Libri di Mariateresa Carbone
Giovanissimi colpevoli? Studi sulla responsabilità penale degli impuberi in Roma antica
Mariateresa Carbone
Libro: Libro in brossura
editore: LED Edizioni Universitarie
anno edizione: 2024
pagine: 200
In che misura l’impubere è tenuto a rispondere per il compimento di fatti illeciti? Si tratta di un interrogativo che si pone spesso nella riflessione giuridica attuale, ma che si presenta in termini per certi versi simili anche in epoca antica, caratterizzandosi oggi come allora per profili di grande problematicità. Da un soggetto in crescita l’ordinamento pretende infatti gradi sempre crescenti di consapevolezza nell’agire, valutando diversamente, dalla nascita alla pubertà, l’atteggiarsi della volontà ai fini dell’imputazione dell’illecito al suo autore, e ciò anche in ragione della natura del reato commesso. Attraverso l’esame delle fonti, non particolarmente numerose in argomento, ci si propone di offrire un quadro evolutivo delle regole e dei principi che, nel periodo che va dall’epoca arcaica a quella tardoclassica, disciplinano l’imputabilità del soggetto che non abbia ancora raggiunto la pubertà.
Il diritto romano nella legislazione degli imperatori cristiani. Scritti di Giorgio Barone Adesi
Libro
editore: L'Erma di Bretschneider
anno edizione: 2019
pagine: 518
L'emersione dell'«Emptio» consensuale e le «Leges Venditionis» di Catone
Mariateresa Carbone
Libro: Libro in brossura
editore: LED Edizioni Universitarie
anno edizione: 2017
pagine: 148
Il presunto riconoscimento dell’emptio-venditio intorno al III secolo a.C. comporta la necessità di ipotizzare come venisse soddisfatta in precedenza l’esigenza, sicuramente esistente, dello scambio tra cosa e prezzo. Il ricorso alla mancipatio o alla doppia traditio, per lo scambio contestuale, o alla stipulatio, per l’accreditamento delle prestazioni, non risulta né attestato né del tutto idoneo alla realizzazione dello scopo della vendita. L’evoluzione dell’emptio dalla iurisdictio peregrina non ne giustifica le caratteristiche tipicamente romane e comunque estranee agli altri ordinamenti dell’area mediterranea, e si scontra pure con l’assenza di tracce dell’origine ex iurisdictione peregrina o anche soltanto onoraria delle rispettive actiones, nonché della loro conseguente «recezione civilistica». L’analisi dei primi contratti di vendita contenuti nel De agricultura di Catone dimostra la piena vigenza inter cives dell’emptio consensuale a efficacia obbligatoria a cavallo tra III e II secolo a.C. e, soprattutto, evidenzia il ricorso alla predisposizione di strumenti determinativi e liquidatori delle pretese nascenti dalle fattispecie contrattuali.