Libri di Paola Misino
Hospes. Ospitalità, architettura, territorio. Ediz. italiana e inglese
Paola Misino
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2023
pagine: 240
A partire dagli anni settanta negli Stati Uniti si diffonde in modo crescente l'uso del termine hospitality industry, per riferirsi a tutte quelle attività economiche e commerciali condotte dalle grandi catene del settore alberghiero, con la finalità principale di confezionare "offerte viaggio" mirate. Rapidamente esportato in Europa e nel mondo intero, questo approccio al viaggio rappresenta la fotografia attuale di un modello di turismo che ha alla base un grande paradosso: la scelta della destinazione viene subordinata alle condizioni del viaggio; oltre l'aspetto economico, sono infatti la facilità nel raggiungere la meta, le immagini della struttura alberghiera e gli eventuali extra che include, la ristorazione stellata, le recensioni sul web … a costituire i parametri trascinanti nella scelta della meta; che sia mare, montagna, città d'arte o grandi capitali, poco importa. Tale condizione è ormai diventata paradigmatica di un fenomeno nazionale, in un momento in cui, in Italia, è sempre più evidente lo squilibrio tra la crisi delle aree interne e gli spostamenti dei "grandi numeri" del turismo. Su questo sfondo, il libro indirizza verso delle possibili alternative dello sviluppo turistico che integrino le esigenze degli ospiti con la qualità di vita dei residenti e istituiscano una relazione effettiva e virtuosa con il patrimonio, con la promozione di attività compatibili, sperimentando soluzioni che valorizzino le risorse locali.
Il tempo diverso. Asincronie tra forma ed usi
Paola Misino
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2020
pagine: 208
Il lavoro nasce dal risultato di tre anni di Laboratorio di tesi in Progetto e Contesto del Dipartimento di Architettura di Pescara sulle Architetture Vacanti (coordinamento Paola Misino insieme a Valter Fabietti e Michele Manigrasso), dove il termine "vacante" include aree ed edifici vuoti, senza più una funzione attiva, sospesi nel tempo in attesa di una trasformazione. L'indagine svolta dalla ricerca si pone trasversalmente alla storia misurando la dimensione del fenomeno dell'abbandono nell'ottica positiva di riscatto sia del progetto che della salvaguardia del paesaggio, inquadrando le quantità di suolo esistente da riutilizzare e riqualificare, senza occupare altro territorio. Lo studio costruisce un atlante dei casi studio diffusi tra Abruzzo, Molise e Puglia, approfondendo in particolare una selezione di quindici comuni con tipologie diverse di abbandono che includono sia il patrimonio storico che edifici e spazi aperti di recente realizzazione, senza una qualità architettonica riconosciuta, come ex strutture commerciali, scuole, fabbricati sequestrati o incompleti a causa di fallimenti o abusi edilizi. Una sezione dedicata alle pitture di Andrea Chiesi racconta il momento di pausa che intercorre tra lo stato dei luoghi e la loro possibile rinascita attraverso un suggestivo fermo-immagine di una condizione da cui si è appena usciti, rimasta poi nell'attesa indefinita del cambiamento.
La casa on/off. Spazi dell'abitare produttivo
Paola Misino
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2018
pagine: 96
Le nuove logiche economiche e sociali che organizzano tempi e modalità del lavoro, hanno oltrepassato la soglia dello spazio domestico, dando vita a nuove forme di relazione tra le funzioni pubbliche delle attività lavorative e l'intimità dell'abitazione. Il binomio spazio produttivo e residenza rappresenta un fenomeno urbano storicamente diffuso soprattutto in luoghi con un alta concentrazione di popolazione. Tuttavia nell'ambito della cultura del progetto contemporaneo, i casi più noti sono confinati alle case-atelier/studio individuali, rivolte ad una committenza ristretta. Il libro, viceversa, propone una rilettura inedita della "casa produttiva" estesa alla scala dell'edificio ad alta densità abitativa, includendo anche attività commerciali e di servizio. Qui il limite tra l'alternarsi della condizione pubblica del lavoro, con quella intima della vita domestica sembra andare oltre le peculiarità dello spazio fisico. La componente relativa al tempo d'uso, disciplinata dagli abitanti stessi, può spingersi fino a definire una sorta di codice binario - online/offline - dello spazio di confine.