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Libri di Oplepo

I quaderni dell'Oplepo. Volume Vol. 2

Oplepo

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2025

L'Oplepo è l'Opificio di Letteratura Potenziale, omologo italiano dell'Oulipo (Ouvroir de Littérature Potentielle), il laboratorio letterario fondato nel 1960 da Raymond Queneau  e François Le Lionnais, e del quale fecero parte Italo Calvino e Georges Perec. Dalla sua fondazione (1990) l'Oplepo edita fascicoli contenenti testi à contrainte a firma di oplepiani. Il volume La Biblioteca Oplepiana (Zanichelli, 2005), con una introduzione e alcuni testi sulle tematiche del potenziale e della scrittura vincolata, riunì i primi 24 “esercizi” originali dell'Oplepo. Un secondo e un terzo volume (ed. in riga, 2022) hanno compreso i successivi 21 fascicoli pubblicati fino al 2020 ai quali, per quanto riguarda i collettanei, parteciparono anche membri dell'Oulipo e dell'Oupeinpo, nonché patafisici e altri autori cultori del potenziale. Oltre ai fascicoli della Biblioteca Oplepiana, dal 2013 vengono pubblicati I Quaderni dell'Oplepo, una collana eterogenea nella quale convergono testi di varia natura, comunque vicini all'area della letteratura potenziale. Un I volume (in riga, 2025) riunisce i primi sette Quaderni (dal n° 1 al n° 7). Questo II volume (in riga, 2025) raccoglie gli ulteriori sette Quaderni (dal n° 8 al n°14), editi dal 2018 fino al 2023. Testi e illustrazioni di: Elena Addòmine, Paolo Albani, Raffaele Aragona, Alessandra Berardi, Giulio Bizzarri, Camille Bloomfield, Laura Brignoli, Anna Busetto Vicàri, Ermanno Cavazzoni, Luca Chiti, Brunella Eruli, Daniela Fabrizi, Marco Maiocchi, Paolo Pergola, Astrid  Poier-Bernhard, Maria Sebregondi, Aldo Spinelli, Stefano Tonietto, Giuseppe Varaldo, Eliana Vicàri, Gianni Zauli.
30,00 28,50

Je me souviens. Per Brunella Eruli

Je me souviens. Per Brunella Eruli

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 36

“La scuola del potenziale è la scuola di una lunga pazienza: essa si propone non tanto a proclamare messaggi, quanto a esercitarsi a balbettare (per riprendere un testo di Perec); non mira a fornire ricette mirabolanti, ma addestra a non temere di tornarsene a casa con le pive nel sacco, senza prede sublimi da esibire in salotto, ma con la tranquilla certezza di aver occupato il proprio tempo in un’attività utile per sé stessi e dunque – forse – anche per gli altri. Perec suggerisce che anche quando crediamo di non avere nulla da scrivere, o nulla da dire, bisogna stare in agguato, mantenere desta l’attenzione per cogliere la carica potenziale di eventi minimi”. (Brunella Eruli)
10,50

Passar la lunga sera sulla terra. Omaggio a Umberto Eco

Passar la lunga sera sulla terra. Omaggio a Umberto Eco

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2017

pagine: 92

È parso significativo intitolare questo librino con il primo dei tre versi con i quali Umberto Eco trasformò lipogrammaticamente (in ‘o’) quelli di Salvatore Quasimodo, con una trascrizione che "pure capovolge la lettera della poesia" ‒ egli scrive ‒ "e non ne tradisce, spero, la nota del dolore metafisico. Semplicemente un solare poeta siculo diventa un opalescente iperboreo, e l’amarezza per la morte che incombe si trasforma nell’orrore per la vita che continua".
19,90

Giallo d'Anghiari. Misteri obbligati

Giallo d'Anghiari. Misteri obbligati

Oplepo

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 112

“Dopo una breve pausa di riflessione, ricca di suspense, durante la quale si consuma all’interno del gruppo un misterioso assassinio (o suicidio?) al vertice, il progetto viene ripreso e definitivamente realizzato. Senza ulteriori indugi l’OpLePo sceglie di cimentarsi con il genere poliziesco, impaziente di produrre enigmi criminosi”.
10,50

Il doppio. Due per uno

Il doppio. Due per uno

Oplepo

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 42

“Doppiogiochisti per vocazione (in senso buono, ricreativo), sempre disposti a barcamenarsi sul filo doppio delle ambiguità del linguaggio, ricco di equivoci, slittamenti semantici e doppi sensi, assiduamente desiderosi di scoprire i doppifondi dentro cui si nascondono potenziali Identità e Differenze letterarie, potevano gli Oplepiani, così combinati (e combinatori), esimersi dallo scendere in campo affrontando una costrizione tanto seducente come quella congegnata sul tema del doppio?”.
10,50

A Edoardo Sanguineti

A Edoardo Sanguineti

Oplepo

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 42

“Edoardo Sanguineti ha usato in modo assolutamente originale il segno d’interpunzione dei due punti, che nei suoi testi non prelude necessariamente a esplicazioni o elencazioni. Forse un modo seriamente giocoso di indicare i limiti della comunicazione, che non si definisce e chiude mai veramente; ma anche un invito e un richiamo alla necessità di tenerla aperta. Abbiamo scelto questo tratto inconfondibile della sua scrittura come introduzione al nostro volumetto di omaggi a lui dedicati: per dirgli con affetto che, dopo di lui e nella sua scia, terremo aperto e vivo il discorrere della parola ludica e sperimentale”.
10,50

Le confessioni di italiano. Peccati di lingua

Le confessioni di italiano. Peccati di lingua

Oplepo

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 36

“Chi più, chi meno, ciascuno ha sempre qualcosa da confessare, e anche gli oplepiani non sfuggono a questa regola di vita. Certo nel loro caso si tratterà di peccati mortali, veniali o capitali, al più potranno essere originali: più verosimilmente potranno essere peccati di lingua, peccati linguistici, insomma, in quanto legati all'uso della lingua, parlata o scritta che sia. Gli oplepiani sono ben felici di riconoscere i propri peccatucci linguistici che per tutti loro costituiscono una sorta di dna letterario. O comunque una leggera mania distintiva”.
10,50

A Georges Perec

A Georges Perec

Oplepo

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 104

“Molteplici sono le modalità e le regole con le quali questi ‘affezionati perecchiani’ hanno voluto celebrare i trent’anni trascorsi dal 1982 che segna la disparition di quel singolare artificiere e manipolatore del linguaggio che fu Perec. Pungolati dalla fantasiosa spericolatezza dello scrittore francese, lo hanno fatto da un lato con testi à contrainte che ripetono alcuni dei suoi molteplici generi e dall’altro con testi basati su contraintes originali”.
10,50

Chimere. Esercizi finzionari

Chimere. Esercizi finzionari

Oplepo

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 32

“Il principio della chimera, animale mitologico frutto di un mostruoso assemblaggio al pari dell’ircocervo e di altre creature immaginarie, ‘sembra potersi trasporre, in più modi diversi, nelle strutture letterarie’, sosteneva François Le Lionnais nella sezione de La littérature potentielle (1973) dedicata alle manipolazioni lessicografiche, sintattiche e prosodiche. Sensibili allo spunto dell’ingegnere e scacchista oulipiano, e cioè che la chimera, emblema dell’ibrido e dell’ambiguità disarmonica, bene si presti alla suggestione di esperimenti letterari (specie di letteratura combinatoria), gli Oplepiani hanno raccolto la sfida e messo mano alle loro chimeriche trasposizioni, imboccando sentieri difformi, inseguendo personali variazioni sul tema”.
10,50

I quaderni dell'Oplepo. Volume Vol. 1

Oplepo

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2025

Questo volume raccoglie i sette Quaderni pubblicati dal 2013 al 2017  a firma di oplepiani, oulipiani e altri autori vicini alle tematiche del potenziale. L'Oplepo è l'«Opificio di Letteratura Potenziale», omologo italiano dell'Oulipo (Ouvroir de Littérature Potentielle), il laboratorio letterario fondato nel 1' 1960 da Raymond Queneau e François Le Lionnais, e del quale fecero parte Italo Calvino e Georges Perec. Tra il 1990 e il 2005 l'Oplepo ha pubblicato ventiquattro fascicoli stampati in 100 esemplari numerati, fuori commercio e riservati ad altrettanti nominativi di appassionati di letteratura potenziale. Il volume La Biblioteca Oplepiana (Zanichelli, 2005), con una introduzione e alcuni testi sulla storia e sulle tematiche del potenziale in generale, e della letteratura à contrainte in particolare, riunì i primi ventiquattro “esercizi” originali dell'Oplepo. Un secondo volume (dizioni in riga, 2022) ha compreso 12 successivi fascicoli pubblicati fino al 2014, ai quali, per quanto riguarda i collettanei, hanno partecipato anche membri dell'Oulipo e dell'Oupeinpo, oltre a patafisici e altri cultori del potenziale. Testi e illustrazioni di: Paolo Albani, Raffaele Aragona, Marcel Bénabou, Camille Bloomfield, Laura Brignoli, Francesco Durante, Paolo Fabbri, Piero Falchetta, Paul Fournel, Edoardo Lombardi Vallauri, Valerio Magrelli, Luigi Malerba, Roberto Morraglia, Astrid Poier-Bernhard, Olivier Salon, Maria Sebregondi, Claudio Strinati, Virginie Tahar, Jean Talon Sampieri, Eliana Vicàri.
30,00 28,50

Sirene. Fascinazioni

Sirene. Fascinazioni

Oplepo

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 46

“Le sirene sono per antonomasia l’incarnazione (o meglio, guardando certe raffigurazioni, verrebbe da dire la ‘impescificazione’) del richiamo, del richiamo seduttivo, attraente, che nell’immagine omerica si musicalizza in ‘un suono di miele’. Nel caso della scrittura oplepiana (ma la riflessione si può estendere alla scrittura in generale) il richiamo è dato dalla sirena-pagina bianca, o in una versione più attuale sirena-schermo bianco del PC, che attrae lo scrittore e lo invoglia a scompaginare il candido pallore del foglio di carta o del video in ardimentose combinazioni di parole; una sirena-pagina bianca che esercita su chi scrive un fascino irresistibile perché alla fin fine, come sosteneva Kandinskij, che di colori se ne intendeva, il bianco non è che un ricettacolo di immagini mentali, di un silenzio ricco di possibilità, uno spazio – aggiungiamo noi – sul quale tracciare la rotta di una personalissima navigazione linguistica”.
10,50

Capriccio oplepiano. Pretesti

Capriccio oplepiano. Pretesti

Oplepo

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 24

“Ci si può domandare quale aggettivo derivi dal sostantivo ‘pretesto’: ‘pretestuoso’ o ‘pretestuale’? c’è da supporre che il primo valga, poco onorevolmente, per un discorso di scuse (anche non richieste), di raggiri verbali, domande capziose e altro ancòra; invece il secondo (da potersi scrivere anche con trattino, così: ‘pre-testuale’, non registrato, almeno per ora) si adotterebbe come derivante da ‘pretesto’ nel senso di uno scritto antecedente a un determinato testo”.
10,50

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