Libri di Luk Van den Dries
Dall'azione alla recitazione. Linee guida di Jan Fabre per il performer del XXI secolo
Jan Fabre, Luk Van den Dries
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2023
pagine: 342
Con "Dall'azione alla recitazione. Linee guida" di Jan Fabre per il performer del XXI secolo il mondo del teatro si arricchisce di un notevolissimo e imperdibile manuale, ricco di stimoli per chiunque voglia immergersi nella preparazione del performer contemporaneo. Jan Fabre - performer, disegnatore, scultore, autore e creatore teatrale - è una delle figure più affascinanti, complete e complesse della ricerca artistica contemporanea. Frutto della grande esperienza di Jan Fabre come registra e coreografo, questo libro è insieme un saggio, un manifesto ed un manuale per i performer. Spiega non solo il training fisico, mentale e vocale del performer - training che passa attraverso la trasfigurazione del corpo, l'interazione tra l'essere umano e il mondo animale, tra la ragione e l'istinto, tra il caos e la disciplina - ma entra anche nel profondo dei pensieri rivoluzionari di Fabre sul teatro contemporaneo. "Questo libro raccoglie molta della saggezza di Jan Fabre, per quanto possa essere tradotta in parole e distribuita come intuizioni, esercizi e improvvisazioni. Arrivato a 60 anni, Fabre è indiscusso maestro del teatro e della performance" (Richard Schechner).
Corpus Jan Fabre. Annotazioni su un processo di creazione
Luk Van den Dries
Libro: Libro in brossura
editore: Ubulibri
anno edizione: 2008
pagine: 365
"L'opera di Fabre è, grazie a una costanza e a una coerenza ammirevoli, una delle forme esemplari del teatro della nostra epoca. Si tratta di un teatro 'radicale' e profondo. Qualcuno, però, a torto, legge come provocazione ciò che, in quest'opera, spinge a interrogare radicalmente l'essere umano. (...) L'opera di Fabre è principalmente tragica - e naturalmente oggi il tragico è limitrofo anche al grottesco, alla satira, all'alienazione inquietante. Se nel dramma tradizionale l'essenziale si svolgeva tra i corpi, in questo teatro 'post-drammatico' il centro dell'azione si è spostato verso il cuore del corpo. Fabre ci mette dinanzi alla possibilità di osservare e pensare i corpi come entità metafisiche, lui stesso vede il corpo umano come la scena di un conflitto tragico. Gli scheletri statici, il calcare e le ossa conducono una guerra sorda contro la carne, il pallore e i fluidi corporali. Freud parlava di un istinto di morte e di vita. Alla fine del percorso, la morte -questo scheletro con la falce alla spalla - trionfa, ma fino a quel momento questa guerra continua e, per questo, gli spettacoli di Fabre non smettono di offrire immagini allo stesso tempo forti, profonde e fisiche. (...) Un libro che affina la vista e l'udito per quest'opera esteticamente singolare, che dimostra a fondo ciò che oggi il teatro riesce a incarnare." dall'introduzione di Hans-Thies Lehmann