Libri di Michèle Gennart
Orizzonti etici in psicoterapia
Marco Vannotti, Michèle Gennart
Libro
editore: Giovanni Fioriti Editore
anno edizione: 2022
pagine: 188
Questo è un libro sull'etica nella terapia, fondato su una collaborazione di lunga data tra gli autori. Una, filosofa e psicoterapeuta, è interessata al ruolo fondamentale del corpo nella condizione umana, e quindi al necessario dialogo tra il mondo della cura e l'interrogazione più filosofica sul senso della vita umana, sulle sue sfide, sulle sue possibili prove e fratture, sui suoi doni e sulle sue grazie, in cui tanti pazienti, di fatto, sono impegnati con parole proprie. L'altro, prima internista e poi psichiatra, si è interessato alla professione medica ed è stato ampiamente coinvolto nella formazione dei terapeuti. Perché l'etica? Questa scelta è motivata dal desiderio di mettere in prospettiva il desiderio di fare del bene - che fa parte delle pulsioni riparatrici di tutti gli psicoterapeuti - sullo sfondo delle molteplici sfide e dei vincoli che caratterizzano il loro lavoro quotidiano. Questo lavoro, però, non porta direttamente a un codice etico di condotta in psicoterapia. C'è piuttosto l'intenzione di risvegliare la riflessione etica in quanto tale, di incoraggiare a mantenerla viva e in dialogo.
Corpi e storia di vita. La sfida della malattia cronica
Marco Vannotti, Michèle Gennart
Libro: Libro in brossura
editore: Alpes Italia
anno edizione: 2018
pagine: 152
Se gli eventi che scandiscono la storia della vita possono ferire o rendere il corpo cronicamente malato, che cosa deve avvenire perché un paziente e la sua famiglia traversino la malattia trovando la forza di continuare la loro vita, anche a dispetto dello spettro della morte che aleggia, insidioso e nascosto, nel vissuto di tutti? I malati non richiedono solo cure, ma cercano anche di attribuire un significato alla malattia, si aspettano comprensione e conforto oltre alle cure mediche. I curanti e le famiglie s'impegnano spesso con umanità e abnegazione nei loro confronti, anche se fanno a volte fatica a intendersi tra loro. Gli autori propongono qui dei percorsi terapeutici, dando voce alle attese dei pazienti stessi. L'opera è quindi destinata agli psicoterapeuti che si confrontano con la malattia somatica; ai medici alle prese con la sofferenza persistente dei loro pazienti; a tutte le persone che s'interessano alla questione al tempo stesso semplice e profonda della vita umana nella sua unità misteriosa, nel suo dipanarsi tra aspetti biologici e psicologici, individuali, familiari e relazionali.
Corporeità e presenza. Linee guida per un approccio al corpo nella psicosi
Michèle Gennart
Libro
editore: Giovanni Fioriti Editore
anno edizione: 2017
pagine: 408
Questo libro mira a mettere in luce gli a priori teorici necessari alla pratica di una fenomenologia del vissuto corporeo nella psicosi. Quindi, il senso che può esserci, in filosofia, a porsi delle domande sulla malattia mentale. La verifica della pertinenza riguardo a un oggetto (la psicosi) che non appartiene al suo campo tradizionale di studio. E, infine, la concettualizzazione della psicosi e del suo trattamento specifico da un altro punto di vista rispetto a quello tradizionale psichiatrico. La filosofia può contribuire alla spiegazione di un problema psichiatrico anche senza che il suo ruolo si ponga come esigenza "umanista" dotata di un potere di valutazione e di approvazione. La medicina, e in particolare la psichiatria, non ha alcun bisogno di un tale intervento per la semplice e buona ragione che essa stessa comporta intrinsecamente una presa di posizione etica. La scelta etica si situa anche in modo essenziale nelle premesse di ogni percorso scientifico, cioè nel momento fondamentale in cui viene individuato quale sarà esattamente il suo oggetto e quale metodo sarà adottato per conoscerlo. Così, la medicina contemporanea, qualunque sia la sua specialità, è segnata da una scelta che concerne la questione di sapere se essa andrà a promuovere o, al contrario, a ignorare il modello "zoologico", cioè se essa si limiterà a trattare la materia vivente nella sua indifferenziazione oppure se si assegnerà come compito direttivo quello di investigare la vita e le malattie da cui potrebbe essere affetta, nel loro compimento specificamente umano sia individuale che inserito nella trama di una temporalità storica. I tre punti focali della ricerca illustrata in questo volume (esperienza del corpo proprio, percezione delirante e allucinazione) convergono sul fatto che essi derivano da una sola e stessa problematica "spazio-corporea"; sono temi scelti in modo contingente nell'insieme della sindrome schizofrenica con l'intento di arrivare attraverso di essi a una visione, sia pure come orizzonte, del carattere globale e unitario della psicosi.