fbevnts
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Libri di Matteo Baragli

Filippo Crispolti. Un profilo politico fra cattolicesimo e nazione (1857-1942)

Filippo Crispolti. Un profilo politico fra cattolicesimo e nazione (1857-1942)

Matteo Baragli

Libro: Libro in brossura

editore: Morcelliana

anno edizione: 2018

pagine: 320

Che cosa si intende per ideologia "clerico-fascista"? Quali furono i rapporti tra Santa Sede e fascismo? È possibile rispondere a queste domande ripercorrendo la biografia di Filippo Crispolti. Intellettuale, giornalista, esponente di spicco del movimento cattolico di inizio Novecento e direttore di quotidiani tra cui «Avvenire», Crispolti aderì al Partito popolare italiano prima e al fascismo poi. Fu uno dei massimi interpreti di quel cattolicesimo nazionale emerso a metà Ottocento e consolidatosi con il Regime fascista e grazie alla politica filo-cattolica inaugurata da Mussolini. Una prospettiva inedita che aggiorna — grazie a recenti ritrovamenti archivistici — il dibattito storiografico in merito al tortuoso incontro tra cattolici italiani e idea di nazione e al coinvolgimento delle destre cattoliche nel consolidamento del fascismo.
33,00

Vince in bono malum. Gabriele Vettori (1869-1947). Un vescovo tra le due guerre

Vince in bono malum. Gabriele Vettori (1869-1947). Un vescovo tra le due guerre

Stefano Sodi, Matteo Baragli

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2015

pagine: 254

La ricerca di Sodi e Baragli ricostruisce per la prima volta il profilo biografico di monsignor Gabriele Vettori, una delle figure più significative della Chiesa toscana del Novecento. Il suo ministero toccò ben cinque diocesi: quella fiorentina, dove Vettori nacque ed esercitò il ministero sacerdotale fra Otto e Novecento; quella di Tivoli, di cui fu eletto vescovo negli anni della lotta al modernismo; quelle di Pistoia e Prato, dove venne trasferito durante la Grande guerra e che guidò negli anni del dopoguerra, della nascita del regime fascista e della Conciliazione; infine quella pisana, di cui Vettori fu eletto arcivescovo nel 1932, succedendo al prestigioso cardinal Maffi. Alla testa della Chiesa pisana Vettori rimase nei quindici anni di massimo consenso al regime, del Secondo conflitto mondiale, della crisi e caduta del fascismo, dell'occupazione nazista, della Liberazione. La Prefazione di monsignor Giovanni Paolo Benotto e il saggio introduttivo di Gianluca Fulvetti aiutano a cogliere la complessità del personaggio, documentata dagli autori grazie a inedite fonti d'archivio: la fermezza nel governo del corpo ecclesiale unita alla duttilità delle opzioni sociali; la rigidità nella difesa delle prerogative della Chiesa contro le mire totalitarie del fascismo, ma anche il ruolo civile di gran rilievo svolto nel corso della Seconda guerra mondiale.
24,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.