Libri di Massimo Nicolazzi
Elogio del petrolio. Energia e disuguaglianza dal mammut all'auto elettrica
Massimo Nicolazzi
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2019
pagine: 300
L'energia che consumiamo ogni giorno ci mette a disposizione un piccolo esercito di schiavi. La fonte? Il petrolio. Ci ha sconvolto il mondo e il modo di vivere, anche se oggi sappiamo che non durerà. Il rischio ambientale a cui ci sta esponendo consiglia di finirla con lui prima che lui finisca noi. Ma quale sarà il costo di questa transizione? E, soprattutto, chi lo pagherà? Questo libro affronta con lucidità il problema dell'abbandono del petrolio in favore di energie "verdi", cercando di capirne le difficoltà anziché cantarne solo le meraviglie. Una su tutte: non abbiamo nessuna certezza che vivere senza fossili sia compatibile con la crescita che i fossili ci hanno garantito. La transizione non è un pasto gratis; costa e ci costa. E può trasformarsi in un acceleratore di disuguaglianze sociali. C'è di più: ogni transizione energetica induce anche un cambiamento delle forme della politica e i combustibili fossili hanno favorito la creazione sia della democrazia del Novecento sia dei suoi limiti. Oggi, il rapporto della democrazia con la transizione è a dir poco ambiguo, e la sua capacità di sopravvivervi non garantita. È storia recente quella dei gilet gialli, scesi per le vie di Parigi contro una "tassa ecologica" che avrebbe aumentato il prezzo del petrolio e che ha finito per far rivoltare le periferie contro le élite. Da lì alla cerata di Greta Thunberg il passo è stato brevissimo: solo qualche mese e stesso colore di fondo, quasi a dare graficamente l'idea che populismo ed estremismo ambientale si alimentino l'un l'altro. Se però aspettiamo che il petrolio si tolga di torno per cause naturali o economiche, c'è il fondatissimo rischio che molti di noi nel frattempo finiscano affogati o arrosto. Cosa fare dunque? Servirebbe l'intelligenza della politica. Il che detto oggi ci fa certo già sentire irrimediabilmente affogati o arrosto. Ma dovrebbe essere una ragione in più almeno per provarci.
Il prezzo del petrolio
Massimo Nicolazzi
Libro: Libro in brossura
editore: BE Editore
anno edizione: 2013
pagine: 238
La storia moderna del petrolio ha centocinquant'anni. Era cominciata da pochissimo e già ci era diventato indispensabile. Senza petrolio, si perdevano le guerre; e senza, ci era sempre più difficile riuscire a muoverci e a spostare le nostre merci. Poi con il petrolio e il gas si cominciarono a fare anche fertilizzanti; e fu rivoluzione verde, ed esplodere di cibo e di popolazione. Infine, la chimica e le plastiche; e sembrò quasi che senza petrolio non vi fosse cosa possibile. Il petrolio è denso, e occupa pochissimo volume rispetto all'energia che può dare. È, o forse era, tanto; e relativamente poco costoso. Prezzo e densità ne hanno fatto il carburante dello sviluppo del '900, e poi il signore della nostra mobilità. La sua storia è all'inizio storia d'America; che per anni non solo consuma, ma anche produce quasi tutto il petrolio che c'è. È una storia che ha per attori grandi società e piccoli indipendenti; e poi soprattutto produttori e consumatori. Trentanni di "sette sorelle" (Bp. Exxon, Mobil, Texaco, Gulf, Chevron e Shell) ci traghettano dal petrolio americano all'Opec; ed è subito - e da allora sempre più o meno fondata - preoccupazione per la sicurezza energetica dell'Occidente. In realtà si ha bisogno gli uni degli altri; e il prezzo fa da arbitro dei bisogni. Adesso è vento di crisi; che si diffonde assieme al timore che il petrolio finisca troppo in fretta o che non se ne produca abbastanza per le nostre necessità.