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Libri di Margherita Parigini

Calvino nella nebbia. Dubitare, esitare, cancellare

Margherita Parigini

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2024

pagine: 196

A un certo punto, nell'opera di Italo Calvino, compare un tipo di testo che di quando in quando imbocca per così dire la “strada sbagliata” e comincia a riflettere scopertamente su sé stesso. Si tratta di un meccanismo che inscena un plateale gesto di autocannibalismo letterario, dinamizzando la pagina attraverso il pungolo del dubbio e l'accumulo di esitazioni, riformulazioni, negazioni. In cosa consiste questo fenomeno che fonda la progressione narrativa su una messa in discussione sistematica? Come funziona? E quali sono le ragioni che stanno dietro un simile espediente? Combinando le pratiche della critica letteraria alla Data Visualization, il volume affronta tali questioni, attraverso una definizione di questo testo radicalmente “dubitativo” e un'analisi accurata della sua presenza nell'opera narrativa dell'autore. L'autrice esplora il rovescio dei valori che notoriamente guidano la scrittura di Calvino: al posto della visibilità l'opacità, invece dell'esattezza l'approssimazione. E per innescare questo cambio di prospettiva, il primo passo è stato quello di immergersi in un mare di nebbia. Ritrovando così, in tutto quel bianco, il vuoto della pagina da cui ogni creazione ha inizio.
23,00 21,85

«I giovani del Po» di Calvino. Storia di una difficile impresa letteraria

Margherita Parigini

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2022

pagine: 112

All’inizio della sua formidabile carriera letteraria Italo Calvino ha imboccato alcune strade sbagliate, la più significativa delle quali è "I giovani del Po", scritto all’inizio degli anni Cinquanta e pubblicato soltanto più tardi in rivista. Il volume propone una rilettura di quest’unico romanzo considerato dall’autore stesso come fallito, con l’intenzione non di rivalutarlo, ma di capire che cosa non abbia funzionato rispetto agli altri suoi libri. Un confronto serrato tra il testo rimasto misconosciuto e le sue opere più famose può aiutare infatti a cogliere meglio il segreto della riuscita di queste ultime: soprattutto Il visconte dimezzato, che condivide con "I giovani del Po" il periodo di composizione, e Il barone rampante, che ne condivide invece quello di pubblicazione. L’aspirazione a scrivere il grande romanzo operaio e realista degli anni Cinquanta rimane una ferita aperta per la generazione di giovani scrittori che usciva dalla guerra con la speranza di saldare un nuovo patto tra politica e cultura. La storia dei Giovani del Po dimostra che la spinta a coniugare ideologia e letteratura, tipica di quella fase, ha lasciato sul suo percorso forme narrative talvolta infelici, che soltanto la forza dell’immaginazione ha saputo in seguito riscattare, dando loro una nuova vita.
13,00 12,35

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