Libri di Paola Cecchini
Nel teatro del gran mondo cerca ognun la sua fortuna
Paola Cecchini
Libro: Libro in brossura
editore: Ivvi
anno edizione: 2024
pagine: 124
Il libro è impostato come una piccola opera lirica o più precisamente, un atto unico in sette scene: inizia con l’ouverture, prosegue con le scene (capitoli) e termina con il finale. I lettori entreranno nel mondo del melodramma, frequentando impresari, librettisti, cantanti e primedonne; vivranno le giornate frenetiche del giovane Rossini che per mancanza di tempo diventava ladro di sé stesso frugando nei vecchi spartiti; conosceranno i suoi gusti musicali, la stima che nutriva per i colleghi (Bellini si nasce, non si diventa), l’opera che avrebbe voluto scrivere (Il matrimonio segreto di Cimarosa), la grande passione per gli autori tedeschi e soprattutto per Mozart (l’ammirazione della mia giovinezza, la disperazione della mia età matura, la consolazione della mia vecchiaia). Entreranno nelle sue case conoscendo ospiti illustri (Giuseppe Verdi, Alessandro Dumas, Gustavo Doré, Giulio Ricordi, i principi Poniatowski e von Metternich), apprezzando la sua conversazione e il suo talento per le imitazioni e infine…si siederanno a tavola, ovviamente, a tempo di musica! Buon appetito!
Fazendas, café, cana-de-açúcar, vinha e uvas. Marchigiani in Brasile
Paola Cecchini
Libro: Libro in brossura
editore: Mazzanti Libri
anno edizione: 2023
pagine: 182
Dopo una carrellata sull’emigrazione italiana in Brasile, l’autrice si addentra nell’era del caffè che segue quella dello zucchero e dell’oro e che finirà per dominare la vita economica, culturale e sociale dell’intero Paese. Lo sviluppo urbano di Campinas, Araraquara, Riberão Preto e Piracicaba appare fin da subito impressionante ma l’espansione più grande è quella che vivrà São Paulo (al tempo decima città del Paese sul piano demografico), tanto che i suoi abitanti (e gli immigranti che vi giungono da ogni parte) si moltiplicano vertiginosamente nello spazio di pochi anni. Seppur indirettamente, il caffè ci introduce alla parte centrale del libro attraverso l’emigrazione di 22 famiglie ascolane che nei primi anni Cinquanta lasciarono le Marche dopo aver acquistato terreni agricoli in Brasile. Ingannati dallo Stato italiano, si ritroveranno a vivere in regime di semi-schiavitù nelle fazendas di caffè e canna da zucchero da cui fuggiranno di notte grazie all’aiuto di un sacerdote veneto. Abbandonato il sogno che li aveva spinti oltreoceano, si rimboccheranno le maniche, ricordando le parole del leader del gruppo: 'I primi dieci anni sono sempre terribili, si sa, ma dopo passa'.