Libri di Matteo Radaelli
Bartolomeo Colleoni e le compagnie di ventura nel XV secolo
Luca Stefano Cristini, Matteo Radaelli
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2016
pagine: 80
Bartolomeo Colleoni iniziò la sua carriera militare, come scudiero, all’età di 15 anni presso Filippo Arcelli signore di Piacenza. Nel 1424 era, al servizio del condottiero Jacopo Caldora, al comando di una squadra di 20 cavalli. Con il Caldora entrò nella corte di Giovanna II di Napoli; partecipò alla battaglia dell’Aquila, 1424, contro Braccio da Montone, che venne sconfitto e rimase ucciso. Si distinse nell'assedio di Bologna, 1425, sotto le insegne del Caldora, per il Papa. La guerra cominciò a dare i suoi frutti, il suo nome si diffuse e la sua fama crebbe tanto da essere notato da Venezia. Iniziò così un lungo rapporto che, tra alti e bassi, segnò la sua vita e gli diede alla fine quella fama di condottiero tanto ricercata oltre alla connessa ricchezza. Fu un rapporto, di odio/amore, che vide sempre nel Colleoni una pulsione verso la Serenissima, pulsione ampliata dalla ricerca di riconoscimenti della propria capacità bellica e anche dalla gratitudine per quanto di onori e ricchezze la Repubblica gli darà, non ultimo quell'anelato monumento equestre da erigersi in piazza San Marco, e che invece finirà nel campo dei SS Pietro e Paolo...
Corti al vetriolo. Veleni e medici nel rinascimento italiano
Simone Pandolfi
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2016
pagine: 114
La corte rinascimentale italiana rappresenta, nell'immaginario collettivo, una fucina di capolavori d’arte e d’intelletto, un centro di potere locale e lo sfondo ideale per intrighi e congiure di ogni sorta; tuttavia, non è permesso dimenticare che la corte era anzitutto un palcoscenico sul quale diversi protagonisti si muovevano, con il proprio ruolo e i propri limiti. Fra questi, anche il medico di corte, il physicus, doveva ritagliarsi un proprio spazio d’azione, che cercasse di conciliare la propria aspirazione medico-erudita con le impellenti necessità di cura del signore e del suo entourage. Il XVI secolo ha rappresentato, per la storia della medicina, il momento in cui l’utilizzo di veleni ha conosciuto un incremento più che significativo. I signori delle diverse corti erano certo spaventati dalla possibilità di essere avvelenati e, di conseguenza, cercavano di circondarsi di medici capaci e soprattutto in grado di individuare i sintomi o, più in generale, la presenza di veleni. La tossicologia rinascimentale, la sua rinascita dalle ceneri classiche e il suo sostanziale ampliamento divennero allora un sapere irrinunciabile per il medico che desiderava inserirsi... .
Un oceano di sguardi. Gli europei alla scoperta del Pacifico, gli oceaniani alla scoperta dell'Europa
Erica Vecchio
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2016
pagine: 168
L’Oceano Pacifico occupa un terzo della superficie terrestre, ma nonostante la sua estensione il suo studio è rimasto in qualche misura ai margini dell’analisi storiografica eurocentrica. Il motivo per cui il Pacifico è stato a lungo considerato come un argomento di seconda categoria della ricerca storica consiste nel fatto che il vasto oceano è stato concepito come un grande ostacolo, una barriera. Secondo la storiografia eurocentrica, in effetti, il Pacifico nell'età moderna non sarebbe altro che un oceano remoto e sconosciuto, l’ultimo ad essere entrato nella storia europea e nella rete globale delle relazioni internazionali a causa delle difficoltà del suo attraversamento. In questo interessante studio, l’autrice ci prende per mano con maestria conducendoci nei vari percorsi che i tanti viaggiatori nei secoli hanno dovuto affrontare alla scoperta del grande e oscuro mare... .
Oltre le fazioni. L'altra faccia di guelfi e ghibellini
Chiara Mattarozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2016
pagine: 96
Guelfi, ghibellini, fazioni: termini molto usati e conosciuti, ma fino a che punto? Nell'ultimo decennio, diversi studi hanno messo in luce il ruolo non certo marginale delle aristocrazie locali nello stato visconteo-sforzesco, le quali riuscirono ad esercitare un potere non indifferente nei rapporti con il governo centrale. Le partes, considerate nell'immaginario comune semplice fattore di discordia e conflitto, ebbero in diverse occasioni un ruolo importante, come elementi di stabilità e di composizione dell’ordine cittadino. In questo testo si è cercato di far ordine tra gli studi ad oggi disponibili e di analizzare la situazione delle diverse città del dominio milanese. Uno sguardo particolare è dedicato ai tentativi di Bernabò Visconti, Filippo Maria Visconti e Ludovico Maria Sforza di contenere lo strapotere delle parti, rivendicando la superiorità del potere centrale, per andare “oltre le fazioni”. (In appendice, trascrizione integrale degli Statuta seu Capitula Sancte Unionis Civium Alme Civitatis et Comitatus Papie).
Storia militare di Genova 1637-1746. Volume Vol. 2
Matteo Radaelli
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2016
pagine: 140
Con questo secondo volume si conclude la serie dedicata alla storia militare della Repubblica di Genova. Rispetto al precedente, Quinto Cenni ha potuto utilizzare una quantità di documenti d'archivio decisamente massiccia, svolgendo abilmente un lavoro di ricerca paziente ed accurato. All'interno di questo libro, il lettore troverà informazioni dettagliate su tutto ciò che concerne l'organizzazione militare di Genova nel XVII e XVIII secolo: dai dati più tecnici, come la composizione e l'evoluzione dei corpi di truppe o la descrizione dell'arsenale e delle artiglierie, alla coinvolgente narrazione delle grandi campagne belliche, che videro la Repubblica interpretare con coraggio una parte da protagonista, spesso contro avversari assai più potenti. Le vicissitudini del piccolo ma fiero stato genovese sono infatti spesso influenzate dai suoi illustri vicini: la Francia del Re Sole.
Storia militare di Genova fino al 1339. Volume Vol. 1
Matteo Radaelli, Luca S. Cristini
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2016
pagine: 100
Tabacco: vizio o virtù? Diffusione e consumo del tabacco nell'Europa dell'Ancien Regime: il caso francese
Chiara Rita Pozzati
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2017
pagine: 102
Come poteva essere vissuto il tabacco all’epoca del Re Sole? I francesi avevano la stessa visione di questa pianta che abbiamo noi oggi? In questo testo ho cercato di rispondere a queste domande, attraversando ogni aspetto che le fonti storiche ci hanno tramandato riguardo a questo vizio che non è esclusivamente dei giorni nostri. Partendo dall’arrivo del tabacco in Francia all’inizio del XVI secolo, analizzo l’evoluzione della legislazione in merito fino alla caduta dell’impero napoleonico, ma il focus rimangono argomenti più fortemente culturali: la visione dei medici, i vari utilizzi di questa pianta, i metodi di assunzione, l’approccio letterario, artistico e musicale.
I Longobardi. The Lombards or Longobards II b.D. - VIII cent. a.D. Ediz. italiana e inglese
Matteo Radaelli, Luca Stefano Cristini
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2017
pagine: 80
I Longobardi erano una popolazione germanica orientale, protagonista tra il II e il VI secolo di una lunga migrazione che la portò dal basso corso dell'Elba fino all'Italia. Il movimento migratorio ebbe inizio nel II secolo, ma soltanto nel IV l'intero popolo avrebbe lasciato il basso Elba; durante lo spostamento, avvenuto risalendo il fiume, i Longobardi approdarono prima al medio corso del Danubio (fine V secolo), poi in Pannonia (VI secolo), dove consolidarono le proprie strutture politiche e sociali, si convertirono - solo parzialmente - al Cristianesimo ariano e inglobarono elementi etnici di varia origine, germanici per la massima parte.
Bartolomeo Colleoni e le compagnie di ventura nel XV Secolo
Luca S. Cristini, Matteo Radaelli, Nadir Durand
Libro: Copertina morbida
editore: Soldiershop
anno edizione: 2014
pagine: 80
Bartolomeo Colleoni iniziò la sua carriera militare, come scudiero, all'età di 15 anni presso Filippo Arcelli signore di Piacenza. Nel 1424 era, al servizio del condottiero Jacopo Caldora, al comando di una squadra di 20 cavalli. Con il Caldora entrò nella corte di Giovanna II di Napoli; partecipò alla battaglia dell'Aquila, 1424, contro Braccio da Montone, che venne sconfitto e rimase ucciso. Si distinse nell'assedio di Bologna, 1425, sotto le insegne del Caldora, per il Papa. La guerra cominciò a dare i suoi frutti, il suo nome si diffuse e la sua fama crebbe tanto da essere notato da Venezia. Iniziò così un lungo rapporto che, tra alti e bassi, segnò la sua vita e gli diede alla fine quella fama di condottiero tanto ricercata oltre alla connessa ricchezza. Fu un rapporto, di odio/amore, che vide sempre nel Colleoni una pulsione verso la Serenissima, pulsione ampliata dalla ricerca di riconoscimenti della propria capacità bellica e anche dalla gratitudine per quanto di onori e ricchezze la Repubblica gli darà, non ultimo quell'anelato monumento equestre da erigersi in piazza San Marco... e che invece finirà nel campo san Pietro e Paolo...
I longobardi. Le origini, la grande migrazione. L'arrivo e lo stanziamento in Italia
Matteo Radaelli, Luca S. Cristini
Libro: Copertina morbida
editore: Soldiershop
anno edizione: 2012
pagine: 80
"C'era questo di meraviglioso nel regno dei Longobardi: non c'erano violenze, non si tramavano insidie; nessuno opprimeva gli altri ingiustamente, nessuno depredava; non c'erano furti, non c'erano rapine; ognuno andava dove voleva, sicuro e senza alcun timore" (Paolo Diacono, Historia Langobardorum, III, 16). I Longobardi erano una popolazione germanica orientale, protagonista tra il II e il VI secolo di una lunga migrazione che la portò dal basso corso dell'Elba fino all'Italia. Il movimento migratorio ebbe inizio nel II secolo, ma soltanto nel IV l'intero popolo avrebbe lasciato il basso Elba; durante lo spostamento, avvenuto risalendo il fiume, i Longobardi approdarono prima al medio corso del Danubio (fine V secolo), poi in Pannonia (VI secolo), dove consolidarono le proprie strutture politiche e sociali, si convertirono - solo parzialmente - al Cristianesimo ariano e inglobarono elementi etnici di varia origine, germanici per la massima parte.