Libri di Maria Cristina Fineschi
Questa non è una rosa
Maria Cristina Fineschi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Setteponti
anno edizione: 2019
pagine: 88
La nuova raccolta di poesia, dal titolo "Questa non è una rosa" di Maria Cristina Fineschi, è opera certamente autobiografica, anche se a livello inconscio, che costituisce la conferma di un percorso ancora in fieri, sempre teso in avanti e realizzato per tappe che interagiscono tra loro. Un intento arduo e complesso, comprendente sia un piano esistenziale intimo e profondo, sia un piano esterno reale e quotidiano, attuati con sensibilità. La raccolta è divisa in due sezioni, nelle quali è rinvenibile una formazione di alta espressività che si avvale di una parola poetica mai leziosa, o artificiosamente elaborata, semmai piuttosto sintetica e volta all'assunzione di responsabilità verso le cose del mondo e nei confronti delle alterità, a qualsiasi titolo considerate. Si tratta di un'opera viva dove Maria Cristina Fineschi afferma valori universali, offrendoci emozioni secondo un impegno di vera poesia. Dalla Prefazione di Lia Bronzi
Dalla periferia del giorno
Maria Cristina Fineschi
Libro: Libro in brossura
editore: Helicon
anno edizione: 2018
pagine: 82
È poesia autobiografica e narrativa questa della raccolta “Dalla periferia del giorno” di Maria Cristina Fineschi, che ben si presta anche al recitato (...) le belle metafore sono capaci di segnare le tappe di un cammino di vita dal quale proviene un forte senso di solitudine e, per ossimoro, un forte amore per la vita in quanto se ne sa esaltare la bellezza, attraverso il non detto, che indica la via regia per camminare con gli altri nella giustezza delle proprie idee senza imporre a nessuno in quanto si possiede la tolleranza. (...) Ed è così che si va a comprendere il senso del titolo della raccolta, che per tutti i poeti è un mantra, e, nel caso specifico, invia il proprio messaggio con le parole “dalla periferia del giorno” come a volere dire che se l’esistenza è un divenire eterno la si può meglio osservare dal limen che poi è la periferia della vita dove tutto si oggettiva e sembra più accettabile poiché in fondo l’esistere è... vivere.