Libri di Maria Veronese
Dilibato et Massa. La Scriptura nella raccolta di Würzburg attribuita a Priscilliano
Maria Veronese
Libro: Libro in brossura
editore: Edipuglia
anno edizione: 2018
pagine: 310
L'indagine presentata in questo volume nasce dalla constatazione che lo studio sull'uso della Scrittura e sulle citazioni bibliche contenute nella raccolta attribuita a Priscilliano è di notevolissimo interesse ai fini dell'analisi della riflessione patristica sul canone e sull'uso degli apocrifi. Il corpus priscillianista, inoltre, rappresenta un importante testimone delle antiche versioni latine della Bibbia antecedenti la Vulgata geronimiana, al pari degli scritti di Lucifero di Cagliari e dello Speculum ps.agostiniano. In attesa di una nuova edizione critica che consenta di comprendere meglio il testo degli scritti di Würzburg e inquadrare in una corretta prospettiva il pensiero del movimento ispanico, Dilibato et Massa offre un importante tassello, utile a far luce su Priscilliano e sul priscillianismo, colmando una lacuna nella bibliografia sull'argomento.
A Demetriano. Testo latino a fronte
Cipriano di Cartagine (san)
Libro
editore: Loescher
anno edizione: 2018
pagine: 400
L'"Ad Demetrianum" di s. Cipriano rappresenta un documento importante (sia sotto l'aspetto letterario che sotto quello storico) della prima apologetica cristiana di lingua latina. Si tratta di una appassionata difesa del cristianesimo contro le accuse di quei pagani che, mentre attribuivano alla diffusione della religione cristiana la responsabilità del decadimento dello Stato romano a metà del III secolo, aizzavano le masse popolari contro i cristiani, non riconoscendo le loro proprie colpe per la crisi in cui da decenni si dibatteva l'impero. L'autore, vescovo di Cartagine, mentre si serve abilmente di citazioni bibliche (il che rappresenta una interessante innovazione nella apologetica cristiana), riprende argomentazioni tertullianee ma modificandole e adattandole alla mutata situazione storica. Recupera inoltre motivi e temi ampiamente diffusi nella cultura media del suo tempo, piegandoli a esprimere la nuova concezione cristiana della vita.
Introduzione a Cipriano
Maria Veronese
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2009
pagine: 128
Cecilio Cipriano Tascio (inizio III sec. - 14 settembre 258) si convertì al cristianesimo in età matura e ben presto divenne vescovo di Cartagine. Ricoprì la carica episcopale per circa un decennio, guidando con fermezza e autorevolezza la Chiesa africana in un periodo di grave crisi, segnato da persecuzioni, pestilenze e scismi, e rivelando oltre ad una personalità determinata ed energica, anche doti di pastore benevolo, sollecito e premuroso nei confronti dei suoi fedeli. La sua produzione letteraria risente profondamente del clima difficile e confuso degli anni a cavallo della metà del III secolo e deriva direttamente dall'attività pastorale, rispondendo a problemi e situazioni che erano sorte in seno alla comunità cristiana africana. Non scrisse pertanto opere teologiche, speculative o polemiche, ma prevalentemente opere pastorali in cui predomina l'aspetto parenetico; esse ne rivelano lo spirito pratico, le doti umane e la profonda conoscenza dell'animo e delle debolezze degli uomini. La sua missione fu coronata dalla palma del martirio, circostanza che contribuì ad accrescerne la fama anche oltre i confini africani e che consegnò ai secoli successivi una figura ideale di vescovo e martire.