Libri di Matteo Scaltritti
Rassegna gallaratese di storia e d'arte. Volume Vol. 135
Libro: Libro in brossura
editore: Prodigi
anno edizione: 2017
pagine: 312
La Casa del Fascio di Gallarate. Ipotesi per il riuso e la valorizzazione
Paolo Gasparoli, Matteo Scaltritti
Libro: Libro in brossura
editore: Altralinea Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 178
Il volume, attraverso un percorso di conoscenza e di frequentazione della Casa del Fascio e del suo contesto, e secondo un rigoroso approccio critico, propone una riflessione ampia sulla storia dell'edificio e del suo autore che qui trovano consolidamento metodologico e documentale, costituendo quindi un'occasione disciplinarmente rigorosa e aggiornata per ripensare al ruolo della ex Casa del Fascio, al suo rapporto con la città nel suo complesso, e con la piazza Garibaldi in particolare, di cui è fondale ma anche ideale prosecuzione. Il Palazzo, infatti, qualora fosse recuperato ad un ruolo sociale, civile e pubblico, e non meramente commerciale o utilitaristico, costituirebbe un polo di attrazione, luogo di incontri e di relazioni e potrebbe contribuire a ridefinire il nesso e il significato stesso del centro cittadino.
Strumenti per la qualità del progetto sul costruito
Chiara Livraghi, Matteo Scaltritti
Libro: Libro in brossura
editore: Alinea
anno edizione: 2012
pagine: 227
La validazione di progetto costituisce uno strumento di verifica finalizzato al controllo della qualità del processo intesa come "grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti". Si tratta di un momento di sintesi formale delle attività di verifica della progettazione introdotto, per le opere pubbliche, dalla legge 109 del 94 e successivamente ripreso dal Codice dei Contratti. Questo strumento è, ad oggi, largamente sortenti lizzato, innanzitutto per la mancanza di una vera e propria "cultura della qualità" nel settore delle costruzioni che porta a sottovalutarne le potenzialità. Per comprendere il ruolo che i processi validativi potrebbero rivestire occorre partire dal reinterrogarsi sulla struttura del processo edilizio, con particolare riguardo a quello di intervento sull'esistente. Il processo edilizio è una sequenza controllata di informazioni - decisioni? E se lo è, in che modo possono essere attivati processi di verifica e retroazione? In che modo è possibile condurre e gestire i controlli di interventi che si confrontano con la complessità del costruito? Il libro affronta questi temi in considerazione degli attuali modelli di verifica e di quanto introdotto dal regolamento 207 del 2010. Propone nuovi schemi teorici che, attraverso una riarticolazione delle attività di controllo, possano strutturare un processo validativo dinamico e continuo, finalizzato ad un controllo della qualità globale del processo e dei suoi prodotti.
Comunicare i beni archeologici
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 128
Il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (art. 2 comma 4) stabilisce che i beni del patrimonio culturale di appartenenza pubblica sono destinati alla fruizione della collettività. Interrogarsi intorno agli strumenti e alle tecniche per la fruizione del patrimonio significa operare processi di valorizzazione; questa infatti consiste, tra l'altro, nel promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e nell'assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso. Musei, raccolte museali, aree e parchi archeologici pongono oggi il tema della fruizione in maniera complessa e diversificata. Da una parte occorre ottimizzare l'impiego di mezzi e sistemi di comunicazione, sempre più raffinati, alle molteplici esigenze di un'utenza ampia e variegata, dall'altra trovare la miglior compatibilità tra le istanze di conservazione dei beni e le esigenze dell'utenza. Il volume raccoglie gli atti della Giornata di Studi intitolata "Comunicare i Beni Archeologici" tenutasi a Gallarate nel marzo del 2010 durante la quale funzionari degli enti di tutela e gestione del patrimonio, operatori museali, professionisti e ricercatori hanno messo a confronto le proprie esperienze per la fruizione dei beni archeologici con il comune obiettivo di una sempre più efficace trasmissione della conoscenza del patrimonio.