Libri di P. Vereni
Benvenuti nel deserto del reale
Slavoj Žižek
Libro: Copertina morbida
editore: Meltemi
anno edizione: 2022
pagine: 190
Quando Neo, il protagonista di Matrix, viene scollegato dal megacomputer che lo teneva prigioniero e lo illudeva di vivere nel mondo, Morpheus, il capo della resistenza, lo accoglie in un paesaggio di rovine bruciate: "Benvenuto nel deserto del reale!". La stessa accoglienza riserva uno dei filosofi più provocatori di oggi al lettore che voglia conoscere la sua riflessione sugli eventi dell'11 settembre. Rovesciando l'interpretazione comune che vede in questa tragica data il prepotente ingresso della "realtà vera" nella nostra quotidianità troppo spesso fatta di televisione e immaginazione mediatica, Slavoj Zizek sostiene in modo convincente che il crollo delle torri sia piuttosto la realizzazione di una fantasia distruttiva originata e costantemente alimentata da tanta cinematografia e letteratura catastrofista americana, qualcosa che finora avevamo solo immaginato con terrore. Questa materializzazione del peggiore dei nostri incubi è per Zizek psicologicamente molto più difficile da elaborare di qualunque "ritorno alla realtà". E proprio perché la fantasia è diventata realtà, e perché tale realtà ci risulta insopportabile, ci siamo inventati una sua forza mediatica, continuando a guardarne la riproduzione televisiva, quasi a convincerci che non si trattava altro che di un ennesimo film. Affiancando psicoanalisi lacaniana e idealismo hegeliano, citazioni di moralisti inglesi dell'Ottocento e battute fulminanti tratte dai film di Hollywood, Zizek stravolge il nostro modo di guardare a un evento che ha segnato in maniera indelebile la storia del XXI secolo.
Modernità in polvere
Arjun Appadurai
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2011
pagine: XLI-287
Ci sono più modi di nominare la globalizzazione - mondializzazione, interconnessione planetaria, interdipendenza universale - ma il senso è uno: il mondo è divenuto più complesso e se da un lato si sono ridotte le distanze fisiche, dall'altro si sono create fratture profonde, politiche e culturali, tra e dentro gli stati nazionali. Questo squilibrio ha aperto una crisi di legittimità che mina alla base le democrazie nuove e antiche. "Modernità in polvere", che è già un classico delle scienze sociali, risponde alle sfide teoriche e metodologiche della globalizzazione guardando al mondo non più come a un insieme di oggetti culturali statici (nazioni, economie, demografie, istituzioni), ma come a un sistema di flussi in movimento che trasportano attraverso il pianeta persone, denaro, immagini, tecnologie e ideologie. Quando trovano spazi locali in cui assestarsi, questi flussi subiscono un processo di indigenizzazione, ovvero un processo in cui devono necessariamente ricostruire la propria specificità. In tal modo si genera nuova differenza anziché omologazione, ed è nell'osservazione minuziosa di questo progressivo differenziarsi che la ricerca etnografica recupera il proprio senso originario e il proprio valore.
Stress traumatico. Gli effetti sulla mente, sul corpo e sulla società delle esperienze intollerabili
Libro: Libro in brossura
editore: Magi Edizioni
anno edizione: 2005
pagine: XIX-615
Il riconoscimento del disturbo post-traumatico da stress quale entità diagnostica nella terminologia psichiatrica ha favorito lo sviluppo di ricerche sulle modalità con cui le persone reagiscono alle esperienze oppressive. L'evoluzione storica del concetto del trauma, le reazioni e gli adattamenti al trauma, il meccanismo della memoria, le questioni di natura evolutiva, sociale e culturale sono parti principali di questo volume all'interno del quale è confluito l'attuale sapere sugli effetti delle esperienze intollerabili sulla mente, sul corpo e sulla società. Integra la trattazione la rassegna critica dei contributi relativi alla prevenzione, alla diagnosi e al trattamento del disturbo post-traumatico da stress.
Il grande viaggio della BBC. Storia del servizio pubblico britannico degli anni Venti all'era digitale
Matthew Hibberd
Libro: Libro in brossura
editore: Rai Libri
anno edizione: 2006
pagine: 409
Le nostre società democratiche possono oggi fare a meno di un servizio pubblico radiotelevisivo? A tre decenni dalla fine dei monopoli ha ancora senso tenere in vita enti pubblici finanziati con il canone o con i soldi dei contribuenti, in un ambiente caratterizzato da decine se non centinaia di servizi e programmi promossi e gestiti da gruppi privati? In questo volume Matthew Hibberd spiega le ragioni per le quali il Paese europeo considerato più liberista continua ad avvalersi di una radiodiffusione di servizio pubblico che solo per il canone raccoglie ogni anno circa quattro miliardi e mezzo di euro, e il cui fatturato complessivo, per la sola BBC, sfiora la somma dei fatturati di Rai e Mediaset.