Libri di Maurizio Ghiretti
Giudea in rivolta. Dalla morte di Erode alla caduta dell'ultimo "Stato" ebraico indipendente (4 a.e.v.-70 e.v.)
Maurizio Ghiretti
Libro: Copertina morbida
editore: Belforte Salomone
anno edizione: 2016
pagine: 370
Obiettivo di questo studio è la ricostruzione degli avvenimenti di un periodo storico essenziale per quanto concerne T'incontro" tra il popolo ebraico di Giudea e il dominante Impero romano. Un popolo, quello ebraico, lacerato dall'antinomia fra universalismo ellenistico-romano e salvaguardia della propria identità nazional-religiosa. Il periodo preso in esame è importante perché, verso la sua fine, la società ebraica fu sconvolta da una furiosa ribellione anti-romana e, nel contempo, da una altrettanto furiosa rivoluzione contro i ceti dominanti nazionali. La rivoluzione ebbe successo e travolse il tradizionale ordine politico, religioso e sociale giudaico. La sfida all'assoluta superiorità militare dei romani si concluse invece con esiti catastrofici per lo "Stato" del Secondo Tempio e per tutto l'ethnos ebraico. La ricostruzione storica resta aderente ai dati delle fonti tramandate principalmente dallo storico ebreo Flavio Giuseppe e, partendo dal contesto economico, sociale e politico, si concentra sulle tensioni escatologiche e sulle aspirazioni messianiche che animarono stabilmente le varie e minoritarie forze ribelli che insorsero contro Roma e i ceti dirigenti nazionali. I rapporti fra gli ebrei di Giudea e i romani non furono caratterizzati soltanto da aperta ostilità: infatti il discusso Flavio Giuseppe, testimone oculare della spietata reazione romana, era convinto - e con lui molti connazionali - che la convivenza con il potere romano fosse possibile e che soltanto la sua protezione potesse assicurare agli ebrei - di Giudea e della Diaspora - la possibilità di prosperare all'interno di un impero sovrannazionale in cui prevaleva la pericolosa ostilità antigiudaica delle numerose etnie ellenizzate. Ma la "protezione" aveva dei pesi onerosi per la popolazione, anzitutto a causa della pessima amministrazione di procuratori-prefetti avidi e crudeli; inoltre aveva un costo a cui gruppi di oppositori nazional-religiosi, chiusi nel proprio zelo settario che ne cementava l'identità, non vollero mai piegarsi. Essi respinsero il dominio romano e quello dei ceti dirigenti collaborazionisti perché erano in attesa di un prossimo Regno divino che poteva attuarsi soltanto in una Giudea libera e popolata da ebrei che riconoscevano un Unico Signore. Fiduciosi in un conflitto militare decisivo - voluto da Dio - che avrebbe liberato il popolo dal dominio straniero e aperto la strada al regno messianico, non furono mai sfiorati dal dubbio che quello che propagandavano come progetto divino fosse in realtà il proprio progetto salvifico ipostatizzato.
Storia dell'antigiudaismo e dell'antisemitismo
Maurizio Ghiretti
Libro
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2007
pagine: 384
Un'acuta analisi dell'ostilità antiebraica dall'antichità a oggi: per individuarne i "momenti" più significativi, si è tenuto presente che le cause delle persecuzioni hanno avuto uno stretto rapporto con l'essere degli ebrei delle minoranze disperse all'interno di macrosocietà. Eppure non si è ritenuto storicamente corretto omologare l'ostilità antiebraica a quella rivolta contro altre minoranze, a causa del fondamentale ruolo della diversa identità ebraica; una diversità che, come sostiene il sociologo Zygmunt Bauman, non si adatta alle strutture del mondo predisposto da altri; una diversità, un essere altro, che spesso mina le certezze, le sicurezze degli altri. Oggi come ieri, i ceti politici e le oligarchie al potere in alcuni paesi islamici indirizzano le proteste popolari verso un nemico immaginario, ricadendo così nel cosiddetto "antisemitismo dei poveri", che distrae l'attenzione degli sfruttati dai loro interessi di classe e le rivolge verso un nemico immaginario.
Storia dell'antigiudaismo e dell'antisemitismo
Maurizio Ghiretti
Libro
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2001
pagine: 345
Il volume fornisce un'analisi dell'ostilità antiebraica dall'antichità a oggi e, per individuarne i momenti più significativi, si è reso necessario rintracciare le cause nelle condizioni degli ebrei di essere una minoranza dispersa all'interno di macrosocietà. Non si è ritenuto storicamente corretto omologare l'ostilità antiebraica a quella rivolta contro altre minoranze, a causa del fondamentale ruolo della diversa identità ebraica, una diversità che non si adatta alle strutture del mondo predisposto da altri, una diversità, un essere altro, che spesso mina le certezze e le sicurezze di chi la incontra.