Libri di Norberto Fuentes
I condannati dell'Escambray
Norberto Fuentes
Libro: Libro rilegato
editore: Ago Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 150
Italo Calvino scrisse: «La riuscita di Norberto Fuentes (paragonabile a quella di un Beppe Fenoglio tra noi) è dovuta, oltre al suo ricco umore, all’aver saputo trovare il modello giusto del genere: L’armata a cavallo di Isaac Babel’, lo scrittore russo della guerra civile. Non a caso, uno svelto “omaggio a Babel’” è contenuto in uno dei racconti dello scrittore cubano, che già sa che il suo modo di raccontare – come quello del suo maestro – non andrà a genio ai gelosi custodi dell’oleografia ufficiale (e così difatti avvenne)». Era il 1970, Norberto Fuentes aveva da poco concluso la sua prima raccolta di racconti che veniva pubblicata in Italia per Einaudi. Il mondo è cambiato, è passato mezzo secolo, il regime cubano si è aperto e le categorie del Novecento si sgretolano ogni giorno di più fino a perdere le loro forme originarie. Eppure, leggendo i racconti di Fuentes, tra i Capitano Descalzo e i Bunder Pacheco, tra i banditi e i soldati, i contadini e gli allevatori, tutto sembra rimasto immobile, uguale a sé stesso. C’è nella guerra una miseria umana che mai cambia, qualcosa che intaglia le anime degli uomini tutte allo stesso modo quando questi imbracciano un fucile. Ai sentimenti ottusi di conquista che annebbiano i pensieri una volta rivoluzionari dei conquistatori, si mescolano i piccoli desideri di chi la guerra la subisce, dei soldati che si preoccupano di andare a morire senza la colazione, incapaci di verbalizzare un disagio che è stato procurato loro senza che fossero preparati ad affrontarlo. La scrittura di Fuentes è rapida, istintiva, agita e non pensata, una lingua che ritma le scariche degli Ak-47 nella boscaglia cubana, immagini che si susseguono, frammenti divisi dai confini dei racconti ma che creano un affresco di insieme che restituisce al lettore uno spettro visivo, come dice lo stesso Fuentes nell’introduzione inedita pubblicata in questa edizione: «Avevo la capacità degli dèi ma in senso contrario. Nominavo le cose per l’ultima volta non per crearle, ma per testimoniarne l’estinzione. In qualche modo è stato proprio questo il destino del mio libro: essere un lampo, uno scoppio di luce e rumore che subito si estingue».
Yo soy Fidel
Norberto Fuentes, Saverio Tutino, Barbara Tutino, Francesco Comello
Libro: Copertina rigida
editore: Cantagalli
anno edizione: 2018
pagine: 144
Dal 28 novembre al 4 dicembre 2016 si svolgono a Cuba i funerali di Stato di Fidel Castro, il lider maximo. Francesco Comello, fotografo freelance friulano è presente. Conquistato dallo spirito del popolo cubano ci torna due mesi più tardi. Questa volta sulle tracce lasciate da un famoso giornalista italiano, che a Cuba visse gli anni della rivoluzione, dalla crisi dei missili agli anni delle rivolte studentesche e operaie europee. Saverio Tutino invia articoli e reportages e scrive libri da Cuba, ma a Comello interessano le tracce che Saverio Tutino lascia nelle lettere a sua figlia Barbara, che a dieci anni considera Cuba una seconda patria, perché ci abita il suo papà. Per i suoi diciotto anni, finalmente Saverio accompagnerà Barbara a Cuba, dove una realtà meno idilliaca del suo immaginario, non basterà a scalfirne il mito. In questo viaggio Saverio Tutino presenta Barbara ai suoi amici cubani, in particolare a Norberto Fuentes, tra i più importanti scrittori cubani ancora viventi. Dall'incontro tra queste persone sulla scia della memoria, scaturisce il presente volume, fatto di sguardi diversi che bucano il tempo fondendosi nei magistrali scatti di un grande fotografo.