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Libri di Ombretta Pettigiani

I volti di Dio

Jean-Louis Ska, Ombretta Pettigiani, Davide Arcangeli

Libro: Libro in brossura

editore: San Lorenzo

anno edizione: 2024

pagine: 200

Il volume "I volti di Dio" tratta questo tema nell’Antico e nel Nuovo Testamento, articolandosi in quattro momenti: 1. Mostrati, Dio! – «Mosè, tu non potrai vedere il mio volto» (Es 33,20) del prof. Jean-Louis Ska, professore emerito di Antico Testamento presso il “Pontificio Istituto Biblico” – Roma; 2. Giona, il profeta adirato con Dio – «Perché non dovrei avere pietà dei malvagi convertiti?» (Gn 4,11) della prof.ssa Ombretta Pettigiani, professoressa di Antico Testamento presso l’“Istituto Teologico” – Assisi; 3. Gesù specchio di Dio – «Chi vede me vede il Padre» (Gv 14,9) del prof. Davide Arcangeli, professore di Nuovo Testamento presso l’ISSR “Alberto Marvelli”– Rimini; 4. Il Dio dei giovani – Contro? Semplicemente indifferenti? del prof. Ivo Seghedoni, professore di Teologia Pastorale Fondamentale e Catechetica Fondamentale presso l’ISSR “B. Contardo Ferrini” – Modena. Questo percorso riesce a fornire – attraverso un lavoro di esegesi scientifico, approfondito, e tuttavia ben comprensibile per ogni tipo di lettore – un quadro di come sia affrontato nella Bibbia il tema de "I volti di Dio". Per l’Antico Testamento l’analisi affronta innanzi tutto l’incontro che Mosè ha col volto di Dio nel libro dell’Esodo (volto che Mosè non può vedere!). Poi ci mostra con quale volti di Dio il profeta Giona si deve rapportare. Per il Nuovo Testamento è presa in esame quale immagine di Dio si riflette in Gesù, in particolare nella cristologia giovannea, col suo aspetto affascinante e fortemente teocentrico. Infine, si analizza quale immagine di Dio hanno i giovani di oggi: essi sono contro Dio? Oppure sono soltanto disinteressati? Quale pastorale attuare per presentare un volto di Dio che li interessi e li convinca?
16,00 15,20

Ezechiele. Introduzione, traduzione e commento

Libro: Libro in brossura

editore: San Paolo Edizioni

anno edizione: 2024

pagine: 448

Curata da noti biblisti italiani, la collana riprende ex-novo e amplia il coraggioso progetto della Nuovissima versione della Bibbia dai testi originali. I singoli libri biblici vengono riproposti in una nuova versione che, oltre ad avere i testi antichi a fronte, è accompagnata da un accurato apparato testuale-filologico e da un ampio commento esegetico-teologico. La serie è diretta da Massimo Grilli, Giacomo Perego e Filippo Serafini.
35,00 33,25

Dio verrà certamente. La preghiera perversa alla luce di Os 6,3

Ombretta Pettigiani

Libro

editore: Cittadella

anno edizione: 2017

pagine: 176

Capita, leggendo l’AT, di trovarsi di fronte ad affermazioni che fatichiamo a comprendere. Alcune di esse riguardano anche la preghiera. Perché parole buone non ottengono i risultati sperati? La nostra indagine studia brevemente la preghiera nell’AT in genere, per poi presentare alcuni casi in cui, sotto la superficie delle espressioni, è possibile cogliere aspetti problematici, false sicurezze che rendono inautentica la relazione con Dio. Allora scopriremo che Yhwh non è come l’aurora (Os 6,3): viene sì, ma non automaticamente, non al di fuori di un processo di conversione di quanti lo invocano.
14,50 13,78

«Ma io ricorderò la mia alleanza con te»: la procedura del rib come chiave interpretativa di EZ 16

«Ma io ricorderò la mia alleanza con te»: la procedura del rib come chiave interpretativa di EZ 16

Ombretta Pettigiani

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2015

pagine: 464

La presente monografia esegetica è totalmente dedicata a Ez 16, testo profetico di grande potenza espressiva e di alto valore teologico. Il punto di vista adottato è lo studio del genere letterario. Si è potuto verificare che le numerose proposte fatte in merito risultano insufficienti a spiegare il testo in tutte le sue componenti, mentre la lettura del capitolo come controversia bilaterale (rîb) consente di coglierne l'unità e di dare ragione del tipo di linguaggio utilizzato. Si è mostrato come Ez 16 si snodi ponendo in sequenza ricordo dei benefici (rîb di difesa), accuse e annuncio della punizione, promessa di cambiamento (in positivo), secondo la logica tipica della lite bilaterale. Inoltre, numerosi elementi sono stati meglio compresi adottando tale prospettiva: il ricorso ad un notevole rivestimento metaforico (Gerusalemme figlia e sposa di Yhwh) utilizzato per convincere; l'impiego di un linguaggio forte che vuole suscitare una reazione dell'accusata e a consentirne il pentimento; la descrizione di una punizione che, seppur estrema, viene ampiamente contestualizzata perché possa essere riconosciuta giusta e, per questo, accettata, ecc. In particolare, la seconda parte del testo (vv.44-63), con il suo ribadire le accuse e l'apertura al perdono, assume pienamente il suo senso solo nella prospettiva del rîb, là dove chi accusa non punta alla distruzione dell'avversario ma a far sì che la relazione possa ristabilirsi in un contesto di verità...
34,00

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