Libri di M. White

La raccolta di poesie "Stelle" è il libero gioco di un'anima creativa, composta qua e là mentre si fermava in qualche istante nel tempo, per gioco o dispetto di chi voleva vedere il tutto sotto un'unica visione razionale. Le poesie ritraggono istanti, sono simili a delle fotografie: a volte nitide, a volte sbiadite e a volte in controluce. La dimensione analitica, dietro la metafora e il simbolo, è presente e tagliente. Parlano soprattutto di mondi interiori, sono parecchio visionarie, frutto di fantasie diverse a volte armoniose a volte contrastanti, ma dicono anche delle verità soggettive che possono essere più o meno comuni. Ottime da leggere in solitudine, specialmente quando piove e quando tutto dentro sembra non voler tacere e arrendersi.

Stefano è un trentenne, fotografo, di Roma. La sua vita non è diversa da tante altre vite di ragazzi giovani che hanno dovuto affrontare la crisi di valori tipica dei disimpegnati anni 80 e il relativo senso di vuoto da essa prodotto. Innamorato di Monica, la conosce da giovane mentre cerca di farsi spazio nel mondo del lavoro, ma non riesce ad amare se stesso. In dei momenti, senza che nessuno lo sappia, pensa anche di farla finita e per non recarle un trauma finisce così per fuggire da lei e imporsi di dimenticarla per circa una decina di anni. Ma la sua storia è solo all'inizio.