Libri di N. A. La Biunda
Interviste sull'arte
Robert Storr
Libro: Copertina rigida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2019
pagine: 487
L'arte di un grande intervistatore è fatta di ricerca, ascolto e sintonia; ha in comune con la pittura l'importanza dello studio preparatorio e la necessità di cogliere dal vivo una repentina sfumatura. Richiede la capacità di instaurare un rapporto con il proprio interlocutore e l'intimità che può accendersi solo grazie alla condivisione di esperienze essenziali. Se gli artisti che prestano la loro voce a "Interviste sull'arte" finiscono per aprire le porte dei loro atelier a Robert Storr, confidandogli visioni e ricordi, è perché il loro ospite non è solo uno dei critici e curatori contemporanei più noti e influenti, ma è a sua volta un artista: conosce la sensazione della pittura sulle mani, l'intrecciarsi dell'arte con il tempo e le sollecitazioni più sottili del colore, dello spazio e della luce. Ecco allora che dalle sue domande nascono indimenticabili risposte e fulminanti memorie. Dallo sguardo d'infinita tristezza di Ezra Pound che cade in fondo al cuore di Letizia Battaglia alla lotta e successiva riconciliazione di Louise Bourgeois con i materiali della scultura; da Félix González-Torres che mette in opera la scomparsa del proprio compagno a Richard Serra che cattura nelle sue installazioni la metamorfosi delle forme. Questo volume di interviste, completate da un ricco inserto di immagini, è una mappa dell'arte contemporanea disegnata da un cartografo d'eccezione. I nomi che vi compaiono sono quelli di alcuni fra i maggiori artisti della nostra epoca, che raccontandosi a Robert Storr finiscono per regalarci ventisei autoritratti magistrali in forma di dialogo.
Elogio del silenzio. Come sfuggire al rumore del mondo
John Biguenet
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2017
pagine: 176
Che cos'è il silenzio? È l'assenza di qualunque suono? È una mera astrazione del pensiero, o forse - come scrisse José Saramago - solo il silenzio esiste davvero? Nel silenzio possiamo riordinare i pensieri scossi dalla frenesia della quotidianità, trovare pace dopo aver subito delusioni o prevaricazioni; ma possiamo anche vivere l'angoscia dell'attesa, l'inquietudine dell'ignoto, lo spettro della solitudine. Il silenzio dei vili può coprire nefandezze e sopraffazioni, ma il silenzio dei forti può essere un gesto di estremo coraggio, di fiera opposizione alle lusinghe e alle minacce del potere. Mentre oggi la scienza pone in dubbio la sua reale esistenza, autori come Shakespeare, Sterne, Twain, Poe e Rilke, artisti come Rothko e Duchamp, e musicisti come Cage si sono interrogati sul significato del silenzio e sulla sua rappresentazione nella letteratura e nell'arte. E proprio nella varietà e contraddittorietà delle risposte risiede il grande fascino del silenzio, che John Biguenet restituisce in questo libro indagandone le mutevoli e variegate sembianze: premio o punizione, arma letale o strumento di resistenza, vuoto da riempire o sensazione di pura pienezza, bene di lusso o disturbo da evitare. In un mondo che procede febbrile, snervante e caotico, sempre più spesso il silenzio sa esprimere meglio delle parole le passioni umane, dalle più esaltanti e virtuose alle più tristi: con prosa lieve e cultura sconfinata, Biguenet ci ricorda che inseguirne il fragile, utopico incantesimo è oggi il modo migliore per prenderci cura di noi stessi.
Fino a che saremo Itaca
Raquel Lanseros
Libro: Copertina morbida
editore: CartaCanta
anno edizione: 2016
pagine: 135
"Rimani vivo Ulisse" chiede la poetessa spagnola, visionaria e sorprendente. La vita di Raquel Lanseros è un grande viaggio. Protagonista in tanti festival in giro per il mondo, la riconobbi, mi pare in Nicaragua (o era Messico... ) come una voce viva. Ci ritrovammo in India, poi in Svizzera. È una compagna luminosa. La sua poesia è una sorpresa continua di percezioni e di fenditure del pensiero e della sensibilità. In questo viaggio si incrociano le storie personali, i tanti colori del mondo (quanti colori!) le presenze di maestri di ogni tempo, gli incontri e le memorie. Il tutto visto con una moderna e antica sapienza femminile, dolente e meravigliosa, ereditata e trasmessa. Così la poesia è davvero un vento, che ci deposita doni preziosi sulle mani aperte e nello sguardo. (Davide Rondoni).