Libri di Maria Grazia Corradi
Il libro di Dolce
Maria Grazia Corradi
Libro: Libro in brossura
editore: ERGA
anno edizione: 2020
pagine: 280
1317 – 1968: le rivoluzioni dell’Amore Dante, la Brigata dei Fedeli d’Amore e il ’68. Un amore da dolce stil novo, dove la donna è ispirazione e guida spirituale e Martino è un giovane che vuole cambiare il mondo, con la lotta, con le parole. Forse è per questo che Dolce volle dargli un libro misterioso, in cui si raccontano le peripezie di due frati, il buon Zaccaria e l’ambiguo Primo, e della loro guida Pietro, in missione segreta per conto dell’Arcivescovo di Genova, nel 1317. La storia di un viaggio dall’Abbazia di Monte Peraldo al Castello dell’Abbazia di Bobbio, a Luni alla ricerca di preziose opere letterarie, che porterà all’incontro con Dante Alighieri e alla scoperta della vera storia della sua Commedia. È in questo libro, che sa di antico, la chiave del passato e del presente di Martino. Dopo “Le radici del mirto”, Maria Grazia Corradi ci trascina in un intreccio tra le atmosfere a cui ci hanno abituato Wu Ming e “Il Nome della Rosa”, il memoir di una generazione, quella del ’68, che ancora non ha risolto se stessa. Una storia che ci svela il vero Dante e che ci dice che la vera rivoluzione è sempre l’amore.
Le radici del mirto. Donne ribelli contro la violenza 1935-1945
Maria Grazia Corradi
Libro: Libro in brossura
editore: ERGA
anno edizione: 2017
pagine: 316
Il romanzo si sviluppa nell’arco di dieci anni, dal 1935 al ’45, tre storie parallele che si intrecciano. Personaggi di differente età, estrazione sociale e culturale che vivono nei periodi storici dell’ultima guerra e della Resistenza al nazifascismo. La casa di salita del Mirto (nome fittizio di un’antica creuza genovese), è il luogo di raccordo dei momenti salienti delle loro vite. Jean, intellettuale genovese, interrompe la carriera universitaria e prosegue l’attività commerciale di famiglia. Le sue convinzioni e l’origine ebraica gli impediscono di iscriversi al partito fascista e in a causa delle leggi razziali, viene colpito negli affetti più cari: la figlia minore sarà vittima di una violenza a sfondo sessuale. Norma, sartina della campagna parmense, fugge da casa, e per necessità di denaro, si trova coinvolta in una tresca con il fidanzato e un rampollo della borghesia di Parma. Dopo una gravidanza sofferta, diventa prostituta, in case dell’Emilia e di Genova. Perla infine, quasi coetanea di Norma, appartiene alla ricca e agiata borghesia genovese. Con l’intensificarsi dei bombardamenti le ragazze coabiteranno in salita del Mirto, assieme alla governante Colomba.