Libri di Manuel Parlato
La beffa di Anfield. Liverpool-Napoli: la prima volta sul prato dei «Reds»
Manuel Parlato
Libro: Libro in brossura
editore: Eracle
anno edizione: 2011
pagine: 50
"La beffa di Anfield". Non è il titolo di una leggenda sportiva, bensì il racconto di una gara molto speciale: Liverpool-Napoli. Dalle prime luci dell'alba ai riflettori accesi sulla notte, la magica notte, che ha sancito il ritorno degli azzurri nell'Europa che conta; nella terra dei "Reds", la sfida impossibile, da vivere tutta di un fiato, contro il mito di Anfield Road: un appuntamento con la storia per il club azzurro, di quelli da non perdere, e per nessuna ragione al mondo. "Io c'ero, quella notte" narreranno forse così, un giorno, davanti ai propri figli o nipoti, quelli che un'incrollabile passione per i colori del "Ciuccio" ha spinto, una gelida notte, fino ai cancelli, peraltro ostili, di un sì famigerato stadio.
Fabio Cannavaro, lo scugnizzo d'oro
Manuel Parlato
Libro: Libro in brossura
editore: Limina
anno edizione: 2007
pagine: XV-172
Nato a pochi passi dallo stadio San Paolo di Napoli, Fabio Cannavaro è riuscito ad alzare la Coppa del Mondo da capitano della Nazionale e a vincere il Pallone d'oro. La biografia del famoso calciatore narra gesta, segreti, ricordi e aneddoti di chi lo ha conosciuto da vicino, in una storia che ha come sfondo la sua città, Napoli, per cui Fabio Cannavaro è rimasto semplicemente lo "scugnizzo della Loggetta". Una favola a lieto fine per i ragazzi napoletani, ma non solo, perché possano sognare di farcela, un giorno.
Da Maradona a De Laurentiis. Trionfi, crack e rinascita della Società Sportiva Calcio Napoli
Manuel Parlato
Libro: Libro in brossura
editore: Limina
anno edizione: 2009
pagine: VI-137
Il racconto di trent'anni di Calcio Napoli, anni tra i più emozionanti, beffardi e travagliati della storia del Club azzurro, divisi a metà tra gioie e dolori. Dalla tribolazione di salvezze agguantate all'ultima giornata ai trionfi dell'epoca maradoniana, che regalerà il primo storico scudetto, il 10 maggio 1987. Dalla scalata inarrestabile all'Olimpo del calcio alla discesa negli inferi della B, dal ritorno tra le grandi alla notte in cui il suo campione, Diego Armando Maradona, trovato positivo all'antidoping, deve abbandonare la città come un ladro. Inizia in quel momento il declino inesorabile della squadra, inserita in una città storicamente invischiata in un mare di problemi: camorra, delinquenza, disoccupazione. È il 1991. Orfano di Maradona, l'argentino con la faccia da scugnizzo che l'ha preso per mano e condotto prima a sfidare e poi a vincere lo strapotere delle squadre del Nord, inizia il decennio più amaro del Club. Un tracollo vertiginoso, tra i drammatici bilanci in rosso e la svendita totale dei talenti nel tentativo di evitare il crack economico-finanziario. Sono gli anni del passaggio, alla guida del Napoli, da Feriamo a Corbelli, poi a Naldi, imprenditore del settore alberghiero. Ma la musica non cambia e O Club è ingoiato da un buco di 80 milioni di euro. Ma proprio quando sembra inevitabile la rinuncia al sogno, l'arrivo del produttore cinematografico Aurelio De Laurentiis. Da qui riparte sfida per risalire di nuovo le vette del calcio che conta.

