolarmente felice nel ricostruire il dibattito nel quale si fronteggiarono in Italia liberalismo, socialismo e comunismo marxista-leninista, e fascismo. Spicca l’assenza in queste pagine del cattolicesimo politico, non per un pregiudizio ma perché quella di Bobbio è un’Italia laica, azionista e socialista. Contrariamente a quanto avvenuto per le altre correnti, in Italia il pensiero politico cattolico, molto vivo nell’Ottocento, è stato infatti nel Novecento dapprima assente, forse per il non expedit della Chiesa alla partecipazione dei cattolici alla vita politica, ma forse anche perché sostanzialmente tributario del cattolicesimo e del personalismo francesi. Questo breve libro è in conclusione non solo un contributo all’intelligenza critica di Bobbio, ma è anche un utile aiuto per una rapida ma esatta comprensione delle radici reali dei movimenti che si sono affrontati in Italia in questi ultimi decenni. Prefazione di Pietro Polito.
10,00 9,50

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