Libri di Marzio Pieri
Enlures
Marzio Pieri
Libro: Libro in brossura
editore: Fermenti
anno edizione: 2018
pagine: 114
Enlures, ovvero muoversi "intus". Proprio nel corpo della pagina, nella materia imprimibile della pagina. Se il titolo è parola inesistente, figuriamoci il libro. Ma, coi tempi che corrono, nei quali la scrittura è minacciata da neonaturalismi defedati e fantasiucce adolescenziali (che il mondo sia già finito senza che ce ne siamo neppure accorti?), l’intenzione non è, forse, da mettere da parte prima ancora di averla capita. L'autore guarda ai poeti che naturalmente sono riusciti nell'impresa di trasferire (o equiparare in uno stesso corpo) la parola e l’immagine, la musica e la visione. La mente non si stacca da modelli dei meno docili a una impossibile emulazione. Scarabattolerie di John Cage il teatro globale di Sylvano Bussotti, sulla punta d’una matita una rivista di pur breve vita come materiali per l'arte di Giorgio Maffei & Franco Mello per le edizioni imperfettibili di Enrica Dorna. Le fitte illustrazioni non sono parte decorativa dell’esperimento, ma paritetica e sostanziale: una scrittura critica concreta. Né sarà necessario condividerla.
Pianisterie. Memorie sentimentali d’un patto poetico in via d’estinzione
Marzio Pieri
Libro: Libro in brossura
editore: Fermenti
anno edizione: 2017
pagine: 302
Il libro si rivolge a un pubblico non meramente di musicofili ma interessato alla vicenda e al senso delle arti e della scrittura nelle riposte trasformazioni del costume e della sensibilità. In una sua maniera rapsodica, caratteristica dell’autore, si muove da Cortot a Jarrett, dalla Milano di Pollini e Abbado a figure di spicco anche non pianistico come Nono e Bussotti, da Claudia Cardinale a Martha Argerich, con cento storie particolari come la Harlem Renaissance e la Idea del Nord gouldiana, in vista del Barocco e di Finnegans Wake, sancta sanctorum di Cage e del Minimalismo.
Tenori. Il pavone, l'espada e il salice piangente dal Barocco alla fine dell'opera
Marzio Pieri
Libro: Copertina morbida
editore: Fermenti
anno edizione: 2015
pagine: 144
Con la voce del tenore si possono esprimere stati d'animo con insolite partecipazioni, sprigionando sentimenti riposti all'interno o svelati, provenienti da profondità inesplorate di un interprete, svelando gioie, dolori, effetti di contrasti sopiti o provocati. Il presente testo è un omaggio ai tenori. Ma anche a chi rievoca particolari aneddoti come prova che il dramma musicale è ancora vivo, almeno come esempio di genere insostituibile. Che non potrà più offrirci un Bellini, un Rossini, un Verdi, un Wagner, un Bizet, un Massenet, etc.
Giambattista Marino. La mula del Cavaliere. L'osceno da Marino a Testori
Marzio Pieri, Maurizio Cecchetti
Libro: Copertina morbida
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 309
Per il lettore acculturato Giambattista Marino è il poeta della meraviglia. Non tutti sanno che l'idea non è del Marino ma del "Teeteto" e di Aristotele. Meraviglia mette in moto la filosofia prima della poesia. La vicenda vitale del Marino dopo la giovinezza napoletana copre i primi venticinque anni del secolo barocco, un tempo detto anche (per spregio) marinista. La sua carriera è quella di un Misirizzi, si alza di tre palmi e lo riabbassano di quattro. Rifiuta d'essere il Vergilius novus d'un impero che non c'è, aspira ad esserne il novello Ovidio a mostrar quel che in Camera si puote; paradossale ogni cosa che (gli) tocca, il suo esilio da Roma non è il Mar Nero ma la natia Napoli. Vi sopravvive meno di due anni e l'Indice piove sul bagnato. Solo a Venezia lo si legge con viva simpatia, nella cerchia libertina degli accademici Incogniti, dalla quale uscirà il modello dell'Opera Venetiana, non immune da godutissime letture adoniche. Per il lettore poco acculturato Gianni Testori, a vent'anni dalla sua dipartita, rischia d'essere preso ancora per un serioso pornografo, santificato dalla sofferenza e dal cinema di Visconti, e parecchio difficile da leggere. Quando dalla terra lombarda e dalla devozione borromea springò la Fonte Testoria, la squadracela dei critici andò in rotta: cercarono di "metterlo" con qualcuno, ma la serata batteva la fiacca e la fine eran cocci: reciproci sbadigli col timorosissimo Gadda, fin de non recevoir con Arbasino...
Gli invisibili. Antologia-saggio della poesia italiana del Novecento
Marco Albertazzi, Marzio Pieri
Libro
editore: La Finestra Editrice
anno edizione: 2008
pagine: 526
Poesie di Arturo Onofri, Guido Ceronetti, Emilio Villa, Rodolfo Quadrelli, Angelo Maria Ripellino, Rodolfo Wilcock, Edoardo Cacciatore ed altri.