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Libri di Marija Gimbutas

Vent'anni di studi sulla dea. Atti del convegno

Vent'anni di studi sulla dea. Atti del convegno

Marija Gimbutas

Libro

editore: Ester

anno edizione: 2021

pagine: 336

I testi qui raccolti, a cura di Luciana Percovich, sono stati presentati al convegno (Roma, maggio 2014) in onore di Marija Gimbutas (1921- 1994) a venti anni dalla sua morte. Il convegno ha rievocato la sua figura di donna, figlia moglie madre, e di intellettuale di rara preparazione e visione, che ha riportato alla luce la raffinata civiltà dell'Europa del Neolitico. E, onorando lo spirito della sua ricerca e del suo metodo multidisciplinare (archeomitologia), ha chiamato a raccolta studiose e studiosi impegnati da tempo a rileggere la storia d'Italia, dal Paleolitico all'ascesa di Roma, oltre i confini della storiografia ufficiale. Questo tributo a Marija Gimbutas è stato accompagnato dal lavoro di artiste di varie discipline e linguaggi e nel libro sono riportate le testimonianze visive di questo evento
25,00

I Balti

I Balti

Marija Gimbutas

Libro: Libro in brossura

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2017

pagine: 190

Scritto successivamente alla formulazione dell'ipotesi Kurgan, “Balti” è la prima monografia che Marija Gimbutas dedica a una cultura preistorica e ai suoi contatti, intrecci e conflitti con gli invasori venuti dalle steppe uraliche. Il fatto che l'autrice di tale monografìa provenisse proprio dal ceppo di quella cultura preistorica, e avesse visto con i propri occhi gli esiti distruttivi delle invasioni, non può essere considerato una semplice coincidenza. “I Balti” segna una svolta decisiva nell'epistemologia di Marija Gimbutas, nel suo modo di guardare i segni del passato: fino ad allora si era concentrata sulle origini degli indoeuropei e sul dibattito secolare che tali origini hanno suscitato; improvvisamente si assiste a uno scarto decisivo sul piano epistemologico e culturale, per non dire teoretico. Non si osservano più i tracciati degli invasori, ma - a partire da quei tracciati - si risale, come dal calco di un'impronta, alla forma che avevano i popoli invasi. Se sul piano strettamente scientifico e accademico la mossa di Marija Gimbutas è stata appena avvertita, è sul piano della storia della cultura che questa svolta ha avuto gli esiti più dirompenti, perché ha dato l'opportunità di intonarsi a un intero universo di narrazioni, interpretazioni, correnti, ideologie, movimenti, opere d'arte e di teatro, tutte volte a dar voce ai dannati della terra, agli esclusi, agli emarginati, a chi per secoli e millenni era stato sempre sepolto dalla storia ufficiale e che ora, finalmente, poteva essere riesumato. Togliere la patina di polvere dalle tracce dell'Europa antica significava per Marija Gimbutas disinnescare un'idea di storia come documento del vincitore.
24,00

Kurgan. Le origini della cultura europea

Marija Gimbutas

Libro

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2010

pagine: 176

Quella che talvolta si chiama con un po' di enfasi la "casa europea", la patria dalle comuni radici, è in realtà, in origine, un terreno di conflitto, di contaminazione, di reciproche influenze, di battaglie e sopraffazioni. Sono qui presentati i testi più rappresentativi di una ricerca durata quasi mezzo secolo, che ha portato Marjia Gimbutas a costruire un affresco appassionante delle civiltà che, incontrandosi e scontrandosi tra il IV e il III millennio a.C., contribuirono a gettare le fondamenta della nostra identità. La scoperta più significativa e carica di destino, per certi versi, è quella di una contrapposizione tra culture stanziali e orde nomadi, tra religioni declinate al femminile e dominanza maschile, tra egualitarismo pacifico e aggressività gerarchica, tra arte e guerra. I Kurgan erano un popolo di pastori nomadi abitanti delle regioni degli Urali, le cui origini paiono perdersi nella notte dei tempi. Lungo una serie di invasioni o "ondate", qui ricostruite minuziosamente, colonizzarono il continente europeo, imponendo la propria legge e le proprie ideologie. "Marija Gimbutas - scrive Carlo Sini nella prefazione -, apre la via al dialogo, forse decisivo, con il passato di una parola che ancora risuona presso gli umani del XXI secolo e che disegna orizzonti e vicende di un possibile, e magari più pacifico, futuro".
21,00 19,95

Il linguaggio della Dea

Marija Gimbutas

Libro: Libro in brossura

editore: Venexia

anno edizione: 2008

pagine: 390

"Il linguaggio della Dea" (1989), pietra miliare dell'archeomitologia, ha rivoluzionato le prospettive sulle origini della nostra cultura. L'autrice è riuscita a ricostruire la civiltà arcaica dell'Europa Antica e a riportare alla luce la presenza centrale del femminile nella storia. I suoi studi spaziano dal neolitico all'età del bronzo. A sostegno delle sue tesi, esamina i reperti, in parte già noti e in parte da lei stessa dissepolti durante i suoi scavi nel bacino del Danubio e nel nord della Grecia, che comprendono un vastissimo repertorio di oltre 2000 manufatti, tutti riprodotti nel volume, mostrando i nessi dimenticati tra il mondo materiale e quello dei miti di una cultura raffinata, la cui genesi è alle radici del patrimonio culturale dell'Occidente.
36,00 34,20

Le dee viventi

Marija Gimbutas

Libro: Libro in brossura

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2005

pagine: 330

L'ultimo libro scritto da Marija Gimbutas, pubblicato postumo, riassume decenni di ricerca condotta nei più importanti siti del neolitico e del paleolitico superiore europei: il risultato è un'impressionante serie di ritrovamenti che conducono alla ricostruzione di un'ideologia coerente e complessa, incentrata sulla divinità femminile, la "grande dea" della morte e della rigenerazione. Nutrice e sterminatrice, la dea fa convergere su di sé i miti e i riti degli abitanti dell'Europa che precedettero le grandi invasioni indoeuropee (stimate in due ondate, tra il 4000 e il 3000 a.C.).
29,50 28,03

Le dee e gli dei dell'antica Europa. Miti e immagini del culto

Le dee e gli dei dell'antica Europa. Miti e immagini del culto

Marija Gimbutas

Libro: Libro in brossura

editore: Stampa Alternativa

anno edizione: 2016

pagine: 335

Scritto nel 1974 e riveduto e aggiornato nel 1982, questo volume determinò la notorietà dell'autrice. La civiltà europea fiorita fra il 6500 e il 3500 a.C. - molto prima della civiltà greca e di quella giudaico-cristiana - non è stata un mero riflesso delle culture confinanti del Vicino Oriente, ma una cultura autonoma dotata di un suo carattere originale. L'immaginario mitico dell'epoca matrilineare rivela quali fossero le prime concezioni che l'umanità aveva del cosmo, dei rapporti tra uomo e natura e tra maschio e femmina: con al centro la Grande Dea che incarnava il principio creatore come fonte e scaturigine di tutto. Attraverso lo studio delle sculture, dei vasi e degli oggetti di culto provenienti dall'Europa sud-orientale, Gimbutas descrive una cultura che si strutturava intorno al villaggio, prima di essere travolta e dispersa dagli Indoeuropei patriarcali.
30,00

La civiltà della dea. Volume 2

La civiltà della dea. Volume 2

Marija Gimbutas

Libro: Copertina morbida

editore: Stampa Alternativa

anno edizione: 2013

pagine: 302

Secondo la manifesta intenzione di Marija Gimbutas, "La civiltà della dea" si divide in due parti: nella prima la studiosa elabora la mappatura delle popolazioni e delle culture d'età neolitica in Europa, a partire da un primo nucleo sud-orientale che progressivamente si espande verso Nord e Occidente. In questo secondo volume, Marija Gimbutas unifica popolazioni e culture in una civiltà denominata "Antica Europa", nel segno di una Grande Dea creatrice che guida i popoli verso una convivenza pacifica ed egualitaria. Uno scenario supportato da una poderosa mole di dati e dal meticoloso e puntuale esame della religione, della scrittura, della struttura sociale, che si conclude con l'analisi del suo declino attribuito alla comparsa degli indoeuropei Kurgan, bellicosi e patriarcali.
35,00

La civiltà della dea. Volume 1

La civiltà della dea. Volume 1

Marija Gimbutas

Libro: Copertina morbida

editore: Stampa Alternativa

anno edizione: 2012

pagine: 279

"La civiltà della dea" è l'opera più importante di Marija Gimbutas. La studiosa ricostruisce il mondo dell'antica Europa neolitica in base a uno straordinario repertorio di dati archeologici scaturiti da numerose campagne di scavo nel bacino balcanico e mediterraneo meridionale. Il libro propone una tesi rivoluzionaria che cambia la tradizionale visione della storia del continente europeo. Viene rintracciata la realtà di un'antica Europa pacifica, egualitaria e portatrice di una spiritualità fortemente legata alla terra. Una civiltà dove la Grande Madre guida i popoli verso una convivenza pacifica, cambiando così gli attuali paradigmi culturali e scientifici che considerano la guerra e il dominio maschile una connotazione di progresso della civiltà.
35,00

Il linguaggio della dea. Mito e culto della dea madre nell'Europa neolitica
25,31

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