Libri di Nadir Durand
The incredible Nadir's world. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 1
Nadir Durand
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2017
pagine: 58
The incredible Nadir's world. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 2
Nadir Durand
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2017
pagine: 58
Medieval knights 1100-1476
Giovanni Garuti, Nadir Durand
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2016
pagine: 91
Edgehill from the keyhole. The first clash of the English Civil War
Edwin Alfred Walford
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2017
pagine: 88
I Lanzichenecchi. Le milizie germaniche fra fine 400 e 500. Ediz. italiana e tedesca
Luca S. Cristini, Nadir Durand
Libro: Copertina morbida
editore: Soldiershop
anno edizione: 2013
pagine: 80
Nati in Germania, da un'idea dell'imperatore Massimiliano I° che istituì queste milizie nel 1487, sul modello dei mercenari svizzeri. Soldati mercenari provenienti dalle regioni tedesche del Sacro Romano Impero. Il termine deriva dal tedesco Landsknecht, cioè servo della regione (Land = terra, patria + Knecht = servitore). Presenti sui principali campi di battaglia, guidati dal loro comandante Georg Von Frundsberg, che portava attaccato all'arcione una forca da destinare al collo di papa Clemente VII. Nel nostro libro prendiamo in considerazione la loro organizzazione, il loro costume e armamento. Il tutto accompagnato da 16 tavole a colori.
Le maschere più famose d'Italia
Anna Cristini
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2019
pagine: 108
Maschera: “finto volto, di cartapesta, plastica, legno o altro materiale, riproducente lineamenti umani, animali o del tutto immaginari [...] indossato a scopo magico-rituale, bellico, di spettacolo, di divertimento o semplicemente per non farsi riconoscere”. In questo libro, arricchito e decorato da 50 tavole a colori dell'artista Nadir Durand, analizziamo le maschere più famose d'Italia, da nord a sud passando per il centro. Maschere che siamo abituati a vedere da bambini (e non solo) per le strade o sui carri durante il Carnevale, ma delle quali realmente molte volte disconosciamo la storia. E la storia è importante per conoscere le origini dei personaggi, i valori che ognuno di loro veicola e che cosa possono insegnare. Ma il vero modo di conoscere un personaggio... è quello di togliergli la maschera!
Giacomo Costantino Beltrami. Il bergamasco che scoprì le sorgenti del Mississippi
Luca Stefano Cristini, Nadir Durand
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2018
pagine: 88
Il Livingstone bergamasco Giacomo Costantino Beltrami (Bergamo, 1779 – Filottrano, 1855) mitico esploratore e patriota italiano. Furono proprio le sue doti di esploratore, unite ad un incredibile coraggio e spirito d’avventura, a permettergli di scoprire le sorgenti del fiume Mississippi, dove nessun pioniere era mai riuscito ad arrivare prima, percorrendo a ritroso i quasi 4000 km del fiume più lungo di tutte le Americhe. Parecchi anni più tardi queste terre da lui scoperte gli tributarono i giusti meriti, intitolandogli sia l’omonima contea dell’attuale stato del Minnesota sia i monti da cui nasce il grande Mississippi.
La crociata contro i Catari. 1209-1229. La terribile lotta contro gli Albigesi in Linguadoca. Ediz. italiana e inglese
Luca S. Cristini, Nadir Durand, Vincenzo Mistrini
Libro: Copertina morbida
editore: Soldiershop
anno edizione: 2015
pagine: 80
Bartolomeo Colleoni e le compagnie di ventura nel XV Secolo
Luca S. Cristini, Matteo Radaelli, Nadir Durand
Libro: Copertina morbida
editore: Soldiershop
anno edizione: 2014
pagine: 80
Bartolomeo Colleoni iniziò la sua carriera militare, come scudiero, all'età di 15 anni presso Filippo Arcelli signore di Piacenza. Nel 1424 era, al servizio del condottiero Jacopo Caldora, al comando di una squadra di 20 cavalli. Con il Caldora entrò nella corte di Giovanna II di Napoli; partecipò alla battaglia dell'Aquila, 1424, contro Braccio da Montone, che venne sconfitto e rimase ucciso. Si distinse nell'assedio di Bologna, 1425, sotto le insegne del Caldora, per il Papa. La guerra cominciò a dare i suoi frutti, il suo nome si diffuse e la sua fama crebbe tanto da essere notato da Venezia. Iniziò così un lungo rapporto che, tra alti e bassi, segnò la sua vita e gli diede alla fine quella fama di condottiero tanto ricercata oltre alla connessa ricchezza. Fu un rapporto, di odio/amore, che vide sempre nel Colleoni una pulsione verso la Serenissima, pulsione ampliata dalla ricerca di riconoscimenti della propria capacità bellica e anche dalla gratitudine per quanto di onori e ricchezze la Repubblica gli darà, non ultimo quell'anelato monumento equestre da erigersi in piazza San Marco... e che invece finirà nel campo san Pietro e Paolo...