Libri di Mario Jona
Purim, Purim Katan, memorie famigliari
Mario Jona
Libro: Copertina morbida
editore: Zamorani
anno edizione: 2022
pagine: 40
Una delle feste importanti della religione ebraica è quella di Purim, che celebra un antico pericolo evitato. Continuando in questa tradizione, ogni qual volta un gruppo di ebrei superasse incolume una situazione pericolosa, stabiliva una piccola celebrazione locale, chiamata Purim katan, "piccolo Purim". Il pericolo scampato in questo caso particolare è quello del coinvolgimento della comunità ebraica di Ivrea in occasione dell'assedio della città, nel gennaio 1801, da parte di forze antifrancesi. La minaccia era grave perché gli ebrei avevano accolto con entusiasmo i principi dell'89 portati dalle truppe napoleoniche: l'Assemblea Nazionale Costituente aveva infatti stabilito la trasformazione dei "sudditi" in cittadini, con pari diritti. Gli ebrei, che in tutti gli stati europei erano stati considerati "forestieri tollerati", privi di diritti, non ne furono esclusi. Per la prima volta, dopo secoli di esclusioni e persecuzioni, si sentirono "liberi ed uguali". Nel volume Mario Jona ripercorre la storia di quel periodo e della celebrazione di cui è riportato il testo ebraico dal registro del rabbino Salomone Jona, che a metà Ottocento descrive i fatti avvenuti.
Due giusti ritrovati. Vincenzo Barale e Vittorio Cavasin. Una ricerca rivolese
Carlo Zorzi, Mario Jona
Libro: Libro in brossura
editore: Neos Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 104
Nel '43 sulla prima pagina de "La Stampa" campeggiava il titolo: "Tutti gli ebrei in campo di concentramento" e ogni famiglia ebraica si trovò a tentare le più diverse modalità per sfuggire all'internamento. Monsignor Barale e don Cavasin, mettendo a rischio la loro vita, misero in salvo tre bambini, il libro narra la ricerca volta a trovare i testimoni per ricostruire la loro storia.
Il ghetto e i luoghi ebraici. Città di Padova. Ediz. italiana e inglese
Mario Jona
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2015
pagine: 60
Il Ghetto rappresenta sicuramente una parte importante della storia padovana e farla conoscere è un dovere. Camminare per queste vie con l'ausilio di questa guida, incontrare l'ex Sinagoga Tedesca - ora sede del Museo della Padova Ebraica - scorgere la finestra colonnata della Sinagoga Spagnola, visitare la Sinagoga Italiana ancora in uso, riconoscere i punti dove erano posti i cancelli di chiusura del Ghetto, sono esperienze che consentono di entrare in contatto con la storia e la cultura ebraica italiana. Sebbene la collettività ebraica in Italia non sia stata molto numerosa, ha sempre avuto grande importanza nella vita del paese. La civiltà ebraica, quando è venuta a contatto con la civiltà europea, ha saputo alimentarne una straordinaria fioritura culturale nel campo del pensiero, delle arti, delle scienze. Tale fusione costituisce, soprattutto in questi tempi, la garanzia contro il riemergere dei veleni del razzismo e dell'antisemitismo, mai rimossi dal fondo di certe coscienze. Storicamente, nonostante il Ghetto richiami alla mente un periodo buio della storia ebraica padovana, il mantenimento e lo sviluppo della cultura ebraica al suo interno non subirono interruzioni. L'ebraismo esprime un complesso di valori universali che, per la loro grande vitalità, fanno della cultura ebraica una pianta dalle radici profonde, capace di tramandare se stessa anche nelle più avverse condizioni.