Libri di Milos Forman
Professione regista
Milos Forman
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2025
pagine: 96
Con questa intervista, pubblicata in Repubblica Ceca nel 2014, il cineasta ceco Bohdan Sláma ripercorre i tratti salienti del percorso creativo di Miloš Forman. Il dialogo tra i due cineasti è una conversazione spigliata, informale, ricca di aneddoti e ricordi che ci porta avanti e indietro lungo le tappe della carriera dello sceneggiatore e regista cinematografico ceco. Dai primi capolavori degli anni Sessanta, che segnarono il "nuovo corso" del cinema cecoslovacco, passando per la formazione praghese, arrivando infine agli aspetti cruciali della produzione statunitense di Forman, il dialogo ci permette di entrare nel vivo dell’arte, del mestiere e della personalità del regista di Qualcuno volò sul nido del cuculo.
La passione di Goya
Jean-Claude Carrière, Milos Forman
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2007
pagine: 300
Mentre il XVIII secolo si avvia al tramonto tra i fuochi e i lumi della Rivoluzione francese, in Spagna l'Inquisizione torna a rialzare la testa. I tribunali ecclesiastici e i boia sono messi in allarme, padre Lorenzo Casamares è stato chiaro: ogni sospetto equivarrà a una condanna e tanto denso salirà in cielo il fumo dei roghi, da soffocare il vento di libertà che soffia dalle vicine terre di Francia. In questo clima di terrore e di aspettativa, anche Francisco Goya, pittore di corte di re Carlo, presta alla Santa Chiesa il suo talento e tratteggia sulla tela gli occhi severi e pensosi di Lorenzo. La bottega è scura ma, appeso a una parete, riluce il ritratto di una giovane donna, musa ispiratrice del maestro: è Inés, la bella figlia del più ricco mercante di Madrid, che ora giace in carcere, con l'assurda e infondata accusa di praticare in segreto riti ebraici. Lorenzo le fa visita ogni notte e con lei prega ma, più forte della fede, l'amore carnale lo travolge, trascinando in terra il paradiso. Braccato dalle voci di uno scandalo, il giovane frate fugge oltre i Pirenei, mentre Inés, stringendo al petto un fagotto di stracci, ne aspetta ostinata il ritorno. Ma, come lei, la Storia è paziente e, mentre nuovi condottieri allungano la loro ombra sulla vecchia Europa, non sembra avere fretta: quante tele dovranno essere dipinte, quante passioni consumate, prima che la vendetta, crudele, si compia?