Libri di Olivier Mériel
Mont-Saint-Michel. Dell'ombra e della luce
Nicolas Simonnet, Olivier Mériel
Libro: Libro rilegato
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2006
pagine: 104
Questo volume presenta una selezione di fotografie di Olivier Mériel dedicate a Mont-Saint-Michel. Lo sguardo del fotografo propone una sua particolare visione del grande complesso monumentale, dichiarato patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, che sorge su un isolotto roccioso nell'omonima baia alla foce del fiume Couesnon in Normandia. Chiamato un tempo Mont Tombe, fu consacrato alla devozione dell'arcangelo Michele nel 708 con l'edificazione di un piccolo oratorio. Nel 966 Riccardo I duca di Normandia fondò il monastero benedettino. Alcuni anni più tardi, nel 1017, l'abate Ildeberto II diede inizio alla grande progetto di edificazione che, per le difficoltà economiche incontrate, proseguì per cinque secoli fino al 1502. Una cerchia di mura cinge il borgo attraversato da un'unica strada, lungo la quale si affacciano le abitazioni, risalenti per lo più ai secoli XV e XVI. Il complesso monastico si eleva sulla cima della rupe con al centro la chiesa abbaziale. Le immagini sono accompagnate dal testo di Sylvie Germain, filosofa e autrice di numerosi romanzi.
Mont-Saint-Michel. Ediz. francese
Olivier Mériel
Libro
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2006
pagine: 104
Mont-Saint-Michel. Ediz. inglese
Olivier Mériel
Libro
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2006
pagine: 104
Silent worlds
Olivier Mériel, Charles Juliet
Libro
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2006
pagine: 128
Natures silencieuses
Olivier Mériel, Charles Juliet
Libro
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2006
pagine: 128
Luoghi silenziosi
Olivier Mériel, Charles Juliet
Libro: Libro rilegato
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2006
pagine: 128
Olivier Mériel non appartiene a quella schiera di fotografi che percorrono il mondo in lungo e in largo cercando soggetti spettacolari. I suoi sono molto semplici: interni di case abbandonate, di monasteri disabitati, di opifici dove i macchinari tacciono da tempo. Nessuno viene più o turbare il greve silenzio che li ha invasi. Chi erano gli uomini e le donne che hanno lavorato qui? Che cosa si sono lasciati alle spalle? Quali tracce nella memoria altrui? Olivier Mériel potrebbe far sue le parole di Goethe: "Vedo con occhi che sentono. Sento con mani che vedono".