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Libri di Nunzio La Monaca

Aldo Moro doveva morire. Ucciso due volte

Aldo Moro doveva morire. Ucciso due volte

Nunzio La Monaca

Libro: Libro in brossura

editore: Gruppo Albatros Il Filo

anno edizione: 2019

pagine: 592

Partendo da un'informazione confidenziale sulla malattia terminale di Moro, fattagli da Sergio Faccioli, tecnico radiologo presso il Ministero della Giustizia, l'autore ricostruisce attraverso un'analisi rigorosa il clima socio-politico della fine degli anni Settanta e indaga sul sequestro e sulla morte di Aldo Moro attraversando "un mare di nebbia creato appositamente, per nascondere la verità". Una delle pagine più amare della storia italiana e non solo. "Il caso è tuttora attuale, nonostante siano passati 40 anni dal suo tragico epilogo. Il 30 maggio 2014 è stata istituita la seconda commissione parlamentare di inchiesta. Troppe ombre, troppi misteri, troppe dichiarazioni e informazioni fuorvianti. Troppe omissioni, tuttora esistenti, rendono incoerente, e contraddittoria, la ricostruzione del vero fatto storico".
20,50

Moro doveva morire. La verità choc mai emersa sul caso Moro

Moro doveva morire. La verità choc mai emersa sul caso Moro

Nunzio La Monaca

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Anordest

anno edizione: 2016

pagine: 365

Questo libro trae la sua origine dal racconto di un testimone di eccezione. Il racconto è a tutti gli effetti una "confessione" e un atto liberatorio per chi (il testimone) ha vissuto in prima persona, un'esperienza altamente significativa conservata come un segreto, pesante e doloroso, per ben 22 anni. Riguarda un avvenimento drammatico della storia italiana che, all'epoca in cui avvenne, sconvolse la vita politica e sociale di tutta la popolazione e attrasse l'attenzione, e non solo, del mondo intero. Il caso Moro e i 55 giorni della sua odissea. Tant'è che ancora oggi, a distanza di 38 anni dal fatto, l'insieme degli studiosi si divide nelle due anime: i "dietrologi", come vengono chiamati coloro che tentano disperatamente di costruire un quadro consistente e logico, partendo da una realtà storica frammentata in elementi disarticolati e paradossali; e i "liquidazionisti", coloro che sostengono non ci sia null'altro da sapere perché tutto è stato chiarito fin nei minimi dettagli. I primi rischiano di vagare all'infinito nei labirinti della storia, i secondi hanno fretta di occultare la verità storica: perché? L'autore, appartenente da sempre all'area del dubbio, a seguito della confessione raccolta e partendo da quel nucleo reale, e dunque storico, ha potuto compiere una analisi generale. Applicando un procedimento logico, è arrivato alla necessaria esclusione di alcuni elementi che erano, e sono, ritenuti certi, e all'inclusione di altri elementi mai finora considerati. Alla fine ciò che emerge è un quadro nuovo e coerente, all'interno del quale non trovano spazio le contraddizioni. Un quadro all'interno del quale i brigatisti, ritenuti i protagonisti assoluti, e unici, del drammatico evento, perdono le luci della ribalta, per entrare in una coreografia laddove i passi della danza erano prestabiliti da una regia esterna alla loro organizzazione. Inoltre e per loro stessa corale ammissione in processi, interviste, libri, commissioni di inchiesta, mancavano dei presupposti minimi per poter gestire, fin dall'inizio dell'operazione di via Mario Fani, il prigioniero politico Aldo Moro. La storia della loro vita, quella da loro raccontata e quella rilevabile dalle scarne biografie, pone in evidenza una assoluta impreparazione sul piano politico e una totale assenza di esercizio all'uso delle armi e, dunque, sul piano militare. Il quadro, quindi, composto negli anni, ed accettato come fedele ricostruzione dei fatti, è, con ottime probabilità, una storiografia di comodo. Un artefatto che chiude il periodo temporale dei 55 giorni, tentando di seppellire, all'interno della rappresentazione, una realtà indicibile.
15,00

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