Libri di Marina Ribaudo

La poesia di Marina Ribaudo girovaga fra ricordi dimenticati, che affiorano mentre va di fretta e con lo sguardo fruga la città, o fra passaggi di treno, in cui ha modo di osservare un'umanità variegata che non rinuncia ai cari sogni invecchiati, o si dipana nei silenzi del pomeriggio, dentro la casa vuota e piena di esistenze, di quelli che vi hanno vissuto e di quelli che vi abiteranno un giorno. L'autrice ci parla del suo rapporto col tempo, col desiderio, con la fragilità. Usa la poesia per curare ferite impossibili da guarire, ma anche per scoprire che la gioia è a portata di mano, fino a diventare possibile, per una notte, essere regina e possedere la città.

Una clochard costretta a spostarsi dal suo angolo consueto alla stazione a causa dei lavori in corso; un nuovo parcheggio che muta il paesaggio di un quieto quartiere; i sogni frustrati di una giovane impiegata in un centro termale; un vicino misterioso che tiene la musica a tutto volume; la vita lenta e rassegnata di una donna che sconta la sua pena in carcere dopo un efferato delitto; i teneri approcci di un uomo, che ha trascorso la vita in manicomio, con una sconosciuta... Queste e altre storie, brevi frammenti, formano un album di istantanee che tratteggiano la vita di una provincia italiana come tante.