Libri di Marta Viazzoli
Uno schiavo americano. Resoconto di una vita
Frederick Douglass
Libro: Libro in brossura
editore: Mattioli 1885
anno edizione: 2021
pagine: 176
In questo libro di memorie, Frederick Douglass, uno dei principali portavoce della sua comunità, ci racconta la violenza, la depravazione e la tragedia di uno schiavo afroamericano. Un trattato abolizionista dall'incredibile potenza narrativa. Scritto da Frederick Douglass, schiavo nero fuggito dalla sua condizione umiliante, "Uno schiavo americano. Resoconto di una vita" è un libro di memorie del 1845, nonché un vibrante e antiretorico trattato abolizionista. Considerato il più famoso e suggestivo di una serie di autobiografie e racconti scritti da ex schiavi in quel periodo, il volume, con la sua forza espressiva che non declina mai su un registro di facile emotività, crea una sensazione di nausea fisica nei confronti della schiavitù, descrive in dettaglio gli eventi della vita travagliata dell'autore ed è ancora oggi considerato una delle opere più influenti della letteratura americana quanto alla storia e alle problematiche dell'abolizionismo.
Ulisse
James Joyce
Libro: Libro in brossura
editore: Mattioli 1885
anno edizione: 2021
pagine: 800
Pubblicato per la prima volta a Parigi nel 1922 dalla coraggiosa e leggendaria Shakespeare & Company di Sylvia Beach, l’Ulisse è un capolavoro che ha aperto nuovi orizzonti letterari e che non si esaurisce mai, continuando - anche in questa nuova traduzione - ad affascinare lettori di ogni tempo e luogo. Ambientato il 16 giugno 1904 a Dublino, è il racconto della giornata di un uomo qualunque, il piazzista pubblicitario Leopold Bloom, e delle persone che intorno a lui si muovono: primi fra tutti sua moglie, l’incontenibile Molly Bloom, e il giovane insegnante Stephen Dedalus, cupo alter ego letterario di Joyce. Il romanzo è composto da diciotto capitoli in cui l’autore esplora stili e tecniche diverse, dalla parodia al flusso di coscienza, che culminano infine nel celebre monologo di Molly. Pur svolgendosi nel corso di appena ventiquattr’ore, l’Ulisse rifugge le regole del romanzo ottocentesco e scardina la sequenzialità della narrazione; accoglie in sé passato, presente e futuro e racchiude tutto l’universale e l’umano nel labirinto di una Dublino dell’anima, ricostruita attraverso i ricordi del suo esule narratore.
Le colline ricordano
James Still
Libro: Libro in brossura
editore: Mattioli 1885
anno edizione: 2020
pagine: 272
Completamente associato all’universo del Kentucky e spesso considerato il decano della letteratura Appalachi, nei suoi racconti Still non può essere ritenuto inferiore ad altri autori della grande tradizione della short story statunitense, come Poe, Hawthorne, Jewett, Hemingway, Welty o Cheever. Concisione strutturale, un uso del linguaggio che spesso si avvicina alla poesia, capacità di presentazione fin dalle prime parole di una situazione intrigante, universalità del significato: queste le caratteristiche che si trovano pagina dopo pagina nei suoi racconti. Spesso si ritrovano i personaggi dei romanzi di Still, quelli di “Fiume di terra” e dell’ancora inedito “Sporty Creek”.