Mondadori Bruno
Gli ospedali italiani nell'età delle transizioni. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2022
pagine: 540
Il bisogno di rivedere il funzionamento degli ospedali alla luce della evoluzione della società e dei bisogni del malato sta all'origine di quest'opera che, dall'analisi dei numerosi problemi attualmente presenti e messi ancor più in evidenza dalla pandemia, tende a proporre soluzioni organizzative e gestionali per migliorare l'offerta di cura. Nella prima parte sono prese in considerazione modificazioni della governance istituzionale delle Aziende e degli ospedali e delle relazioni tra Servizi Sanitari Regionali e Aziende periferiche. Nella stessa prospettiva sono analizzati i modelli ge-stionali della tecnostruttura e del sistema delle tecnologie sanitarie con riferimenti ad esperienze internazionali. È in particolare sottolineata l'esigenza del miglioramento della qualità della produzione e della produttività finora considerata "politicamente non corretta" negli ospedali. Un gruppo più ampio di contributi riguarda la gestione finanziaria e mette in luce sia sprechi gestionali sia proposte di riduzione dei costi. Le ultime parti del volume analizzano i bisogni di salute semplici e complessi dei cittadini per come si manifestano nel corso dei ricoveri e delineano l'andamento della nuova epidemiologia che influenza in modo significativo la domanda di cura. La pandemia da COVI D-19 con i suoi originali problemi organizzativi, gestionali e clinici è stata utilizzata anche per rendere evidente le capacità e le difficoltà di offerta dell'ospedale nel corso di uno stato di eccezione. Presentazione di Silvio Brusaferro.
Gli ospedali italiani nell'età delle transizioni. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2022
pagine: 571
Il volume è dedicato alla produzione di cura negli ospedali caratterizzata da problemi relativi alla mancanza di risorse, burocratizzazione del lavoro, difficile gestione della cronicità complessa e dei percorsi, sia nell'urgenza che tra ospedale e territorio, e da una insufficiente attenzione alla crescita delle iperspecializzazioni. Le nuove attese dei cittadini nei confronti dell'offerta sanitaria evidenziano gravi carenze e discontinuità del sistema. I cambiamenti sociali hanno indotto modificazioni significative del lavoro clinico come risulta dalle riflessioni sulla comunicazione e sulla umanizzazione nella relazione di cura. Nuovi modelli di partecipazione sono ipotizzati per quanto attiene al lavoro medico ed infermieristico e per l'empowerment dei cittadini che è stato avviato in molti paesi occidentali. Viene sottolineato il ruolo dello spreco burocratico, dei ricoveri e delle cure, con particolare riferimento al problema non risolto del sistema delle appro-priatezze e lo spreco finanziario. Questi fenomeni sono stati posti in relazione alla mobilità sanitaria e alle attese che generano ulteriori costi per il cittadino (out of pocket). La produzione clinica viene analizzata per quanto attiene ai modelli territoriali e delle malattie complesse. In tale prospettiva vengono presentati modelli organizzativi come l'ospedale territoriale virtuale, la concreta applicazione dell'hospital-sparing e infine strutture per la cura della complessità che prevedano presenze multispe-cialistiche e multiprofessionali. Presentazione di Silvio Brusaferro. Postfazione di Dario Antiseri.
Moda e cinema in Italia. Dal muto ai giorni nostri
Eugenia Paulicelli
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2020
pagine: VIII-200
Il cinema ha lanciato la moda e lo stile italiano nel mondo. Sebbene la moda italiana abbia una lunga storia che risale alle botteghe medievali, bisognerà aspettare la fine della seconda Guerra mondiale per quello che diventò una delle rivelazioni della moderna couture. Il cinema italiano ha fatto conoscere al mondo il Made in Italy. Il costume nel cinema ha ispirato e continua ad ispirare la produzione di collezioni. Il “fashion film” è diventato un genere diffuso di storytelling per le marche del lusso come Ferragamo, Fendi, Gucci, Prada tra le altre. Il libro si conclude con una riflessione su questo genere e dei suoi rapporti sia con la contemporaneità, che con la storia del cinema degli esordi. Con un’analisi dettagliata del cinema d’autore attraverso la lente della moda e del costume, il volume propone una storia culturale di questa interazione e si avvicina al cinema per rivelare il processo di fare cinema. Questo rapporto sinergetico tra cinema, moda, e costume, ha contribuito e ancora contribuisce a creare un’immagine attraente e sperimentale dello stile italiano e a dare un valore aggiunto alla moda come bene culturale e farne parte integrante della formazione del tessuto identitario della nazione, proprio come il cinema. Da qui è possibile valutare come queste interconnessioni contribuiscono a riflettere sulle questioni storiografiche, proponendo nuovi percorsi di scrittura della storia attraverso il rapporto tra moda e cinema. Questo libro intende contribuire all’evolversi e allo sviluppo di questo campo di indagine e di studio, fornendo uno strumento per continuare la ricerca.
Alberi straordinari d'Italia
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2018
pagine: 224
Questo libro propone un viaggio attraverso il territorio italiano con un percorso che si sviluppa dal Nord Italia al Sud e alle isole e invita il lettore a conoscere e apprezzare la ricchezza della biodiversità, del paesaggio, del clima, della storia, della cultura e della tradizione delle popolazioni che da millenni abitano il nostro Paese. Guide, interpreti e testimoni di questi valori sono i grandi e vecchi alberi, spesso veri e propri monumenti naturali, definiti "Patriarchi vegetali" che hanno accompagnato l'evoluzione dell'ambiente nei secoli e talvolta millenni della loro vita, sovente in stretta relazione con quella dell'uomo ed al quale hanno fornito anche fondamentali risorse primarie, da quelle energetiche a quelle alimentari, come nel caso degli alberi da frutto, quali ad esempio il castagno, l'ulivo, la vite. Vengono pertanto illustrati e "raccontati" un centinaio di esemplari arborei, scelti fra quelli più rappresentativi di ciascuna delle venti regioni italiane, non necessariamente i più grandi e vecchi esistenti, ma ritenuti "straordinari" proprio in virtù della loro unicità, rarità e singolarità. Di ciascuno è indicata con precisione la collocazione, proponendo quindi una sorta di guida turistica arborea dei "monumenti della natura". Alberi che spesso sono memoria vivente delle comunità rurali o testimonianza di eventi passati e talvolta di personaggi famosi, e che meritano di essere tutelati e protetti. Introduzione di Diana Bracco e presentazione di Andrea Gulminelli e Gabriele Piazzoli.
Sallustio e la «rivoluzione» romana
Antonio La Penna
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2018
pagine: 522
Questa monografia rappresenta la risposta all'interpretazione estetica e filosofeggiante prevalente negli studi sallustiani in Germania e in Italia del '900. Antonio La Penna, filologo classico dotato di una peculiare sensibilità storica informata a un marxismo critico, dimostra inoltre infondata la tesi di un Sallustio polemista politico di parte. Nel libro sono affrontate in modo approfondito e chiarite tutte le questioni fondamentali, a cominciare dall'atteggiamento di Sallustio rispetto ai protagonisti della vita politica della fase conclusiva della Repubblica romana (Cicerone, Cesare, Catone, cosi come Catilina). Il contributo fondamentale di questo studio risiede nella presentazione di Sallustio come il rappresentante delle classi proprietarie italiche, impegnato nella lotta, al fianco di Cesare, contro la vecchia aristocrazia così come contro il proletariato. Nel desiderio delle classi agiate di una stabilità politica che garantisca la loro posizione di privilegio si può già intravedere la soluzione augustea. Questa circostanza spiega la scelta delle virgolette che accompagnano il termine "rivoluzione" nel titolo del libro. Sallustio e la "rivoluzione" romana può a ben diritto essere considerato un classico della storiografia sul mondo antico ed è tempo che possa tornare a essere accessibile agli studenti e a tutti gli interessati.